Napoli (Italia). Si è svolto il 18 dicembre 2017, presso il teatro S. D’Acquisto, il musical in tre atti, preparato dagli alunni della Scuola Media dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Napoli-Vomero nell’Ispettoria “Madonna del Buon Consiglio” (IMR).

Nel contesto contemporaneo viene da chiedersi se oggi il Natale è ricordato come la venuta di Qualcuno o è soltanto un insieme di “buone feste”, qualcosa che si riduce al consumismo.

A ricordare e testimoniare cosa sia veramente il Natale, ci hanno pensato gli alunni della Scuola Media che hanno messo in scena, al Teatro dei Salesiani, una rilettura dei significati più veri della Natività filtrati attraverso un’analisi interpretativa e storica del Presepe napoletano.

Preceduto dal saggio musicale delle singole classi, curato dal Prof. Del Gaudio, il musical in tre atti, liberamente ispirato al romanzo di Don Gennaro Matino, “Il Pastore della Meraviglia”, ha risvegliato in tutti i presenti ricordi e immagini del cuore.

“Quann nascette Ninno a Betlemm, era notte ma pareve mieziuorn”. L’antico canto partenopeo della Cantata dei Pastori, è risuonato nuovamente attraverso le voci entusiaste degli alunni che hanno dato vita nuova a immagini e tradizioni di quanto più bello la cultura napoletana ha tramandato sul Natale: interpretato da bravissimi giovani attori e completato da vivaci coreografie tra cui la tradizionale tarantella, la rappresentazione si è articolata partendo dall’origine francescana del Presepe per arrivare alla spiegazione più dettagliata delle varie figure tradizionali dell’antico Presepe napoletano rivisitato con la semplice curiosità di chi vuole scoprire con amore la profondità delle proprie origini.

Sono state spiegate, nel più autentico dialetto napoletano, una a una le varie figure classiche dei pastori e dei “luoghi” tradizionali presenti costantemente nel Presepe partenopeo, facendo risaltare con semplice linearità il significato di accostare il ricordo della Natività all’umanità intera, il dono d’amore di un Dio che si è accostato talmente alla quotidianità degli uomini da divenire Uno di loro.

Passando in rassegna un tipico mercato napoletano e un’osteria, i giovani protagonisti sono poi arrivati ai piedi della culla del Bambinello, dove il “Pastore della meraviglia” ha spiegato con semplicità l’accostarsi del cuore umano al Mistero dell’Incarnazione e il desiderio di tutti gli uomini di “buona volontà” di andare ad adorare il Dio Bambino.

A conclusione la Direttrice Sr. Gina Sanfilippo ha ringraziato la Preside Sr. Annarita Cristaino e tutta la comunità scolastica che hanno curato e accompagnato la preparazione dello spettacolo, operando con una coralità di azione e ben sottolineando che l’augurio del Natale era il desiderio di esprimere con la testimonianza educativa per i ragazzi come per gli adulti, i valori e le tradizioni di una cultura ancora oggi viva e credibile.

“Una TESTIMONIANZA dell’identità cristiana che sa riconoscere il valore più autentico e profondo di una fede fondata sul Mistero dell’Incarnazione che per il credente diviene certezza.

Se a questa testimonianza va accostato il tentativo di riportare alla memoria del cuore i significati più profondi della tradizione napoletana, l’obiettivo educativo e formativo è raggiunto.

EDUCARE significa formare uomini e donne di domani capaci di essere persone, arbitri della propria identità culturale e portatori di valori che aiutino la società a crescere nel rispetto e nella dignità di ogni uomo” (Paola Mancini, exallieva).

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