Roma (Italia). Il 27 dicembre 2022, a Roma, nella Casa Generalizia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, ha presentato la Strenna 2023 – “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco” – alle Figlie di Maria Ausiliatrice e a tutta la Famiglia Salesiana.

All’evento, trasmesso in diretta streaming mondiale da IME Comunicazione sui Canali linguistici Facebook e Youtube di InfoANS, erano presenti la Madre Generale dell’Istituto FMA, Suor Chiara Cazzuola, e il suo Consiglio, la Madre Emerita, Suor Yvonne Reungoat, l’Ispettrice dell’Ispettoria San Giovanni Bosco (IRO), la Superiora della Visitatoria Maria Madre della Chiesa (RMC), le Novizie dei Noviziati Internazionali Maria Ausiliatrice di Castel Gandolfo (Roma) e Suor Teresa Valsè Pantellini di Roma – Via Appia, diverse FMA e rappresentati della Famiglia Salesiana: due Consiglieri Generali e altri Salesiani di Don Bosco, Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù, Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, Salesiani Cooperatori Exallieve, rappresentati di ADMA.

Dopo un canto inziale a Maria, animato dalle Novizie con un numero di giocoleria, suor Leslie Sándigo, Consigliera Generale per la Famiglia Salesiana, ha introdotto il Video della Strenna 2023, in cui, a partire dalla parabola del lievito, “che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata” (Lc 13,20-21), il Rettor Maggiore parla della Famiglia Salesiana come di una “comunità di persone di differente estrazione sociale, stato di vita, profilo professionale”, il cui lavoro “è qui e oggi il Regno di Dio che richiede la nostra collaborazione” e “la cui debole opera, apparentemente piccola di fronte alla complessità dei problemi del mondo, se inserita in quella di Dio, diventa fortissima e non ha paura delle difficoltà”.

Nel video scorrono immagini della realtà contemporanea, con le conquiste e le grandi sfide dell’umanità “la famiglia umana è una famiglia con tanti bisogni – di giustizia, dignità per gli ultimi, verità, pace, fraternità, di cura della casa comune, bisognosa soprattutto di Dio –  e siamo chiamati, come Famiglia di Don Bosco, a essere lievito in questa famiglia umana”. Alcune testimonianze raccontano in concreto l’agire “come lievito” del Carisma salesiano nella vita dei giovani, come quella di Eric, giovane rapper proveniente da una delle zone più conflittuali e violente del Messico, che nell’incontro con un Salesiano riscopre una religiosità che coinvolge gli esclusi e un Dio che risolleva i ragazzi.

“L’obiettivo ultimo della missione di don Bosco è la salvezza dei suoi ragazzi, la trasformazione della società. Senza i laici, come faremo ad arrivarci? La Chiesa ha bisogno di laici e della visione laicale, per parlare la lingua dell’umanità, per vivere l’umanità”. Giovanna, Sindaco di Andria, in Puglia, nei cortili salesiani ha imparato a essere sale per la terra, lievito per gli altri. Nel primo cortile di Valdocco, Domenico Savio e altri giovani crescono con il desiderio di farsi santi, meta alta raggiunta in seguito da tanti laici della Famiglia Salesiana, tra cui San Artemide Zatti.

“Ciascuno di noi deve dirsi: qual è il mio posto in questa realtà del Regno di Dio?”, è la domanda lasciata dal Rettor Maggiore al termine del video, ripresa da suor Leslye per dare inizio al momento dell’intervista a Don Ángel da parte di  Marta Rossi, Salesiana Cooperatrice, e di suor Maria Ausilia De Siena, FMA, Consigliera Generale per la Comunicazione. Diversi sono gli interrogativi che pongono: le motivazioni della scelta del tema della dimensione laicale, sull’essere lievito, elemento “che appartiene al DNA di tutti i cristiani”, con il “colore” proprio del Carisma salesiano. E ancora: come proporre ai giovani uno stile di vita che cresce nel silenzio, come il lievito? Come Famiglia Salesiana, come essere lievito per questi giovani che vivono condizioni di disagio amplificate dalla pandemia?

Essere lievito, con la presenza e l’incontro personale con i giovani, attraverso piccoli gesti quotidiani, fatti con amore: sono alcune delle modalità suggerite da don Ángel, che ha sottolineato la grande opportunità della Famiglia Salesiana di trovarsi tutti i giorni con un notevole numero di ragazzi/e e con le loro famiglie, motivo di vita e di speranza nella realtà difficile di oggi.

Rispondendo ad altre domande – sulla comunità, l’identità salesiana, la politica – ha messo inoltre in luce le sfide di una testimonianza autenticamente cristiana, del camminare insieme, dell’impegno nel mondo con scelte coraggiose, a cui sono chiamati i membri della FS. Al termine dell’intervista, il Rettor Maggiore ha ringraziato le Figlie di Maria Ausiliatrice per questo momento famigliare, organizzato per presentare della Strenna al mondo.

La parola è infine passata a Madre Chiara Cazzuola, che a sua volta ha espresso la gratitudine a don Ángel, per la presentazione “dal vivo” della Strenna e per l’opportunità, mediante questo tema, di approfondire la dimensione laicale della Famiglia Salesiana, intuizione molto forte di Don Bosco, ravvivando in ciascuno/a la consapevolezza di poter essere, come famiglia, “moltiplicatori, moltiplicatrici di bene”.

“Siamo in tutto il mondo e con tante espressioni diverse, perché ciascuno di noi ha un ruolo particolare che si integra con gli altri. È un tesoro prezioso questo e penso che la Strenna ci aiuterà a mettere a fuoco ancora di più quello che siamo, approfondendo la nostra spiritualità salesiana, la dimensione della fecondità nel quotidiano, come anche la dimensione educativa che caratterizza il nostro Carisma”.

Video Diretta Streaming

Foto: Flickr FMA

Video Strenna 2023

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