Roma (Italia). Il 10 dicembre 2022, giorno in cui si commemora l’adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani (UDHR) da parte delle Nazioni Unite, si celebra la Giornata dei diritti umani 2022. “Dignità, libertà e giustizia per tutti” è lo slogan della Giornata 2022, che dà l’avvio alla campagna annuale UDHR 75 in preparazione al 75° anniversario della Dichiarazione, che si celebrerà il 10 dicembre 2023.
Dall’adozione dell’UDHR nel 1948, molto è stato fatto per garantire e promuovere i diritti umani delle popolazioni, soprattutto delle categorie più vulnerabili. Tuttavia, il rispetto per la vita e la dignità dell’essere umano, la libertà dei popoli e il loro grido per la giustizia, la pace e l’integrità del creato, rimangono ancora sfide globali per l’umanità intera.
I diritti e i valori riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani forniscono dei principi di riferimento per guidare le iniziative pubbliche, in modo da non lasciare indietro nessuno. È infatti responsabilità di ciascuno proteggere, promuovere e rispettare i diritti umani di tutti.
La campagna annuale UDHR 75 si propone di:
– educare, favorendo una maggiore comprensione e consapevolezza da parte della comunità dell’eredità e dell’attualità della UDHR e di come questa abbia guidato l’impegno delle Nazioni Unite a favore dei diritti umani;
– promuovere un cambiamento di atteggiamento che contrasti il crescente scetticismo e l’indifferenza per sostenere e difendere i diritti umani;
– responsabilizzare e sensibilizzare, fornendo conoscenze e strumenti per aiutare le persone a proteggere, promuovere e realizzare i propri diritti.
Questi tre obiettivi dell’UDHR 75 sono anche le priorità dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) di Ginevra, in Svizzera che, con i suoi percorsi di formazione e sviluppo di competenze, supporta le Comunità Educanti nell’utilizzo degli strumenti e delle procedure delle Nazioni Unite a difesa dei diritti umani, in particolare dei soggetti più vulnerabili.
Così, informate, sensibilizzate e responsabilizzate, le CE diventano protagoniste e promotrici dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile integrale a livello locale, nazionale e internazionale. Attraverso il percorso di educazione ai diritti umani, l’IIMA cerca di dare voce ai gruppi esclusi ed emarginati della società nel dibattito internazionale, richiamando l’attenzione su alcune questioni fondamentali relative ai diritti umani, come la lotta alla discriminazione e alla violenza contro i bambini e le donne, la disuguaglianza, l’empowerment delle/dei giovani e il loro diritto alla partecipazione, l’accesso a un’istruzione di qualità, in particolare per i più poveri, la giustizia, la protezione dell’ambiente e i diritti delle popolazioni indigene.
Per garantire che le istanze dei diritti umani di bambini, giovani e donne, vengano affrontate a livello locale e nazionale, l’Ufficio per i diritti umani dell’IIMA è attivamente impegnato nel processo di Revisione Periodica Universale (UPR), che comporta la revisione della documentazione sui diritti umani dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite.
L’UPR offre ad ogni Stato l’opportunità di dichiarare quali azioni sono state intraprese per migliorare la situazione nei propri Paesi, per adempiere ai propri doveri riguardo ai diritti umani. Per raggiungere questo obiettivo, l’UPR prevede la valutazione della situazione dei diritti umani negli Stati e la risoluzione delle violazioni ovunque si verifichino. L’esame periodico universale è concepito per stimolare, sostenere ed espandere la promozione e la tutela dei diritti umani sul campo.
L’Ufficio IIMA, in quanto ONG, può presentare informazioni all’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani. Le informazioni fornite dalle ONG possono essere citate da tutti gli Stati che partecipano alla discussione interattiva durante la revisione nella riunione del Gruppo di lavoro. Per il 2022, l’IIMA, con la collaborazione delle Ispettorie dell’Istituto FMA coinvolte, ha presentato informazioni sulla situazione dei diritti umani in India, Ecuador, Brasile, Filippine, Argentina, Benin e Zambia.
Le questioni relative ai diritti umani evidenziate in questi rapporti sono state le seguenti: l’impatto della pandemia di covid-19 sul riconoscimento dei diritti umani, l’accessibilità a un’istruzione di qualità, il divario digitale nell’istruzione, l’accesso ai servizi di base, la protezione dalla violenza domestica, sessuale, psicologica e digitale, la promozione dei diritti delle donne, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico, la protezione e la cura dell’ambiente, la situazione sanitaria e l’azione nella pandemia, la violenza contro le popolazioni indigene, la questione dei bambini, in particolare il matrimonio precoce e il lavoro minorile.
L’Ufficio Diritti Umani dell’IIMA di Ginevra, fedele alla sua visione e missione, rimane impegnato ad aprire nuovi orizzonti e ad alimentare i sogni collettivi dell’umanità, in particolare dei giovani, promuovendo la salvaguardia della dignità, dei diritti, della libertà e della giustizia per tutti.
“Siamo chiamate ad educare le giovani e i giovani a prendersi cura dell’altro con responsabilità, a formarsi ai valori della giustizia, della pace, della fratellanza universale per abbattere le disuguaglianze e le ingiustizie” (Madre Chiara Cazzuola, Circ. n° 1022).