America. Il 26 e il 27 maggio 2021, nella modalità online, si è svolto il XXIII Incontro della Regione CIMAC/NAC-Mesoamérica per i Responsabili della Scuole Salesiane del Centro America, del Messico, delle Antille e del Nord America.

I 29 partecipanti erano i responsabili dell’educazione ispettoriale in rappresentanza delle 14 Ispettorie tra le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), i Salesiani di Don Bosco (SDB) e le Figlie del Divino Salvatore (HDS) di 13 Paesi in cui la presenza salesiana anima centinaia di Centri educativi in cui vengono formati bambini, adolescenti, giovani e adulti.

Don Filiberto González Plasencia, SDB, Ispettore dell’Ispettoria Cristo Re e Maria Ausiliatrice di Messico Guadalajara (MEG), ha dato il Benvenuto ai partecipanti. I Referenti della Regione, don Carlos Alberto Montoya e suor Flora Fanfan hanno accolto i partecipanti e animato la preghiera per l’inizio delle attività.

I Referenti della Scuola Salesiana America (ESA) – suor Ivone Goulart, collaboratrice dell’Ambito per la Pastorale Giovanile e don Claudio Cartes, del Dicastero per la Pastorale Giovanile SDB – hanno rivolto un saluto augurando ai partecipanti: “Che Don Bosco e Madre Mazzarello ci diano il loro cuore pastorale e il loro dinamismo per assumere con coraggio il compito di rinnovare la nostra presenza educativa nelle Scuole al servizio dei giovani, specialmente dei più poveri”.

Il primo momento formativo, tenuto da don Felipe De Jesús Carranza Orozco, Vicario dell’Ispettoria MEG, che ha presentato la figura di don Paolo Albera, secondo successore di Don Bosco, nel centenario della morte (1921-2021). La celebrazione del centenario punta a far conoscere la spiritualità e l’operato del discepolo di Don Bosco, che ha avuto un ruolo decisivo nel consolidamento dell’opera salesiana in un momento storico delicato. Molto vicino a Don Bosco, don Albera, fu un grande imitatore e custode del carisma salesiano. La vocazione di ogni educatore salesiano è di essere un altro Don Bosco e di fare di ogni scuola un’altra Valdocco.

Suor Patricia Parraguez (Cile), rappresentante della Commissione Centrale ESA, ha guidato il primo spazio di lavoro sull’aggiornamento della Pianificazione strategica ESA, 2021-2023”.

“Il patto educativo globale e la Scuola salesiana”, è stato il tema del secondo momento formativo, sviluppato da don Eduardo Lara, SDB dell’Ispettoria MEG, che ha messo in luce la chiamata a superare la disuguaglianza, l’indifferenza, la cultura dell’usa e getta e il cambiamento climatico e ad aprirsi al dinamismo del mondo globale attraverso il lavoro in rete: “Il valore delle nostre pratiche educative sarà misurato dalla capacità di toccare il cuore della società e dare vita a una nuova cultura”. Don Lara manifestando la grande opportunità di testimoniare la fraternità, ha richiamato alcuni valori: cura, pace, giustizia, bontà, bellezza e accettazione degli altri –  e impegni su cui puntare: la persona al centro, l’ascolto, la presenza delle donne, la famiglia, l’accoglienza, la casa comune.

Ispirate a Valdocco, Torino, le Scuole salesiane nascono per rispondere alle necessità concrete dei giovani, e si inseriscono in un progetto globale di educazione ed evangelizzazione dei giovani, soprattutto dei più bisognosi. Gli studenti sono i primi protagonisti del percorso formativo e crescono nelle capacità relazionali attraverso l’esercizio della partecipazione scolastica e formativa.

Suor Sarah García, collaboratrice dell’Ambito per la PG e Referente per l’Ufficio Diritti Umani (IIMA) di Ginevra, nel terzo spazio formativo ha presentato il progetto: “Rete di giovani – difensori dei diritti umani dei giovani”, per costituire una rete di giovani a difesa dei diritti umani.

Nel secondo spazio di lavoro, suor Ivone Goulart e don Claudio Cartes hanno presentato la Carta d’Identità elaborata dalla Commissione Centrale ESA, che sarà pubblicata a breve. La Carta d’Identità è un documento fondamentale perché costituisce l’insieme dei principi che caratterizzano gli Istituti Educativi salesiani dell’America, che orienteranno le azioni, individuali o collettive, delle Comunità Educanti e sarà un elemento di riferimento nei processi di valutazione dei Centri.

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