Roma (Italia). In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre 2022, le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria San Giovanni Bosco (IRO) e il Vides Auxilium ODV – Associazione nata nel 2013 e operante in Sardegna, con una specifica attenzione alle donne e al loro sviluppo, sia professionale che umano – hanno realizzato una campagna di sensibilizzazione ed educazione contro la violenza sulle donne.

Il progetto è racchiuso nel monito con cui Papa Francesco concludeva l’omelia del 1° gennaio 2022, Giornata mondiale per la pace: “Quanta violenza c’è nei confronti delle donne. BASTA! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità”.

Il manifesto della Campagna ritrae un gruppo di Figlie di Maria Ausiliatrice che, guardando con intensità e serietà l’obiettivo della fotocamera, mostrano i palmi aperti delle mani con la scritta BASTA. La spiegazione sottostante l’immagine esprime il cuore della missione dell’Istituto delle FMA, impegnato nell’educazione dei giovani, in particolare delle giovani donne.

Luigi Serra, Presidente del Vides Auxilium ODV, illustra le motivazioni della Campagna, nata da un progetto realizzato in tempo di pandemia – “PER LE.I. – Lavoro E Inclusione” sostenuto dalla Regione Sardegna, Assessorato al Lavoro – rivolto a donne in stato di disagio, alcune appena maggiorenni, che hanno conosciuto la violenza quasi sempre causata dal proprio partner, accompagnate con azioni concrete di aiuto, in spirito salesiano e in un orizzonte di prevenzione.

“In tutti questi anni, anche grazie alla realizzazione di diversi progetti sociali rivolti alle nuove generazioni e alle famiglie, abbiamo sperimentato come il miglior modo di catturare l’attenzione, specialmente nelle nuove generazioni, sia quello di offrire un messaggio vero e sincero. Abbiamo quindi chiesto alle FMA dell’Ispettoria Romana San Giovanni Bosco, della quale facciamo parte, di collaborare con noi alla realizzazione di un manifesto, da diffondere sui social e in altre modalità, per comunicare un forte messaggio in maniera semplice e ‘di famiglia’, secondo lo stile di Don Bosco e Madre Mazzarello.

Le donne non devono sentirsi sole, giudicate, con la paura di denunciare dopo un atto di violenza; allo stesso modo va rafforzata l’azione educativa di prevenzione nei giovani di comportamenti violenti, basati su presunte superiorità di genere. Educando i ragazzi e i giovani, indirettamente, riusciamo ad arrivare anche alle famiglie”, spiega Luigi Serra.

Suor Loredana Locci, Consigliera ispettoriale di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria IRO, che ha seguito tutto il progetto, esprime l’impegno delle FMA: “In comunione con il Vides Auxilium, abbiamo sentito il dovere di renderci apertamente solidali alle donne che subiscono ogni genere di violenza. Come suore salesiane, lavoriamo in modo particolare nell’ambito educativo, seguendo il sistema preventivo di don Bosco. Ogni giorno incontriamo numerose bambine e bambini, ragazze e ragazzi in diversi ambienti educativi: scuole, corsi di formazione professionale, oratori, centri diurni, case famiglia, centri giovanili. Il nostro operare cerca di aiutare i giovani nella maturazione di un’identità personale improntata a valori umani e cristiani, attraverso percorsi formativi e la cura di relazioni educative significative e umanizzanti.

Nello specifico, cerchiamo, da un lato di rendere consapevoli le donne del loro valore, dignità e potenzialità, dall’altro di far crescere nei ragazzi una maggiore sensibilità, consapevolezza e rispetto. Accompagnare la crescita affettiva, crediamo sia fondamentale per poter prevenire la violenza e saperla contrastare anche attraverso la denuncia”.

L’Associazione VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione e Sviluppo), promossa dall’Istituto FMA, nel suo acronimo riporta due grandi pilastri, indispensabili per la sensibilizzazione nei confronti di una drammatica realtà quale quella della violenza sulle donne: l’educazione e lo sviluppo. Per questo, la missione che i suoi membri portano avanti quotidianamente, nei confronti di bambini/e, ragazzi/e, giovani e famiglie coinvolti nelle molteplici attività, è quello di rafforzare una cultura dell’altro/a, per conoscere ed educarsi alla diversità e all’accoglienza.