Roma (Italia). Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione (1872-2022). Percorsi, sfide e prospettive è il titolo del volume degli Atti del Convegno internazionale celebrato a Roma dal 25 al 30 settembre 2022, in occasione del 150° di fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, promosso dall’Istituto e realizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», in rete con Ispettorie, FMA, giovani, laiche, laici, e con varie istituzioni e centri accademici, salesiani e non, del mondo.

Pubblicato dalla LAS di Roma a ottobre 2023 nella collana Il Prisma curata dalla Facoltà, il testo, di 500 pagine corredate da diversi QCode che permettono la fruizione della documentazione disponibile anche online, è – per dirlo con una espressione efficace di Madre Chiara Cazzuola – «una rivisitazione dell’impegno della FMA, nella missione educativa dalle umili origini di Mornese fino ad oggi, nei 97 Paesi dei cinque Continenti in cui siamo presenti e operanti».

La pubblicazione, a cura di Maria Teresa Spiga, Maria Spólnik, Martha Séïde e Piera Ruffinatto, raccoglie preziosi contributi di studiose e studiosi dei cinque continenti, i quali, da una parte, consentono di celebrare una storia del carisma educativo dell’Istituto che nell’arco di 150 anni è cresciuto, arricchendosi e diffondendosi negli ambienti sensibili e capaci di prendersi cura educativa dei giovani; dall’altra, permettono alle FMA di proiettarsi con rinnovata speranza verso il futuro nella Chiesa e nel mondo dell’educazione con la consapevolezza che il carisma educativo dell’Istituto continuerà ad essere attuale ovunque si trovino le giovani generazioni. Ciò richiede, però, una formazione umana e carismatica solida, per rispondere con creatività e flessibilità alle nuove sfide del contesto giovanile.

Il testo, nella sua triplice scansione tematica, segue il metodo adottato nel Convegno, rispecchiando «la logica del dialogo, propria del metodo preventivo… in ascolto della realtà», aiutando così il lettore a riappropriarsi della finalità dell’evento, quella cioè di «situarci nel cambiamento d’epoca con l’apporto dell’educazione salesiana femminile».

La prima parte del volume: Percorso storico tra dati e vissuti, è introdotta da un prezioso bilancio storiografico e da una sintesi che abbozza un quadro panoramico sull’Istituto, indicando la diffusione delle comunità, con persone, case, opere in ogni Paese di presenza nell’intero arco cronologico. Si possono cogliere così alcuni elementi diacronici e sincronici dell’attività delle FMA nei diversi contesti geo-culturali, l’attenzione all’educazione tra i ceti popolari e medi e la presenza femminile nell’età dell’infanzia, della preadolescenza e adolescenza. Quest’ultima è messa in rilievo anche dalla cura dei profili di alcune FMA creative interpreti del Sistema preventivo, alcune figure operanti sul territorio, autoctone e missionarie, le cui forme innovative di educazione formale e non formale hanno contribuito in vario grado anche allo sviluppo delle scienze, di pedagogia e antropologia e, in generale, della cultura e dell’educazione nella società e nella Chiesa.

La prima sezione si conclude con due interventi significativi: la riflessione diacronica sull’educazione delle giovani maturata negli orientamenti dell’Istituto lungo 150 anni della storia e la presentazione di un apporto specifico all’educazione delle donne offerto nell’ambito delle scienze dell’educazione dalla Facoltà «Auxilium» di Roma.

La seconda parte del volume: A confronto con le sfide all’educazione oggi, è una fonte significativa di interpretazioni e letture critiche di alcuni scenari e sfide trasversali presenti nel vissuto contemporaneo, che orientano la mentalità e incidono sui comportamenti concreti delle persone e delle società, in particolare in riferimento ai processi di crescita e di educazione delle giovani generazioni.

Di fronte alla complessità dei problemi e rispettando l’internazionalità dell’Istituto, l’attenzione al dialogo e all’ascolto è rappresentata dagli interventi di alcuni studiosi impegnati negli organismi internazionali e da autorevoli respondent dei cinque continenti, che hanno consentito una sorta di mappatura dei fenomeni e permesso di far emergere punti di forza, debolezze, minacce e opportunità che riguardano l’educazione oggi.

La sezione chiude con la riflessione Nel poliedro delle antropologie, che mostra quanto la questione antropologica e le sue molteplici sfaccettature oggi sembra essere trasversale a ogni problema legato all’educazione, perciò interpella il carisma e le risposte educative, ponendo l’interrogativo su «come esser-ci» in questo poliedro in modo critico e propositivo, da donne, educatrici, religiose, salesiane, in rete.

La terza e ultima parte della pubblicazione è dedicata a Percorsi e prospettive per il futuro dell’educazione alla luce del Sistema preventivo. Il passato e il presente si proiettano verso il futuro, perciò il volume ospita una ricerca, realizzata da una équipe internazionale costituita dalle FMA e altri membri delle comunità educanti del mondo. La condivisione di esperienze e la riflessione in numerosi focus group linguistici ha senz’altro consentito di acquisire maggiore consapevolezza di come sono intesi e vissuti oggi alcuni nuclei del Sistema Preventivo nella missione dalle comunità educanti nell’Istituto in tutto il mondo.

La presenza educativa è l’oggetto di riflessione a cui si dedica l’ultima parte della terza sessione del volume, che riporta gli interventi della Tavola rotonda: Sfide e risorse per rifondare la “presenza” educativa salesiana oggi. È un ricco materiale di studio che raccoglie voci di studiose e studiosi, dei giovani professionisti nonché Exallievi/e delle FMA o persone impegnate a livello internazionale, che parlano del contributo delle donne nella trasformazione umanizzante della società mediante uno stile di “presenza” educativa, di relazione, fondato sulla visione olistica della persona e dell’educazione, proprio del Sistema Preventivo.

Come sottolinea nella conclusione al volume Madre Chiara Cazzuola, «il Convegno non ha soltanto celebrato la storia, ma esso è punto di partenza per un nuovo cammino all’insegna della responsabilità verso i giovani che ci sono affidati, verso i Fondatori, verso la Chiesa e la società in cui siamo inserite, nei vari contesti geografici e culturali».

Per le FMA, educare è un atto di speranza esercitato in particolare nei confronti delle ragazze, perciò – continua Madre Chiara – «la promozione delle donne è particolarmente necessaria per renderle capaci di diventare protagoniste nella costruzione della società, della famiglia, della Chiesa».

La Madre Generale termina con l’appello «a investire più decisamente sulla formazione delle FMA, dei laici e delle laiche che con noi condividono il carisma. È questa la condizione per essere generative di vita e di speranza per i giovani, e per essere significative nella società».

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