Roma (Italia). Il 9 novembre 2022 i Docenti dell’Istituto di Teologia Pastorale e gli Studenti della Licenza in Pastorale Giovanile dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, in occasione della Giornata del curriculum, hanno visitato la Casa Generalizia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e avuto un incontro con le FMA dell’Ambito per la Pastorale Giovanile.
L’obiettivo della giornata era dare l’opportunità a Docenti e Studenti di confrontarsi con la proposta di Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di condividere tra di loro riflessioni, attese, difficoltà, riguardo agli studi intrapresi.
Suor Carla Castellino, Direttrice della Comunità Maria Ausiliatrice di Casa Generalizia (RCG), ha accolto gli ospiti, presentando la Comunità nella sua particolare missione di servizio all’Istituto e accoglienza, nelle evoluzioni storiche e nella composizione numerica e interculturale, che la rendono unica.
Dopo un breve momento di preghiera, Docenti e Studenti hanno incontrato le sorelle dell’Ambito per la Pastorale Giovanile, che hanno presentato la proposta di PG delle Figlie di Maria Ausiliatrice a partire dalle Linee Orientative per la Missione Educativa delle FMA (LOME), con riferimenti all’esortazione post-sinodale Christus Vivit e alle istanze del Capitolo Generale 24°.
La Pastorale Giovanile è stata illustarata a partire dalla Missione educativa, orientata alla promozione della crescita integrale della persona e all’educazione all’impegno per una cittadinanza attiva e globale. Essa mette in rapporto azione educativa e azione evangelizzatrice, in quanto è Cristo il riferimento fondamentale per la costruzione dell’identità personale e per il discernimento dei valori umani e culturali dell’ambiente educativo.
Il principio cristocentrico dell’Incarnazione illumina il criterio della predilezione per le giovani e i giovani e della preventività. Alla luce delle quattro prospettive – culturale, evangelizzatrice, sociale e comunicativa – si è parlato poi dell’importanza, come Comunità Educante, di attualizzare la proposta educativa secondo il Sistema Preventivo Salesiano, promovendo ovunque una Pastorale missionaria, vocazionale, sinodale e sistematica. Nel rispetto delle diverse “velocità” nell’assunzione della Comunità Educante come soggetto della missione educativa, si cerca di vivere il principio della equifinalità, che richiama la flessibilità e l’adattabilità, in modo che tutte arrivino a raggiungere l’obiettivo comune dell’educazione integrale, perché i giovani “abbiano vita e vita in abbondanza”, oltre il punto di partenza e il percorso intrapreso, soprattutto nel rispetto del contesto e delle culture.
Oltre alla presentazione dei membri dell’Ambito – di cui erano presenti suor Ana Victoria Ulate, suor Lolia Annie Pfozhumai e suor Ivone Goulart Lopes – si è parlato della sua organizzazione e delle diverse dimensioni che vengono accompagnate, evidenziando la metodologia del discernimento e i canali comunicativi che l’Ambito utilizza per mantenere il rapporto circolare-sinodale con le Coordinatrici ispettoriali di PG e con le diverse Referenti.
Dal dialogo con gli Studenti, è emersa l’importanza di cogliere come opportunità le difficoltà pastorali e di intraprendere la pedagogia dell’ascolto e del dialogo, nella certezza che partendo dal basso si possono promuovere processi alle volte lenti, ma più efficaci, per una conversione pastorale che favoriscano l’annuncio testimoniante del Vangelo e la trasformazione della vita, grazie all’incontro personale con Gesù.
Si è riflettuto inoltre sulla sinodalità come stile di vita, come modo di essere e non soltanto di agire, che deve comportare un cambio di mentalità e l’assunzione di responsabilità a diversi livelli, per favorire processi sinodali.
Studenti e Docenti, riconoscenti per l’accoglienza della Casa Generalizia e dell’Ambito, hanno poi proseguito la giornata del curriculum secondo il programma, con lavori di gruppo riguardanti l’esperienza in Università, il pranzo insieme e la visita alla biblioteca dell’UPS.