Patagonia (Argentina). Durante i mesi di dicembre 2018 e gennaio 2019 l’Ispettrice, suor María Elena Fernández e le FMA dell’Ispettoria San Francesco di Sales (ABA), insieme ai giovani e laici, hanno vissuto la Missione Patagonia 2019, un’esperienza significativa nell’anno in cui si celebra il 140° dell’arrivo delle FMA in Argentina.
La prima esperienza è stata a Las Heras, una comunità di 30mila abitanti. La missione è stata focalizzata su un nuovo quartiere che è un po’ fuori dal centro e non c’è una cappella. I giovani, gli adulti, quattro FMA e il Parroco hanno visitato le case della gente e l’ospedale offrendo ascolto e benedizione, animazione oratoriana e cineforum. Suor Danuta Drewnowska, FMA ha condiviso: “In ogni casa abbiamo proposto la preghiera, abbiamo fatto la benedizione della casa, abbiamo condiviso le gioie e le fatiche. Abbiamo condiviso con i diversi gruppi della Parrocchia la Messa e i sacramenti. Molti soffrono per la disoccupazione, eppure tanti ci hanno insegnato come essere felici avendo poco, e nessun lavoro fisso”.
Un’altra esperienza della Missione Patagonia 2019 è stata la partecipazione delle FMA e dei giovani alla 12ª Missione della Gioventù diocesana a Puerto San Julian: “essere missionarie di speranza e gioia”, condividendo il carisma salesiano e l’opzione per i giovani più poveri. Suor Ana María Guerrieri, FMA riporta: “Oggi trascorriamo il settimo giorno della dodicesima missione giovanile diocesana a Puerto San Julian, provincia di Santa Cruz. Ci sono circa 90 giovani che provengono da diverse parti della Patagonia e stanno vivendo la missione in pieno. Al mattino c’è la formazione e la preghiera personale. I pomeriggi sono vissuti in oratorio e nelle case nei quartieri più poveri della città. La giornata si conclude con l’Eucaristia e un momento di preghiera. Qui c’è un clima di amore e gioia perché tutti abbiamo qualcosa in comune, la missione è un modo di vivere”.
La terza esperienza della Missione Patagonia 2019 è stata l’annuncio del Vangelo nelle periferie geografiche ed esistenziali, a Tellier, nell’area delle fattorie di Puerto Deseado, Jaramillo e Fitz Roy. La missione è stata quella di visitare le case per pregare con le famiglie, dando la benedizione della casa, in alcuni casi offrendo la catechesi per ricevere i sacramenti. In questa esperienza missionaria sono stati visitati i pazienti in ospedale e i carcerati nel carcere di Puerto Deseado. Suor María Elena Fernández, l’Ispettrice, ha condiviso: “La più grande ricchezza di questi giorni è stata senza dubbio il contatto con persone, famiglie, anziani, molti disponibili a ricevere Gesù a casa. Penso che sia molto importante avvicinare ciascuno, le persone ne hanno bisogno. In Patagonia le distanze sono molte, il vento a volte è intenso e ci invita a rimanere dentro, ma il Signore continua a invitarci ad uscire e a portare il messaggio di un Dio vivente che cammina con noi”.
L’ultima esperienza è stata la missione nella Terra del Fuoco, nella South Bank della città di Rio Grande. Insieme alle FMA e ai laici della comunità di Rio Grande si è animato l’oratorio e visitato le famiglie, in luogo così lontano dove il mondo sembra finire, però è il luogo in cui inizia il Sogno. Suor Monica Cuomo, FMA racconta: “Il Signore ci ha usati come strumenti per riaccendere la chiamata in molte persone, molte volte, percepiamo il tocco di Gesù e le risposte umili e generose a Lui. Concludiamo i giorni della Missione con una celebrazione della Parola alla quale hanno partecipato missionari, adulti, adolescenti e bambini. È stata una gioia vedere la loro apertura alla grazia!”.
Nell’anno della celebrazione dei 140 anni dell’arrivo dei primi missionari in Argentina e con le esperienze missionarie vissute le FMA dell’Ispettoria ABA hanno rinnovato il loro sì, insieme ai giovani e laici, a seguire le orme delle prime missionarie, a stare tra la gente, per essere “luce e sale”, in uscita affrontando la vita, condividendo con il popolo, perché la vita è missione e la terra di missione è un oratorio in cui nessuno viene escluso.
Che commozione a leggere tutto questo. Ho pensato a Don Bosco, M. Mazzarello e alle prime missionarie./ Dal paradiso avranno goduto vederevi in questa terra tanto amata da tutte noi, anche se non la conosciamo. Grazie per aver condivisop queste belle esperienze. Che il Signore ve benedica e fatene ancora di queste “missioni”. Vi accompagno con la preghiera.