Roma (Italia). Dal 1° al 4 febbraio 2024, circa 300 rappresentanti delle diverse forme di Vita Consacrata provenienti da oltre 60 Paesi si sono incontrati, a Roma, per un incontro in preparazione al Giubileo 2025 organizzato dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (DIVCSVA): un religioso, una religiosa, un membro di un Istituto secolare e una consacrata appartenente all’Ordo Virginum per ogni Nazione.

A questo Convegno hanno partecipato anche cinque Figlie di Maria Ausiliatrice, in rappresentanza della vita religiosa femminile della loro Nazione: suor Paula Cristina Langa, dal Mozambico, suor Michiko Miyawaki, dal Giappone, suor Natalia Miguel, dall’Angola, suor Lioutsia Baltsevitch, dalla Bielorussia, suor Adriana Silva Castillo, dall’Uruguay e suor Maria Eugenia Arenas Gómez, del DIVCSVA.

In un clima di gioia e di comunione, i/le partecipanti hanno condiviso la bellezza del dono della consacrazione e rinnovato l’impegno ad essere “Pellegrini di speranza sulla via della pace”.

Per facilitare questo itinerario sinodale, durante la prima giornata, sul tema “Credere nella speranza”, si sono lasciati illuminare dal contributo di Padre Giacomo Costa (SJ), Consulente della Segreteria del Sinodo, che li ha guidati ad approfondire e comprendere più a fondo la dinamica del dialogo. Suor Carmen Ros Nortes (NSC), Sottosegretaria del Dicastero, ha invece presentato loro il percorso che li ha portati a organizzare questo incontro intercontinentale.

Nel pomeriggio del 1° febbraio, suor Alessandra Smerilli, FMA, Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, insieme a don Paulín Kubuya (SX), Sottosegretario del Dicastero per il dialogo interreligioso, hanno aiutato a prendere coscienza delle implicazioni concrete che comporta il “Credere nella speranza”.

Il 2 febbraio, che aveva come motto “Credere nella Carità”, è stata una giornata di ascolto sinodale. Disposti in tavole rotonde per gruppi linguistici, ciascun/ciascuna partecipante ha rappresentato uno stile specifico di consacrazione e, attraverso la metodologia della ‘conversazione nello Spirito’ utilizzata nel corso del recente Sinodo, hanno approfondito le gioie e i dolori della Vita Consacrata oggi su tre livelli: personale, ecclesiale e socio-politico. Supportati dagli strumenti multimediali, hanno anche ascoltato la voce di altri gruppi.

Al termine della giornata, le gioie e le fatiche emerse sono state presentate al Signore nella Celebrazione Eucaristica della Festa della Presentazione del Signore e Giornata della Vita Consacrata alla presenza di Papa Francesco, nella Basilica di San Pietro. Sottolineando l’importanza dell’attesa, ispirandosi a Simeone e Anna, nell’omelia il Santo Padre ha detto: “Il loro cuore è rimasto sveglio, come una fiaccola sempre accesa. Sono avanti in età, ma hanno la giovinezza del cuore; non si lasciano consumare dai giorni, perché i loro occhi rimangono rivolti a Dio in attesa… non hanno ‘mandato in pensione’ la speranza”. Ha poi segnalato, quali gli ostacoli all’attesa del Signore, la trascuratezza della vita interiore e l’adeguamento allo stile del mondo e ha concluso invitando i consacrati e tutti i cristiani a coltivare l’attesa del Signore perché “accogliendo il Signore, il passato si apre al futuro, il vecchio che è in noi si apre al nuovo che Lui suscita”. (omelia)

Suor Paula Langa, FMA del Mozambico, ha proclamato la Parola di Dio dalla Lettera agli Ebrei (Eb 2,14-18) e suor Michiko, FMA del Giappone, è entrata in processione portando una candela verso l’altare, rappresentando tutte le FMA nel desiderio e impegno di mantenere viva la fiamma della Parola di Dio nei/nelle bambini/e e giovani affidati dal Signore. La giornata si è conclusa con la visita ai Musei Vaticani.

Il terzo giorno ha avuto come motto “Camminate con la forza della fede”. È stata una giornata di pellegrinaggio attraverso alcuni luoghi segnati dalla testimonianza, soprattutto dei martiri, e dalla dedizione del Signore per la Salvezza dell’umanità, attraverso la Croce.

Al mattino il gruppo è stato  convocato presso la Basilica del Sacro Cuore di Gesù dei Salesiani di Don Bosco per la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Card. João Braz de Aviz, Prefetto DIVCSVA. Da lì i/le partecipanti hanno camminato percorrendo tre tappe: la Basilica di Santa Maria Maggiore e di Santa Prassede, la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e il Santuario Pontificio della Scala Santa, le catacombe di San Sebastiano e la chiesa del “Domine quo vadis”.

Ogni tappa si è conclusa con la testimonianza di un consacrato o consacrata sulla gioia del dono della propria vita al Signore, sulla sofferenza della croce vissuta come motivo di speranza e sulla perseveranza nella fede in ogni occasione e servizio. L’intensa giornata è terminata con la preghiera per la pace, nella Basilica del Sacro Cuore.

L’ultima giornata si è aperta con la Celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Card. João Braz de Aviz presso l’altare della Cattedrale di Pietro, come segno di fedeltà al Magistero di Papa Francesco. Successivamente, nell’Aula del Sinodo sono stati raccolti i frutti di questi giorni di incontro con la collaborazione di diverse forme artistiche.

Suor Simona Brambilla (MC), Segretario DIVCSVA, nel suo intervento ha ripreso i tre verbi che hanno caratterizzato i tre giorni – credere, crescere, camminare – che coinvolgono corpo, mente, viscere, tutta la persona. “Si può credere quando si aderisce e si ama. Diventa possibile crescere abbracciando scelte e lasciandone altre. Si può camminare perché sappiamo muoverci, convertirci. Forti dell’abbraccio amorevole di Dio e della conversione personale, possiamo affrontare il cammino della testimonianza”. Ha poi motivando tutti/e i/le Consacrati/e su come proseguire il cammino iniziato in questo Convegno, preparandosi così a ricevere il mandato di preparare il Giubileo.

Nella preghiera del mandato, tutti si sono impegnati ad essere testimoni di speranza sulle vie della pace una volta tornati nei loro Paesi. Ciascuno/a ha anche ricevuto un calendario che indica il 2 febbraio 2025 come giorno della celebrazione nazionale del Giubileo della Vita Consacrata e dall’8 al 12 ottobre la celebrazione nazionale del Giubileo della Vita Consacrata. L’incontro si è concluso in piazza San Pietro per partecipare all’Angelus domenicale di Papa Francesco.

“Siamo liete di aver potuto partecipare all’evento come Figlie di Maria Ausiliatrice, per condividere i doni della nostra vocazione comune alla santità e per essere segno della gioia propria dei consacrati a Dio”, ha commentato l’esperienza suor Adriana Silva Castillo, FMA dall’Uruguay.

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