Roma (Italia). Il 10 dicembre 2021 si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, per commemorare il giorno in cui, nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

I principi di uguaglianza, di non discriminazione e inclusione proclamati nella Dichiarazione sono alla base del rispetto dei diritti umani di tutti – indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla razza, dalla nazionalità, dalla religione e dallo status sociale – per camminare verso un futuro di giustizia e di pace.

Il tema della Giornata dei Diritti Umani 2021 – “Tutti umani, Tutti uguali” (All humans All equals) – fa riferimento al 1° articolo della Dichiarazione: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti”.

La pandemia di Covid-19 ha reso evidenti le grandi disuguaglianze già esistenti, la povertà e le violazioni dei diritti umani, per questo il tema di quest’anno si concentra sulla sfida di ridurre le disuguaglianze e far progredire i diritti umani, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, che hanno il comune scopo di non lasciare indietro nessuno lungo il cammino, per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Papa Francesco, nella Lettera Enciclica Fratelli Tutti, sottolinea la necessità di una “uguaglianza sostenibile”, basata su piani a lungo termine e non sulla risposta immediata alle urgenze (cf FT 161).  La consapevolezza che “tutto ciò che è umano ci riguarda” (FT 278) è inoltre di fondamentale importanza nelle azioni tese a ristabilire i diritti e i doveri dell’uomo, a partire dall’eliminazione delle disuguaglianze, dell’esclusione e della discriminazione.

L’Ufficio per i Diritti Umani dell’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) di Ginevra, in Svizzera, nel portare avanti l’impegno verso un “mondo in cui tutti i bambini, le bambine e i giovani possano realizzare il loro pieno potenziale per essere cittadini liberi e responsabili”, mette al centro i principi di uguaglianza, di non discriminazione e di cittadinanza attiva.

Per tutelare, promuovere e realizzare i diritti umani di tutti – specialmente dei bambini, dei giovani e delle donne – l’Ufficio Diritti Umani dell’IIMA nel novembre 2021 ha dato inizio a un percorso di formazione online (UPR Engagement Online Training) rivolto alle Equipe referenti delle Organizzazioni non Governative (ONG) delle Figlie di Maria Ausiliatrice di ogni Stato, Ispettoria o area, perché si rendano attivamente partecipi della Revisione Periodica Universale (UPR).

L’UPR è un processo che comporta la revisione della documentazione sui diritti umani dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Offre ad ogni Stato l’opportunità di dichiarare quali azioni sono state intraprese per migliorare la situazione nei propri Paesi, per adempiere ai propri doveri riguardo ai diritti umani.

Nell’ambito dell’UPR, ogni ONG può inviare una presentazione scritta sulla situazione dei diritti umani nel/negli Stato/i membri delle Nazioni Unite in cui è presente. L’IIMA, insieme al VIDES Internazionale, è impegnato in questo processo. Dal 2010 al 2021, IIMA e VIDES hanno inviato all’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani 75 rapporti UPR sulla situazione di tutela e promozione dei diritti umani di alcuni dei Paesi in cui sono presenti.

Attraverso le azioni volte alla promozione dei diritti umani (advocacy) – l’Ufficio Diritti Umani dell’IIMA fornisce agli esperti delle Nazioni Unite e ai rappresentanti degli Stati membri informazioni circostanziate su come i diritti umani vengono rispettati e salvaguardati a livello locale, oltre alla denuncia delle violazioni. L’Ufficio opera in stretta collaborazione con i membri locali delle Ispettorie.

Il percorso di formazione online, iniziato a novembre 2021, si svolge nell’arco di 4 anni e mezzo e ha lo scopo di rendere i partecipanti attori principali della stesura del rapporto e del monitoraggio dei progetti di cui si occupano nelle realtà locali, in cui si descrive come vengono messe in atto le raccomandazioni sui diritti umani proposte alle autorità territoriali, i traguardi raggiunti e i passi da compiere. Attualmente sono 42 i partecipanti a questo percorso, tra FMA, collaboratori laici e giovani di Brasile, Ecuador, India e Filippine, coinvolti in progetti volti a promuovere i diritti umani nei rispettivi Paesi.

La stesura di questi rapporti per l’agenzia delle Nazioni Unite ha la finalità di documentare il lavoro a favore dei diritti umani nei Paesi in cui l’Istituto FMA è presente e di diffondere le buone prassi tra le Comunità Educanti, per costruire insieme una società più umana e fraterna, in grado di assicurare in modo efficiente e stabile che tutti siano accompagnati nel loro percorso di vita “non solo per provvedere ai bisogni primari, ma perché possano dare il meglio di sé” (FT 110).

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