Gizo (Isole Salomone). Nelle Isole Salomone – Ispettoria Maria Ausiliatrice della Regione Pacifico (SPR) – le celebrazioni del Triduo pasquale e della Santa Pasqua sono caratterizzate da rappresentazioni sacre che coinvolgono tutta la popolazione.

Al Venerdì Santo, in ogni parrocchia viene rappresentata la passione di Cristo. Nella capitale Gizo, tre settimane prima della Settimana Santa, il gruppo giovani delle parrocchie prepara la “Via Crucis vivente”. Si parte dalla casa di preghiera della Diocesi, sulle colline alle spalle della città, percorrendo le strade con le 14 stazioni della Via Crucis, verso la Cattedrale.

Suor Anna Maria Gervasoni, missionaria, racconta: “La partenza è alle sei della mattina, per terminare in Cattedrale intorno alle nove, quando il sole non è ancora troppo forte. È sempre molto partecipata, specialmente dai bambini, che seguono il percorso affascinati da Gesù che porta una grande croce, spintonato dai soldati romani. Lungo il percorso, ci sono le croci ad indicare le Stazioni e in quel luogo viene rappresentata la scena come in un quadro, mentre un lettore guida i fedeli nella riflessione e nella preghiera. A Gizo la Passione di Cristo viene rappresentata contemporaneamente in quattro posti diversi, per permettere a un maggior numero di fedeli di partecipare e pregare insieme”.

Via Crucis Gizo - Isole Salomone

Via Crucis Pasqua 2021, Gizo - Isole SalomoneLa Veglia di Pasqua è il culmine delle celebrazioni e delle rappresentazioni. “Dove è possibile, vengono rappresentate le Letture dell’Antico Testamento. A Gizo è tradizione che i bambini della catechesi, il gruppo degli uomini e le mamme della parrocchia rappresentino tre dei sette brani della Veglia pasquale: la Creazione, il sacrificio di Isacco e il passaggio del Mar Rosso. Con semplicità e creatività si trasforma il presbiterio della Cattedrale in un giardino con piante e frutti veri. Il narratore ripercorre le sette giornate della Creazione, mentre i bambini rappresentano gli animali. L’arrivo di Adamo ed Eva, un ragazzo e una ragazza in costume tradizionale, è la manifestazione dell’Uomo, culmine della Creazione, e prefigura la venuta di Cristo, obbediente fino alla Croce”.

Le scene del sacrificio di Isacco e del passaggio del Mar Rosso sono rappresentate coinvolgendo i fedeli: “Nei quattro anni in cui sono a Gizo, la modalità delle rappresentazioni è la stessa e tutti gioiscono. Si festeggia il Signore Risorto nella gioia!”.

Nell’omelia della Veglia pasquale, celebrata nella Cattedrale di Gizo, il Vescovo, Mons. Luciano Capelli, Salesiano di Don Bosco, ha lasciato alla gente il messaggio pasquale: “L’uomo è il culmine della Creazione e, nonostante i suoi limiti, rimane il più bello delle creature. La sua vita va custodita, fatta crescere e amata. La speranza data dalla vittoria di Cristo sulla morte, dev’essere la speranza di vedere questa Luce nella vita di ciascuno, una luce che brilla”.

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