Napoli (Italia). I giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Italia Meridionale, coordinati della Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Madonna del Buon Consiglio (IMR) e dai Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria Meridionale (IME), hanno dato il via alla seconda edizione di GIOCAT, il percorso di catechesi online per giovani tra i 18 e i 30 anni.

Dopo la prima edizione – a maggio 2020 – in cui oltre un centinaio di giovani, accomunati dal carisma salesiano, si sono incontrati online per intraprendere il percorso formativo, è sorta la richiesta di un nuovo ciclo di incontri, programmati ogni secondo venerdì sera del mese, fino ad aprile 2021.

Suor Giuliana Luongo, Consigliera di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria IMR e Don Gianpaolo Roma, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Meridionale SDB, animano e moderano gli incontri in cui, seguendo il tema pastorale dell’anno 2020/2021 – “Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare” – vengono approfonditi i  pilastri della Spiritualità Giovanile Salesiana.

Nel primo appuntamento, il 13 novembre 2020, don Francesco Redavid, SDB, Direttore della Casa e dell’Oratorio salesiano di Lecce, ha incentrato la sua catechesi sulla spiritualità e sull’importanza della preghiera nella vita di ogni cristiano: “In questo momento in cui siamo stati “costretti” a fermarci, spesso siamo avvolti dal silenzio: quale migliore circostanza per curare la nostra dimensione spirituale, che spesso siamo portati a mettere in secondo piano?”.

Un aspetto caratterizzante gli incontri di GIOCAT, apprezzato dai partecipanti, è la possibilità di ritrovarsi a catechesi ultimata, in piccoli gruppi nelle stanze virtuali, in cui esprimere la propria riflessione personale e condividere con gli altri partecipanti.

L’iniziativa GIOCAT risponde alla finalità dell’esperienza all’interno del MGS di integrare la Spiritualità Giovanile Salesiana (SGS) nella propria vita, fino a compiere una scelta vocazionale di impegno nella Chiesa e, per chi è chiamato, nella Famiglia Salesiana. Per favorire questa trasmissione, è importante utilizzare linguaggi ed espressioni adeguate al mondo giovanile contemporaneo, tendendo conto del momento storico segnato dalla pandemia di Covid-19, secondo quanto propone il Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la Fede ed il Discernimento Vocazionale:

“Nel dinamismo di una Chiesa in uscita è necessario pensare a un rinnovamento creativo e flessibile di queste realtà (oratori e centri giovanili), passando dall’idea di centri statici, dove i giovani possano venire, all’idea di soggetti pastorali in movimento con e verso i giovani, capaci cioè di incontrarli nei loro luoghi di vita ordinari – la scuola e l’ambiente digitale, … – generando un nuovo tipo di apostolato più dinamico e attivo”. (n°143)

RISPONDI

Per favore inserisci il tuo commento!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.