Roma (Italia). Il 4 ottobre 2023, nella Festa di San Francesco d’Assisi, a Roma sul Sagrato della Basilica Vaticana Papa Francesco ha presieduto, con i nuovi Cardinali e il Collegio Cardinalizio, la Santa Messa di apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.

In una Piazza San Pietro gremita di fedeli e pellegrini, il “popolo di Dio” riunito per accompagnare con la preghiera il grande evento di Chiesa, la Celebrazione è iniziata con la lunga processione, scandita dalle Laudes Regiae con l’invocazione dei Santi, dei partecipanti al Sinodo, tra cui la Madre Generale emerita dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Yvonne Reungoat,  seguiti dai Cardinali, tra i quali il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, creato Cardinale il 30 settembre.

Nell’omelia, il Santo Padre ha ribadito il primato dello Spirito nel processo sinodale: “Il Sinodo, cari fratelli e sorelle, non è un parlamento. Il protagonista è lo Spirito Santo. No. Non siamo qui per fare parlamento, ma per camminare insieme con lo sguardo di Gesù, che benedice il Padre e accoglie quanti sono affaticati e oppressi. Partiamo dunque dallo sguardo di Gesù, che è uno sguardo benedicente e accogliente”.

Richiamando poi il Santo del giorno – per lui così significativo, tanto da assumerne il nome per il Pontificato – ha esortato: “Camminiamo insieme: umili, ardenti e gioiosi. Camminiamo sulle orme di San Francesco d’Assisi, il Santo della povertà e della pace, il ‘folle di Dio’ che ha portato nel corpo le stigmate di Gesù e, per rivestirsi di Lui, si è spogliato di tutto. Com’è difficile questa spogliazione interiore e anche esteriore di tutti noi e anche delle istituzioni!”.

Concludendo ha ribadito: “E se il Popolo santo di Dio con i suoi pastori, da ogni parte del mondo, nutre attese, speranze e pure qualche paura sul Sinodo che iniziamo, ricordiamo ancora che esso non è un raduno politico, ma una convocazione nello Spirito; non un parlamento polarizzato, ma un luogo di grazia e di comunione. (..) Apriamoci a Lui e invochiamo Lui: Lui è il protagonista, lo Spirito Santo. Lasciamo che Lui sia il protagonista del Sinodo! E con Lui camminiamo, nella fiducia e con gioia”.

I lavori della prima Sessione dell’Assemblea Generale Ordinaria, apertasi nel pomeriggio, sono stati effettivamente avvolti da un clima di preghiera, a cominciare dalla Veglia Ecumenica “Together” organizzata dalla Comunità di Taizè in Piazza San Pietro il 30 settembre, con la partecipazione di Papa Francesco, di Bartolomeo I Patriarca di Costantinopoli e dell’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby. Alla Veglia hanno partecipato anche suor Runita Borja con le collaboratrici dell’Ambito per la Pastorale Giovanile e diversi giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

Tra i momenti più suggestivi, ci sono state le testimonianze di giovani provenienti da diversi contesti e il canto del coro di bambini ucraini, in ringraziamento per il dono dell’unità e del cammino sinodale; la rappresentazione del brano evangelico del Buon Samaritano da parte dei giovani dell’Associazione “Fede e Luce”, in ringraziamento per il dono dell’altro; le testimonianze dalla Colombia e dalla Siria ringraziando per il dono della pace; e il video della Via Creationis, come espressione di ringraziamento per il dono del creato. Non da meno, gli otto minuti di silenzio perfetto e orante, creati nella Piazza dopo la lettura del Vangelo delle Beatitudini e il canto di Taizè “Dona la pace”.

Il silenzio – nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani – è il tema prioritario sottolineato da Papa Francesco nella sua omelia, che ha concluso dicendo: “chiediamo, nella preghiera comune, di imparare nuovamente a fare il silenzio: per ascoltare la voce del Padre, la chiamata di Gesù e il gemito dello Spirito. Chiediamo che il Sinodo sia kairós di fraternità, luogo dove lo Spirito Santo purifichi la Chiesa dalle chiacchiere, dalle ideologie e dalle polarizzazioni”.

Dopo i tre giorni di ritiro a Sacrofano, Roma, i lavori del Sinodo si sono aperti per i 464 partecipanti, nel pomeriggio del 4 ottobre – in un’Aula Paolo VI completamente rinnovata nella disposizione, per “favorire la vera condivisione e l’autentico discernimento” – con il discorso del Santo Padre, che ha indicato come priorità l’ascolto, richiesto anche ai giornalisti e ai comunicatori, e l’intervento del Cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo.

Per seguire il Sinodo: synod.va

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