Roma (Italia). Il 22 aprile 2020 si è celebrata la Giornata Internazionale della Madre Terra – #EarthDay. Nel cinquantesimo anniversario dalla sua istituzione da parte dell’ONU, acquisisce un significato particolare e rivolge il pensiero a tutte le persone che soffrono per il Covid-19, o per altre malattie, che silenziosamente colpiscono vite umane, soprattutto chi è più fragile.

Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, in occasione della Giornata della Terra ha fatto appello al lavorare insieme e a fare scelte concrete per proteggere il pianeta Terra e ha poi concluso chiedendo di essere uniti per “un futuro sano e resiliente per le persone e il pianeta”.

L’Istituto FMA è incoraggiato dalla testimonianza e dall’impegno manifestati da bambini, adolescenti e giovani del Movimento Giovanile Salesiano per le loro scelte, le decisioni, gli sforzi coerenti, motivati e convinti. I giovani si sentono realmente #OnePeopleOnePlanet, sensibili ai problemi degli ecosistemi e alla crisi climatica, e sono attenti ai modelli di sviluppo che minacciamo l’esistenza della vita sul pianeta.

Oggi ci si rende conto di quanto sia importante la salute e di come sia legata a quella degli altri. La salute delle persone è legata alla salute del pianeta; per proteggere la salute delle persone bisogna proteggere anche quella del pianeta; per curare le malattie degli uomini bisogna curare anche le malattie del pianeta, dell’acqua, dell’aria, della terra e dei suoi abitanti.

Per questo c’è bisogno di una solidarietà universale e di una nuova economia, l’economia della cura del pianeta e dei suoi abitanti. Come il Segretario Generale dell’ONU suggerisce, occorrono proposte concrete per la ripresa oltre la pandemia; le sei linee d’azione per la ripresa che egli formula evidenziano soprattutto l’ottica di salvaguardia del pianeta «verso una migliore ripresa insieme».

Il messaggio di Papa Francesco del 22 aprile, durante l’Udienza generale, è stato illuminante: “È bene convergere insieme da ogni condizione sociale e dare vita anche a un movimento popolare “dal basso” […] Ciascuno di noi può dare il proprio piccolo contributo: «Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente» (LS, 212)”.

Sollecitato dall’Enciclica Laudato si’”, l’Ambito per la Pastorale Giovanile FMA ha offerto proposte pastorali e iniziative alle Comunità Educanti per divenire insieme movimento che trasforma il mondo compiendo passi di consapevolezza, di corresponsabilità, per essere solidali con la terra, i popoli e le generazioni future; e passi di prossimità e cura attraverso processi educativi che sosterranno la rinascita nel “post-pandemia”.

Due proposte del 22 aprile hanno coinvolto giovani educatrici e giovani ex-allieve: la scrittura di una “lettera all’Italia da parte dei giovani di #FridaysForFuture” e la partecipazione alla maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet.

I giovani scrivono: «L’uscita dalla crisi sanitaria dovrà essere il momento per ripartire, e la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita; il punto di partenza per una rivoluzione del nostro intero sistema. La sfida è ambiziosa, lo sappiamo, ma la posta in gioco è troppo alta per tirarsi indietro. Non a tutte le generazioni viene data la possibilità di cambiare davvero la storia e creare un mondo migliore, l’unico in cui la vita sia possibile. Questa è la nostra occasione. Non possiamo permetterci di tornare al passato. Dobbiamo guardare avanti e preparare il nostro Ritorno al Futuro!».

La maratona multimediale che ha celebrato, in tempo di Coronavirus, il 50° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day, #OnePeopleOnePlanet, è stata trasmessa sul canale streaming Rai Play, dalle 8 alle 20 del 22 aprile sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it. Hanno partecipato  associazioni, istituzioni, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport. I numerosi interventi, i vari approfondimenti, le testimonianze e performance hanno affrontato i grandi temi dell’educazione ambientale, della tutela della natura e dello sviluppo sostenibile, della solidarietà e della pace.

L’ascolto attento dei giovanili, ha aperto il cuore alla possibilità di cogliere i segni di una nuova stagione di solidarietà, dell’avere cura, del puntare a ciò che unisce, al bene di tutti e di ciascuno. Una stagione in cui scegliere di ‘fare bene il bene’ nei rapporti interpersonali e con la terra.

«In questo tempo pasquale di rinnovamento, impegniamoci ad amare e apprezzare il magnifico dono della terra, nostra casa comune, e a prenderci cura di tutti i membri della famiglia umana. Come fratelli e sorelle quali siamo, supplichiamo insieme il nostro Padre celeste: “Manda il tuo Spirito e rinnova la faccia della terra”» (Udienza Generale di Papa Francesco del 22 aprile 2020).

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