Roma (Italia). L’8 febbraio 2022, nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita – suora del Sudan che da bambina fu vittima della tratta e, canonizzata nel 2000, è diventata simbolo universale dell’impegno contro la schiavitù –  si celebra l’ottava Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone.

“La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone” è il tema al centro della Giornata, voluta da Papa Francesco che, nel 2015, ha incoraggiato le Unioni Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG e USG) a promuoverla.

Il tema è in continuità con l’anno precedente – Economia senza tratta di persone – in cui si è iniziata la riflessione sulla connessione tra economia e tratta di persone. L’edizione 2022 propone di mettere al centro le donne, maggiormente colpite dalla tratta, che allo stesso tempo hanno un ruolo fondamentale nel  processo di trasformazione dell’economia di sfruttamento in un’economia della cura.

Secondo il Piano Strategico 2022–2025 delle Nazioni Unite (UN-Women), continuano ad essere significative le disuguaglianze registrate negli ambiti più importanti della vita sociale: salute, lavoro, educazione, politica. Il  tasso di partecipazione – tra i 25-54 anni – alla forza lavoro è pari al 90% per gli uomini e poco meno dei due terzi per le donne. Il 30% delle giovani donne non studia, non lavora, non segue corsi di formazione.

Le condizioni di disparità e ingiustizia vissute dalle donne nelle società, diventano condizione di vulnerabilità che le espone al rischio di violenza, tratta e sfruttamento. Le donne e le bambine rappresentano infatti il 72% delle vittime della tratta. Inoltre, la pandemia ha incrementato ha favorito le occasioni e i meccanismi socioeconomici alla base di questa piaga, penalizzandole ulteriormente:

La pandemia ha aumentato il business della tratta, le condizioni di vulnerabilità per le persone più a rischio e le disuguaglianze tra uomini e donne. Noi donne, dunque, dobbiamo assumere un ruolo da protagoniste per promuovere un sistema economico nuovo, fondato sulla forza della cura. Con questa Giornata rifletteremo insieme per approfondire le cause della tratta ed individuare possibili cammini di liberazione. La violenza causata dallo sfruttamento può essere trasformata con gesti di cura e di solidarietà. Tutti siamo chiamati a custodire la dignità di ogni persona”, ha affermato suor Gabriella Bottani, comboniana, coordinatrice della Giornata e di Talitha Kum, la rete mondiale della vita consacrata impegnata contro la tratta.

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice fa parte della Rete Talitha Kum fin dalla sua nascita, nel 2009, e vi contribuisce partecipando alla Commissione Internazionale che coordina le reti regionali, attraverso l’interscambio di informazioni e l’approfondimento delle riflessioni. L’impegno educativo-pastorale dell’Istituto FMA si compie attraverso la cura, con presenze nelle Comunità Educanti di  tutti i continenti che svolgono prevenzione e accoglienza di bambine/i, giovani e donne vittime di tratta, e l’azione socio-economica, tramite iniziative di supporto e di promozione nei diversi contesti.

In vista della Giornata, diverse sono le veglie di preghiera e le iniziative per riflettere e sensibilizzare la gente su quella che, come ha sottolineato Papa Francesco all’Angelus del 6 febbraio 2022, è un “ferita profonda” riguardante l’intera comunità umana e davanti alla quale ha espresso il suo dolore, esortando “quanti ne hanno la responsabilità ad agire in modo deciso, per impedire sia lo sfruttamento sia le pratiche umilianti che affliggono in particolare le donne e le bambine”.

Al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha anche benedetto la statua di Santa Giuseppina Bakhita, “Let the oppressed go free”, realizzata dall’artista Timothy Schmaltz e dedicata alle vittime della tratta e a tutte le donne, particolarmente alle consacrate impegnate per la loro liberazione.

L’8 febbraio, dalle 9:00 alle 17:00 (CET), si svolgerà la  maratona online di preghiera e riflessione “La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone”. Seguendo i diversi fusi orari, la maratona prenderà il via dall’Oceania, Asia e Medio Oriente, per poi passare in Africa, Europa, Sud America e concludersi con il Nord America. Sarà trasmessa in diretta streaming in cinque lingue (francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo) sul sito della Giornata www.preghieracontrotratta.org  

Sul sito si possono trovare il programma della maratona di preghiera, la preghiera di Papa Francesco, la Veglia di Preghiera 2022, i PDF con gli approfondimenti sul tema e alcune video-testimonianze.

Gli organizzatori inoltre invitano, l’8 febbraio tra le 13:30 e le 14:30 CET, a dedicare un tweet alla Giornata usando l’hashtag ufficiale dell’evento #PrayAgainstTrafficking.

1 COMMENTO

  1. Estoy de acuerdo que nos comprometamos, para Acompañar a mujeres, niñas y niños.
    Que son maltratados desde distintos angulos. Familiar, social, educativo y institucional.

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