Torino (Italia). A partire dall’invito di Papa Francesco a non sprecare questa crisi e quanto sta insegnando, nel giugno 2020 la Consigliera di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria piemontese Maria Ausiliatrice (IPI), suor Carmela Busia e la Referente per la Formazione Professionale, suor Monica Roncari, si sono trovate per un confronto online insieme ai Formatori incaricati del coordinamento educativo-pastorale e ai Direttori delle Sedi Operative del CIOFS–FP Piemonte.

L’obiettivo era condividere quanto sperimentato nel tempo di pandemia di Covid-19 nella didattica con gli studenti, con carico di lavoro e vissuto intensi, per non perderne la ricchezza, pur nelle difficoltà oggettive.

I Formatori presenti in videoconferenza si sono fermati a riflettere, guidati da tre domande: Cosa hai maturato professionalmente e cristianamente dall’esperienza che stiamo vivendo? Cosa secondo te ha aiutato i ragazzi a vivere questo tempo? Quali attenzioni continuare ad avere nei loro confronti?

La rilettura della situazione ha lasciato trasparire umanità e ricchezza interiore da parte dei Docenti, insieme allo spirito di servizio e ai valori salesiani messi in atto per rispondere nell’immediato alla situazione di emergenza sperimentata dai giovani studenti, con famiglie provate economicamente ed emotivamente, senza strumenti tecnologici adeguati e spesso nella solitudine.

Le riflessioni emerse hanno portato alla luce un grande lavoro da parte dei Formatori per portare avanti la didattica e il rapporto con i ragazzi, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno, come avrebbero fatto don Bosco e Madre Mazzarello.

Ecco le loro testimonianze:

Ho cercato di dare messaggi, non solo contenuti didattici.  Cristianamente ho maturato un’idea più chiara di umanità.  La nostra didattica, a differenza di quella di altre scuole, è molto più umana. Che cosa ha portato ai ragazzi questa esperienza? L’importanza delle piccole cose (una passeggiata al parco, una partita al pallone…), lo stare a casa ha permesso la riscoperta della famiglia, la tecnologia come risorsa (prima era utilizzata per il tempo libero).  Dobbiamo continuare ad avere attenzione verso le famiglie. (Silvia)

Davvero al centro ci sono stati i ragazzi. L’obiettivo era non lasciare indietro nessuno. I ragazzi hanno detto: “Non ci avete mai abbandonati, ci avete aiutati a dare senso a questo non-senso”. Anche il “Come stai?”, rivolto a ciascuno prima delle lezioni, ha avuto un significato diverso. La piattaforma è stata anche un luogo di scambio: una canzone, un buongiorno, un’immagine, la festa di fine anno virtuale… I formatori hanno fatto un grande lavoro di squadra. (Suor Anna Maria)

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