Nizza Monferrato (Italia). Il 28 marzo 2023, l’Istituto Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato (Asti), ha accolto 1500 bambine e bambini delle undici Scuole Primarie delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte.

29 autobus, 70 volontari del Servizio Civile, 100 maestre e maestri, migliaia di sorrisi e tante canzoni hanno rallegrato la tranquilla cittadina di Nizza, con l’intento di far crescere in tutti, attraverso il gioco e la festa, il valore importante della gentilezza.

Animata dall’esperto e divertente Egidio Carlomagno, è stata una festa di colori, di gioia, di giochi, di memoria del cuore, per celebrare una grande donna monferrina: Maria Domenica Mazzarello, detta Main, nata a Mornese nel 1837 e morta a Nizza Monferrato a 44 anni, il 14 maggio 1881.

Una santa “di casa”, meno conosciuta di S. Giovanni Bosco, astigiano “DOC”, ma non meno di lui educatrice geniale, nota in tutto il mondo per essere la Confondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Per un giorno, un giorno di sole splendido, la Casa di Nizza si è trasformato nel palcoscenico di un grande gioco di simulazione, perché anche i Santi hanno dei superpoteri e con essi sono capaci di sconfiggere quanto di negativo può esserci nella società, per liberare il bello e il bene.

Santa Maria Mazzarello, vissuta nella città monferrina negli ultimi due anni della sua esistenza, ha dato un forte impulso missionario ed educativo a questa Scuola e alle suore da lei guidate. Con il suo stile di “pazienza lunga e dolcezza senza misura” ha guidato la prima Comunità delle FMA su percorsi di educazione integrale per quel tempo innovativi.

Il “superpotere” che di lei in questa festa si è voluto mettere maggiormente in luce, poiché spesso manca, è quello della gentilezza, la capacità di relazionarsi con rispetto verso l’altro, la prontezza nel chiedere scusa quando si sbaglia, la disponibilità all’aiuto reciproco, l’attenzione a non passare con indifferenza accanto a nessuno, la capacità di dire grazie con il sorriso.

La metafora dei superpoteri, vissuta nel grande gioco con i bambini/e, aiuta a parlare con un linguaggio comprensibile ai piccoli, utilizzando un vocabolario che, già veicolato dai media, risulta loro familiare. Ecco allora che il “superpotere”, tratto dai momenti principali della vita di Maria Domenica, diventa sinonimo delle virtù che nel gioco e nella vita vanno rafforzate.

Dopo i saluti delle autorità del Comune, rappresentato dall’Assessore alla Cultura e alle Politiche scolastiche e sociali, Maria Ausilia Quaglia, e dalla Direttrice della Comunità FMA, suor Piera Cavaglià, sono iniziati i giochi con squadre di 500 giocatori ciascuna, suddivisi in 12 punti-gioco a stand. In ogni zona o punto-gioco si sfidavano due classi con un punteggio per ogni gara, poi le classi ruotavano nei vari stand.

Nelle divertenti e sfidanti attività, ciascun alunno/a contribuiva alla forza del team mettendo a disposizione le proprie capacità e fidandosi delle capacità degli altri, acquisendo uno spirito di solidarietà ed imparando che insieme si possono raggiungere grandi obiettivi. 

Dopo il pranzo al sacco nel grande campo sportivo, con la preziosa collaborazione dei Volontari/e, sono poi seguiti i laboratori su tre superpoteri di Main, animati dalle varie scuole: le classi terze in Santuario con una bellissima preghiera/poesia sulla gentilezza composta dai bambini; le classi quarte nel campo sportivo con un gioco coinvolgente; le classi quinte in palestra con una scenetta sulla vita di Main.

Al termine, la premiazione dei giochi e la consegna ad ogni scuola del mandato di “Ambasciatore di gentilezza”. Dopo il canto ufficiale della festa: “Sei con noi, Main”, un rappresentante di ogni Scuola con una maestra sono saliti sul palco a ritirare i premi e la merenda donati da due sponsor. La buona sinergia tra i vigili urbani, i volontari e le suore ha consentito ai 29 pullman di partire ordinatamente carichi di bimbi sorridenti e felici per l’indimenticabile giornata di festa.

Resta scolpita nel cuore la bella poesia composta dalle classi terze dell’Istituto Immacolata di Novara:

“La gentilezza è come una chiave magica: apre tutte le porte.
La gentilezza è come un fiore di primavera: profuma tutt’intorno.
La gentilezza è come una carezza: rende leggero ciò che è pesante.
La gentilezza è come una farfalla: colora il mondo di bellezza.
La gentilezza è come l’arcobaleno: rende bella anche una giornata di pioggia.
La gentilezza è un tesoro: rende ricco di amore chi la possiede.
La gentilezza è il sorriso del mondo”.

 

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