Milano (Italia). Con la fine dell’anno scolastico, ha inizio nelle realtà diocesane e salesiane di tutta Italia l’esperienza dell’oratorio estivo. Nella Diocesi di Milano quasi mille oratori apriranno le porte a circa 300 mila bambini/e e ragazzi/e, con il prezioso servizio di circa 40 mila giovani animatori e di 10 mila adulti.

Quella Ambrosiana è una tradizione forte, che trova il suo punto di unità nel tema proposto ogni anno dalla Fondazione per gli Oratori Milanesi (FOM), con una preparazione che coinvolge gli adolescenti, i sacerdoti e le religiose – tra cui diverse Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Lombarda Sacra Famiglia (ILO) – insieme ad adulti e volontari, con incontri e campi formativi, fino al mandato che l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini consegna a tutti/e gli animatori e animatrici.

“Tu x tutti – e chi è il mio prossimo?” è il tema 2023: partendo dalla pagina di Vangelo del Buon Samaritano, ragazzi/e e adolescenti sono chiamati a mettersi in gioco per prendersi cura degli altri, per diventare prossimi.

Inoltre, quest’anno l’oratorio sarà “come quello di Don Bosco”: la sua esperienza, la sua storia sarà  raccontata giorno per giorno e aiuterà i/le ragazzi/e a riflettere e a crescere insieme. Attraverso trenta verbi, sei brani evangelici e il racconto dell’Oratorio di Don Bosco, verrà sviluppato il tema principale della proposta “TuXTutti” che è il “prendersi cura”, come spiega don Stefano Guidi, Direttore della FOM:

«“Cura” è la parola-chiave, una parola che apre e che chiude. Apre al senso del ritrovarsi in oratorio, in cui ciascuno, crescendo, si scopre “per tutti”. Ma scopre innanzitutto che c’è un “Tu” che lo anticipa nel dono, il Signore Gesù, incontrato nell’esperienza delle relazioni buone che in oratorio sono sempre sbilanciate sul “prendersi cura” dell’altro. Cura è quella parola che chiude, perché il senso della cura è ciò che rimane nella memoria per l’amore ricevuto e donato, i sorrisi, il tempo, la fatica, l’entusiasmo».

Il secondo punto di unità che caratterizza la tradizione ambrosiana è il mandato dell’Arcivescovo. Ogni anno, a fine maggio, tutti gli animatori della Diocesi si ritrovano a Milano in Piazza Duomo per scoprire il tema dell’oratorio estivo, imparare a ballare insieme l’inno composto sul tema e ricevere il mandato.

Il 27 maggio 2023, 5000 animatori e animatrici hanno colorato la Piazza, riuniti attorno a Mons. Delpini che, durante il mandato, ha parlato loro “a cuore aperto”:

“La confusione nel mondo, con i messaggi che stordiscono, e la confusione dentro di me. Eppure, in questa confusione passo vicino a un oratorio. Mi addentro e decido quest’anno di fare l’animatore, l’animatrice. In questa confusione io ricevo una rivelazione: ho imparato che sono capace di amare, sono capace di prendermi cura degli altri, sono capace di fare del bene”.

E ha infine consegnato loro come augurio tre “rivelazioni”:

“Questo io vi auguro per la vostra estate, che voi, attraverso il servizio che rendete, abbiate queste tre rivelazioni:
1° sei capace di amare;
2° sei autorizzato, autorizzata, ad avere stima di te;
3° la dedizione non è il capriccio di un giorno, ma la vocazione di una vita”.

Da Piazza Duomo, animatori e animatrici, carichi di allegria e di entusiasmo, hanno fatto ritorno ai loro oratori, in ogni angolo della Diocesi, per “prendersi cura” dei più piccoli, in un dono reciproco che aiuta a crescere insieme.

A tutti gli animatori e le animatrici, i/le bambini/e e i/le ragazzi/e buona estate!

1 COMMENTO

  1. “METTERSI IN GIOCO PER PRENDERSI CURA” ! SLOGAN STUPENDO, DIREI TUTTO LOMBARDO E SALESIANO! VIVA L’ ORATORIO! VIVA L’ ORATORIO ESTIVO (GREST) CHE IMPEGNA E DA’ TANTA GIOIA A TUTTI. CORAGGIO. DALL’ ANGOLA VI SEGUO E PREGO PER VOI. CORAGGIO,

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