Roma (Italia). Il 7 aprile 2024, 15 Figlie di Maria Ausiliatrice juniores della Visitatoria Maria Madre della Chiesa (RMC) e due della Comunità Maria Ausiliatrice di Casa Generalizia (RCG) si sono incontrate per il loro incontro formativo sul tema: Cura della casa comune. Esperienze e scelte concrete alla luce della Laudato Si’ e della Laudate Deum”. L’incontro si è svolto a Roma presso la Curia generalizia dei Missionari Comboniani dove la comunità, in occasione della Settimana Laudato Si’ 2020, ha deciso di dare vita a un percorso educativo sulla cura della casa comune, creando il Parco Laudato Si’.

Il racconto dell’esperienza:

“In mattinata, il Fratello comboniano Alberto Parise ci ha regalato un’esperienza unica, guidandoci in un percorso all’interno del loro Parco Laudato Si’. È stato un invito a rigenerare la nostra relazione con Dio, la natura e il mondo. Le sei stazioni disposte lungo il percorso ci hanno offerto la possibilità di esplorare, in modo coinvolgente e interattivo, le tematiche fondamentali della Laudato Si’. In ogni stazione, il percorso proponeva: una presa di coscienza della realtà, un’esperienza sensoriale di consapevolezza e di connessione con la nostra casa comune, una breve riflessione di approfondimento, un invito all’azione con una proposta di impegno collettivo e individuale.

Nella prima stazione: ‘Tutto è connesso’, abbiamo contemplato la profonda interconnessione tra gli esseri umani e la natura. Attraverso momenti di silenzio e ascolto dei suoni della natura, ci siamo rese conto della nostra appartenenza a un grande ecosistema interconnesso.

Successivamente, abbiamo affrontato la sfida dei cambiamenti climatici e della crisi socio-ambientale, presso la Stazione 2: ‘Ecologia integrale’. Qui, la percezione del vento e la radiazione del sole ci hanno ricordato l’importanza di ridurre le emissioni di gas serra e di adottare azioni concrete per proteggere l’ambiente.

La Stazione 3: ‘Stili di vita’ ci ha spinte a esaminare il nostro impatto ecologico e ad impegnarci a cambiare le nostre abitudini, per vivere in modo più sostenibile. Attraverso un test sull’impronta ecologica e riflessioni sulle nostre abitudini alimentari e la gestione dei rifiuti, abbiamo compreso l’importanza di modificare il nostro comportamento quotidiano.

La Stazione 4: ‘La terra ci nutre’ ci ha messo di fronte al problema della desertificazione e ci ha ispirato a promuovere pratiche agricole sostenibili, per preservare la terra che ci nutre.

In seguito, abbiamo esplorato l’importanza di ‘ridurre, riusare, riciclare e recuperare’ presso la Stazione 5: ‘Oltre lo scarto’; abbiamo compreso maggiormente la nostra responsabilità nel ridurre i rifiuti e adottare una raccolta differenziata accurata e costante.

Infine, alla Stazione 6: ‘Ecologia e missione’, abbiamo riflettuto sull’integrazione dell’ecologia nella nostra missione di vita, comprendendo che la cura dell’ambiente è una chiamata alla missione e all’evangelizzazione.

A conclusione di questo percorso, abbiamo vissuto un’esperienza spirituale guidata da Fr. Alberto: siamo state invitate a percorrere insieme, in silenzio, un labirinto, metafora del nostro cammino verso un’unica meta che è Dio.

Nel pomeriggio, dopo l’agape fraterna, abbiamo vissuto un momento di gioia giocando al pallone e contemplando il verde del bellissimo parco.

Successivamente, abbiamo visto un breve video sulla Laudate Deum e il film documentario ‘La Lettera’. La condivisione finale delle nostre impressioni ha aumentato la nostra consapevolezza e la nostra responsabilità verso il mondo in cui viviamo.

Questa esperienza ci ha profondamente toccate, ci ha rese più consapevoli dell’interconnessione tra gli esseri umani e la natura, del nostro impatto sull’ambiente e della responsabilità che abbiamo nel promuovere la sostenibilità.

Siamo grate a Dio per le sue creature e ringraziamo le nostre responsabili, la Superiora di Visitatoria, suor Jessica Salvana, e la Vicaria, suor Anna Trotti, così come le nostre Direttrici, per l’impegno e l’organizzazione di questa preziosa esperienza. La nostra gratitudine va anche ai Missionari Comboniani che ci hanno ospitate”.

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