Roma (Italia). L’11 dicembre 2021, a Roma presso Villa EUR, si è svolto il Convegno Nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) sul tema “Verso una nuova proposta culturale”, nel contesto dell’incontro annuale dell’Associazione, svoltosi il 10 e 11 dicembre, in cui erano presenti la Giunta e il Consiglio Nazionale, i Presidenti Regionali, i Consiglieri emeriti e le Referenti regionali Figlie di Maria Ausiliatrice.

La finalità del Convegno era di dare avvio al percorso di rilettura – che sarà portato avanti da una Commissione costituita da Presidenti, Referenti FMA, giovani e alleducatori – della proposta culturale PGS dalle origini ad oggi, quale scelta carismatica per orientare le azioni future alla luce dei mutamenti socio-culturali, per essere significativi sul territorio.

“Sentiamo forte la necessità di rivedere la proposta culturale delle Polisportive Giovanili Salesiane. Non faremo altro che andare a rivedere con gli occhi dell’oggi le scelte fondamentali contenute all’interno del nostro Statuto. È bello che un’Associazione come la nostra si rimetta in discussione tenendo al centro lo stile, l’identità”, ha detto l’Avvocato Ciro Bisogno, Presidente Nazionale PGS, in apertura del Convegno.

Nei saluti ai partecipanti, suor Francesca Scibetta, Referente Nazionale FMA, ha ricordato gli obiettivi della PGS, “raggiungere il cuore dei ragazzi e dei giovani attraverso lo sport, per aiutarli nella crescita integrale nello stile che ci ha insegnato don Bosco” con scelte chiare: la scelta dei giovani, dell’educazione, dello sport, del contesto culturale, del volontariato, del territorio, la scelta associativa.

Suor Mara Tagliaferri, Presidente del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS) da poco in carica, nell’augurare un buon lavoro ha richiamato le finalità dell’Associazione presenti nello Statuto PGS e un pensiero di Don Juan Vecchi, 8° Successore di Don Bosco, riguardo allo sport: “È un’esperienza che offre l’opportunità di partecipare all’elaborazione della cultura e della vita del territorio, aiuta a crescere umanamente le singole persone. È un tema all’interno del quale è possibile far sorgere domande di senso e intessere rapporti”.

Il moderatore del Convegno, Dott. Luca Caruso, giornalista e portavoce della Fondazione Ratzinger, ricordando le parole di Papa Francesco alle Capitolari dell’Istituto FMA, che invitava a considerare il tempo presente come kairós – un tempo favorevole per lasciarsi interrogare – ha presentato i relatori e introdotto suor Lucia Piva, Referente Regionale FMA Veneto e Friuli Venezia Giulia, presenza storica nell’Associazione, che ha condotto i partecipanti a ripercorrere il percorso della proposta culturale e formativa nel corso di 50 anni di cammino delle PGS.

Suor Lucia ha sottolineato come l’Associazione nel corso degli anni si sia sempre lasciata interpellare dai cambiamenti culturali e dalle tematiche attuali del mondo giovanile, promuovendo Assemblee per ri-comprendere i valori e affrontare le nuove sfide.

“Educare attraverso lo sport, una scommessa ancora valida” è il titolo-affermazione dell’intervento della Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Chiara Cazzuola, che ha attinto all’esperienza personale di Delegata locale e ispettoriale FMA delle PGS nell’Ispettoria toscana. Facendo riferimento alle origini, all’intraprendenza dei Fondatori, alla loro capacità di cogliere i bisogni dei giovani  e all’aspetto ludico del Sistema Preventivo, la Madre ha parlato della forza educativa di un ambiente in cui potersi esprimere liberamente, caratterizzato dal clima di famiglia, in cui la persona, con le sue risorse e capacità, è al centro; dell’educazione alla corporeità e a un sano agonismo; dell’accompagnamento in un cammino di maturazione umana da parte di adulti allenatori-educatori che partecipano alla vita dei giovani, si interessano dei loro problemi, li ascoltano, insegnano le regole per la vita.

Inoltre, ha ricordato Madre Chiara, “per noi, Famiglia Salesiana, è importante che ci sia una Comunità Educante. (…) Questo essere ‘insieme’ per noi è una forza. I ragazzi ci sentono forti quando vedono un’azione convergente”, in cui si cerca l’obiettivo della loro crescita. Questa ricchezza carismatica dell’essere insieme, oggi particolarmente sembra carica di profezia, perché se vogliamo andare avanti dobbiamo camminare insieme, soprattutto nel campo dell’educazione”. La Madre ha concluso incoraggiando le PGS a guardare al futuro con fiducia e speranza, mettendo al centro i giovani e le loro passioni.

La Prof.ssa Isabella Cordisco, Docente di Sociologia presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, ha affrontato il tema: “La scelta dello sport in una società dinamica”. Sulla base di alcuni passaggi storico-sociologici, ha messo in luce come lo sport sia sempre più manifestazione di individualismo e di spettacolo, con l’esaltazione della prestazione, della competizione, del gioco estremo. “La relazione dice chi siamo”: a partire da un approccio relazionale, ha proposto all’assemblea riscoprire lo sport come fattore di riscoperta identitaria e bene pubblico carico di valori, che porta beneficio alla persona e alla società.

Nell’intervento “La scelta del volontariato espressione di una realtà associativa attenta ai bisogni del territorio” l’Avvocato Andrea Farina, Docente di Diritto e Legislazione presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, utilizzando la metafora del viaggio –  con un punto di partenza, una mappa e una meta – ha descritto il tempo attuale come un momento di discontinuità storica, in cui è necessario entrare dentro la complessità e fare rete con il territorio, senza perdere il carattere volontario dell’Associazione e promuovendo la coesione sociale. “Con il progetto culturale dovrete mettere a disposizione una mappa chiara, semplice e pratica che possa orientare l’Associazione sia a livello centrale che periferico o territoriale”, è stata la sua indicazione.

A conclusione del Convegno, il Presidente, Avv. Ciro Bisogno, ha ringraziato i relatori per i preziosi contributi alla riflessione, che aiutano a ridefinire la collocazione dell’Associazione nei tempi odierni, per continuare nella rielaborazione della proposta culturale.

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