Città del Vaticano. Dal 3 luglio al 4 agosto 2023, due Figlie di Maria Ausiliatrice studenti di Spiritualità salesiana a Roma, Casa Madre Ersilia Canta (RMC) – suor April Diane Hoffman, dell’ispettoria San Giuseppe (SEC) e suor Beatriz Odete Chilombo Quintas, della Visitatoria Regina della Pace (ANG) – sono state impegnate nell’Estate Ragazzi in Vaticano, insieme a 35 animatori e animatrici e a tre Salesiani di Don Bosco, in collaborazione con la società “Play It”, e l’agenzia di animazione “Tutto in una Festa”.

“Bee heroes – squadre di eroi” era il tema di quest’anno – un gioco di parole che richiama il mondo delle api, per diventare eroi quotidiani della fraternità – con la partecipazione di 250 ragazzi/e, divisi in 3 gruppi in base alle fasce di età (dai 5 ai 7 anni, dagli 8 ai 10 e dagli 11 ai 13), svoltasi nell’Aula Paolo VI e all’aperto, dietro ai Musei Vaticani.

Terminata l’esperienza, suor April e suor Beatriz raccontano come l’hanno vissuta:

“‘È la Comunità che invia’ (cf. Cost. 64) … È un’espressione che abbiamo sentito spesso nel contesto salesiano, e quest’estate abbiamo approfondito ciò che significa essere inviate in missione per i giovani in rappresentanza della Comunità. Per il periodo estivo alle FMA della nostra Comunità sono stati assegnati incarichi di apostolato in tutte le Ispettorie italiane. Noi siamo state felici di accettare la proposta a rimanere in Comunità e a ‘fare la spola’ per l’Estate Ragazzi in Vaticano per cinque settimane.

Il campo estivo, coordinata da don Franco Fontana, è alla sua quarta edizione ed è stato avviato dalla Comunità SDB per offrire un’esperienza di oratorio estivo ai figli dei dipendenti del Vaticano. Il tema di quest’anno, Bee Heroes, si basa sull’Enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco e sviluppa l’idea che per essere eroi e per essere veramente umani dobbiamo riconoscere che Dio ci ha creati tutti uguali e ci chiama a vivere insieme come fratelli e sorelle (cf. FT 5).

Seguendo questo tema, ogni settimana abbiamo presentato ai ragazzi alcuni veri eroi: i nostri Santi Salesiani! Abbiamo anche avuto la fortuna di ricevere la visita di alcuni nostri eroi viventi: Papa Francesco, suor Maria del Carmen Canales, Superiora della Visitatoria Madre della Chiesa (RMC) e il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernandez Artime!

È stata un’esperienza unica per tanti aspetti. Ci si incontrava nell’enorme Aula Paolo VI, trasformata per ospitare case gonfiabili, porte da calcio, canestri da basket, reti da tennis, tavoli da ping-pong e mattoncini Lego giganti, nello stesso spazio in cui migliaia di fedeli si riuniscono per le udienze con il Papa.

Ogni giorno abbiamo mantenuto il senso di meraviglia mentre passavamo davanti alla Basilica di San Pietro, guardavamo i bambini salutati dalle guardie svizzere, cercavamo di superare il mare di turisti per unirci ai partecipanti al campo mentre andavamo in piscina, visitavamo parti dei Musei e dei Giardini Vaticani, ascoltavamo le interviste ai nostri giovani attraverso la radio e i media e condividevamo la vita come una Comunità Educante.

Un altro aspetto fondamentale per la costruzione della Comunità e del lavoro per il bene comune era sviluppato attraverso le parole chiave quotidiane introdotte durante i momenti di preghiera mattutini e declinate nelle attività formative pomeridiane. Noi stessi cercavamo di testimoniare questi atteggiamenti e virtù nella collaborazione reciproca.

Eravamo una squadra di 6 Salesiani/e: don Franco Fontana, don Benny Joseph, Avil Correa, Adriano Sitongua e noi due FMA. Abbiamo costruito un buon rapporto con i nostri collaboratori laici e con i giovani animatori, alcuni dei quali lavoravano per la prima volta con noi, ma erano molto aperti e curiosi.

È stato bello rispondere alle domande sulla nostra vocazione religiosa, condividere il Sistema Preventivo Salesiano come metodo per rispondere alle necessità dei giovani e testimoniare la forza trasformante del nostro Carisma all’opera. La testimonianza viene così rafforzata dalla presenza di più membri della Famiglia Salesiana e permette ai quasi 300 giovani che abbiamo la fortuna di incontrare di sperimentare una dimensione più ampia del nostro spirito di famiglia.

Il sostegno da parte della nostra Comunità che ci ha inviato in questa missione è davvero ciò che ci ha supportato: il rimanere unite a loro nel Cuore di Gesù attraverso la preghiera e l’offerta quotidiana, l’incoraggiamento e interesse per le attività e per i giovani che eravamo chiamate a servire, la disponibilità a cercare e preparare materiali per i partecipanti e l’apertura a invitare nella nostra Comunità alcuni dei/delle giovani animatori e animatrici per la preghiera e la cena.

Ringraziamo Dio e la Famiglia Salesiana per questa incredibile opportunità di sperimentare veramente l’invio per i giovani nello spirito del da mihi animas”.

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