Ginevra (Svizzera). Il 10 dicembre 2023 si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, per ricordare il giorno in cui, nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il 2023 è un anno particolare, dato che si celebra il 75° anniversario della Dichiarazione universale. Si tratta dunque di un’opportunità per rilanciare la riflessione sulla rilevanza della Dichiarazione per le popolazioni di oggi, dal momento che i diritti umani portano in sé la risposta alle maggiori sfide mondiali.

Per commemorare questo anniversario e rafforzare il cammino di costruzione di un mondo migliore, le Nazioni Unite hanno promosso l’Iniziativa Diritti Umani 75 (Human Rights 75 Initiative), coordinata dall’Ufficio dei Diritti Umani dell’ONU, insieme ai suoi partner, i cui tre obiettivi principali si concentrano sull’universalità, il progresso e la partecipazione. L’iniziativa ha il suo culmine in un evento di alto livello che prevede la formulazione di impegni e proposte globali riguardo allo scenario futuro dei diritti umani.

L’11 e il 12 dicembre, infatti, i leader governativi si riuniranno a Ginevra, in Svizzera, con l’obiettivo di promuovere concretamente i diritti umani sul territorio, introducendo ad esempio leggi o stanziando nuovi finanziamenti (programma completo).

L’evento si propone di:

– portare a cambiamenti e progressi concreti attraverso iniziative di promozione;

– rafforzare il consenso mondiale sull’universalità e inviolabilità dei diritti umani;

– portare a una prospettiva sui diritti umani per i prossimi 25 anni e alimenatre il Vertice del futuro;

– valorizzare i 75 anni di conquiste e il lavoro svolto in quest’anno;

– creare un’ondata di sostegno pubblico nei confronti dei diritti umani.

Per seguire i dibattiti online è possibile registrarsi a questo link.

L’Ufficio per i Diritti Umani dell’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) di Ginevra, e il VIDES Internazionale hanno anche presentato un progetto incentrato sull’”Empowerment dei giovani attraverso i diritti umani: Un appello per una partecipazione significativa dei giovani e un’integrazione sistematica”.

L’IIMA e il VIDES si impegnano a continuare a lavorare per l’empowerment dei giovani in tutto il mondo, non solo segnalando le lacune di tutela esistenti nell’attuazione dei diritti umani nei confronti dei giovani, ma anche valorizzando il ruolo fondamentale dei giovani nella promozione dei diritti umani per la società in generale. Di conseguenza, entrambe le ONG hanno richiamato l’attenzione del Consiglio per i diritti umani e di altri organismi delle Nazioni Unite che si occupano di diritti umani sulla situazione specifica dei giovani, al fine di garantire che i loro diritti siano messi al primo posto nella lista delle priorità.

Tra i principali ostacoli a una partecipazione efficace, attiva e significativa dei giovani, anche nei processi decisionali sui cambiamenti climatici e sull’ambiente in generale, IIMA e VIDES hanno evidenziato la mancanza di motivazione dei giovani a impegnarsi in azioni globali a causa della sfiducia nelle istituzioni politiche pubbliche e nelle autorità locali.

Per affrontare in modo adeguato queste sfide e liberare il potenziale dei giovani come difensori dei diritti umani e promotori del bene comune, l’IIMA e il VIDES chiedono agli Stati membri di:

  • Garantire una partecipazione effettiva e trasformativa dei giovani ai processi decisionali;
  • Integrare sistematicamente i diritti dei giovani nei meccanismi esistenti delle Nazioni Unite per i diritti umani, in particolare l’Esame Periodico Universale (UPR) e gli Organi dei Trattati. Impegno completo.

Inoltre, nel contesto dell’evento di alto livello, l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani organizza il Dialogo con i giovani su Human Rights 75 che si terrà l’11 dicembre 2023 dalle 15:00 alle 18:00 CET nella Sala XVII del Palazzo delle Nazioni a Ginevra, in Svizzera.

La Superiora generale dell’Istituto FMA, Madre Chiara Cazzuola, nella Circolare n°1033, sottolinea che essere “Onesti cittadini” oggi vuol dire sentirsi cittadini del mondo, ospiti di un pianeta che ci accoglie e con cui siamo in relazione. E ricorda che “come Figlie di Maria Ausiliatrice presenti nei cinque Continenti abbiamo in mano lo strumento più potente ed efficace, quello dell’educazione: i giovani, abbiamo visto, e lo vediamo quotidianamente, sono i più sensibili. Con i giovani possiamo educarci a un cammino di ecologia integrale, e con loro arrivare a parlare ai governi e ai grandi della terra“.

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