Ivato (Madagascar). Il 10 febbraio 2024, presso il salone delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Comunità Maria Ausiliatrice di Ivato, Ispettoria Maria sorgente di vita (MDG), si è tenuta una conferenza organizzata dal Movimento Giovanile Salesiano sulla dipendenza da droga, realizzata in collaborazione con RDB (Radio Don Bosco) Live, con il supporto di un’Associazione che si occupa di prevenzione.

All’incontro hanno partecipato numerosi giovani dei Centri FMA ed SDB e altri dalla parrocchia e dalle scuole di Ivato. In molti hanno inoltre seguito la trasmissione in diretta su RDB Live.

Il Coordinatore Nazionale del MGS Madagascar ha pensato di organizzare una conferenza su questo tema per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente tendenza al consumo di sostanze stupefacenti. Ha invitato pertanto un team di esperti che, nei loro interventi, hanno proposto ai giovani tre domande: Che cos’è per voi la droga? Quali sono i diversi tipi di droga in Madagascar? Chi ne fa uso?

Nel primo intervento, la Sig.ra Aina ha definito le droghe come sostanze che danno dipendenza, come anche l’alcool e il tabacco, e come ormai anche i telefoni e le nuove tecnologie, da cui talvolta non si riesce a separarsi. Ha parlato poi dell’adolescenza come fase della vita umana – dato che la maggior parte dei giovani presenti erano adolescenti – ricordando che si tratta di un tempo caratterizzato da fragilità e vulnerabilità, in cui si vivono molte esperienze e in cui, come dice lo scrittore Hafid Aggoune, ci si trova davanti alla scelta tra la vita e la morte.

Riguardo alle ragioni che portano un giovane a fare uso di sostanze, ha richiamato le possibili esperienze famigliari, o le amicizie con tossicodipendenti, che possono indurre all’imitazione per paura di perdere l’amicizia, o l’autostima, oltre che portare all’emarginazione. Ad esempio, quando qualcuno non segue il gruppo, gli amici possono prenderlo in giro dicendogli “non sei alla moda, non sei dei nostri”. Se la persona non ha una forte personalità, viene tentata e si lascia attrarre facilmente.

Altri fattori che possono attirare i giovani verso l’uso di sostanze sono: la storia familiare, la presenza di problemi emotivi o di salute mentale, il senso di rifiuto, una storia di trauma o di violenza, la bassa autostima, il desiderio di provare cose nuove e di correre rischi, la pressione dei coetanei, il sentirsi parte di un gruppo, la cultura popolare, le norme sociali, il miglioramento delle prestazioni, il sollievo (es. da depressione, ecc.). Alcuni pensano anche che la droga li aiuti a risolvere i propri problemi, mentre in realtà ne aggiunge di nuovi, per primo la tossicodipendenza.

Dopo aver esaminato i fattori di rischio che spingono i giovani ad assumere droghe, si è parlato delle conseguenze del consumo: innanzitutto la disgregazione del nucleo familiare, delle amicizie e la dissoluzione del conto in banca. Le droghe infatti rendono schiavi e fanno perdere il controllo di sé.

Gli esperti hanno dunque esortato i giovani a non sperimentare le sostanze, perché è molto difficile curarsi o uscire dalla tossicodipendenza e hanno fornito loro alcune alternative come praticare sport o andare in biblioteca a leggere o studiare, perché l’ozio porta alla dipendenza. Inoltre hanno spiegato che è importante organizzare la propria vita secondo un programma con decisioni serie prese con il sostegno degli educatori.

I giovani hanno manifestato un grande interesse verso questi argomenti, con una partecipazione attiva nel corso della conferenza. Il team che ha tenuto l’incontro ha raccomandato loro di coltivare e conservare sempre l’autostima e la dignità personali, a sentirsi preziosi in quanto figli di Dio e a proteggere come l’oro la propria vita, per aiutare il Paese a uscire da queste problematiche. La giornata si è conclusa con uno spettacolo di danza e con i ringraziamenti a nome dei Coordinatori nazionali del Movimento Giovanile Salesiano in Madagascar.

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