Roma (Italia). Dal 24 al 29 agosto 2023 a Lusaka, in Zambia, presso la sede dell’Ispettoria Nostra Signora della Pace (AFM), si è tenuto il Seminario interambiti “Per un’animazione generativa” rivolto a Ispettrici, Consigliere, Econome, Segretarie ispettoriali, Figlie di Maria Ausiliatrice referenti di Ambiti delle nove Ispettorie di Africa e Madagascar, che costituiscono la Conferenza Interispettoriale CIAM.

Ad animare l’evento, il primo di nove organizzati per le Conferenze, erano presenti la Superiora generale dell’Istituto FMA, Madre Chiara Cazzuola, la Vicaria generale, suor Maria del Rosario Garcia Ribas, le Consigliere di Ambito – suor Nilza Fatíma de Moraes, suor Runita Borja, suor Ausilia De Siena, suor Leslie Sandigo, suor Ena Veralís Bolaños, suor Ruth del Pilar Mora – e la Consigliera Visitatrice suor Chantal Mukase.

Dopo l’arrivo di tutte le partecipanti, la giornata del 24 agosto è iniziata con la Celebrazione Eucaristica nella festa dell’apostolo Bartolomeo, con il rinnovo dei voti di cinque giovani FMA, alla presenza di Madre Chiara Cazzuola.

Nel pomeriggio, le partecipanti si sono riunite per la prima volta nella sala riservata al Seminario, per conoscere la piattaforma di condivisione della documentazione. Nonostante le difficoltà di connessione, i materiali condivisi hanno permesso alle sorelle di seguire le conferenze in diverse lingue.

Il Seminario si è aperto ufficialmente in serata, in un clima di gioia e fraternità. Suor Cécilia Montanya, Ispettrice dell’Ispettoria AFM, nel suo saluto ha ringraziato Madre Chiara e le sorelle del Consiglio Generale per aver scelto Lusaka per questo importante incontro. Suor Clarisse Mongyumba, Presidente della Conferenza CIAM, ha a sua volta ringraziato la Madre e le Consigliere e dato il benvenute a tutte le sorelle delle Ispettorie CIAM.

Nel suo intervento, Madre Chiara ha ringraziato le suore per la calorosa accoglienza sottolineando l’evento storico, in quanto era la prima volta che tutti i Consigli ispettoriali, le Coordinatrici e la maggioranza del Consiglio generale si riunivano. Ha inoltre parlato della natura speciale di questo incontro, che permette ai membri della CIAM di conoscersi meglio. “In un mondo che cambia, l’Istituto guarda all’Africa”, ha concluso.

La Vicaria generale ha dunque preso la parola, ringraziando a sua volta e ricordando gli obiettivi del seminario: assumere nell’animazione e governo un nuovo stile che genera vita e si prende cura; rafforzare lo spirito di famiglia; lavorare nella missione condivisa in sinergia, favorendo l’integrazione tra i vari Ambiti. Per concludere la serata, ogni Ispettoria si è presentata in modo creativo.

“Il servizio dell’autorità oggi: opportunità e sfide per la vita consacrata, la triplice missione di servire, animare e governare” è il tema  che ha aperto il Seminario, il 25 agosto.  Tramite videoconferenza, suor Maria Ko, biblista e Docente presso la Pontificia Facoltà Auxilium ha guidato la Lectio divina sul brano degli Atti degli Apostoli 1,8: “Avrete la forza dello Spirito Santo e mi sarete testimoni… fino agli estremi confini della terra”.

Dopo l’incontro con la Parola di Dio, le partecipanti hanno ascoltato la Madre che ha illustrato le ragioni del Seminario: “In questo momento parlare dell’autorità generativa di vita è importante e necessario. Perché un Seminario per Conferenze interispettoriali? Siamo convinte che l’autorità sia una missione da compiere, non un potere, non un dominio”. Per animare e governare in un mondo che cambia, ha proseguito la Madre, è necessario riscoprire il senso profondo della vita consacrata: “la vita consacrata in generale si interroga da anni sui modelli e sull’esercizio di un’autorità aperta al cambiamento, alla speranza e alla rigenerazione. Il Salmo 26 – «Il tuo volto, Signore, io cerco» – ci offre una prospettiva teologica e antropologica di riflessione. La vita consacrata, pellegrina alla ricerca del senso della vita, cerca il volto del Signore. Lui è tutto! Noi lo cerchiamo, ma in realtà è Dio che cerca noi”.

Madre Chiara ha poi ricordato i fondamenti dell’autorità, un’autorità generativa che deve basarsi sull’umiltà, sul servizio motivato e sull’ascolto. Nell’ottica di generare vita, ha ricordato i fondamenti carismatici dell’autorità in relazione ai Santi Fondatori, Don Bosco e Madre Mazzarello.

È seguita la video-conferenza di Don Pascual Chavez, Rettor Maggiore emerito della Congregazione Salesiana sul tema “Il servizio dell’autorità oggi. Opportunità e sfide per la vita consacrata”. Entrambi i relatori – Madre Chiara e Don Pascual – hanno sottolineato l’importanza dell’autorità al servizio della crescita delle sorelle e delle comunità, con l’unico obiettivo di cercare il Signore.

Le giornate si sono svolte in un clima sereno di riflessione personale, lavori di gruppo, momenti  assembleari e laboratori, con una dinamica inclusiva che ha permesso a tutte di dare il proprio contributo e di lasciarsi interpellare dalle proposte di conversione da attuare.

La Lectio Divina di suor Maria Ko ha accompagnato ogni giorno l’assemblea a lasciarsi interpellare dalla Parola e a meditare sul processo di discernimento degli Apostoli nelle varie situazioni di conflitto. Nelle sue meditazioni, ha ricordato alle partecipanti la centralità della vita, l’importanza di fidarsi dello Spirito Santo e di imparare dalla leadership generativa degli Apostoli, oltre agli aspetti carismatici da vivere nella quotidianità.

I diversi relatori – Madre Chiara Cazzuola, Don Pascual Chavez, suor Nathalie Becquart, Sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi, Bernardo Toro, Responsabile della Fondazione AVINA, Padre Jonas John Phiri, Coordinatore nazionale di Bibbia e Liturgia, della Diocesi di Lusaka –  hanno dato una visione globale sull’esercizio generativo dell’autorità, sulla generatività in un contesto complesso che richiede la costruzione di una qualità di relazioni non solo interpersonale, ma anche con la natura, la “casa comune”. Un cambio di mentalità che richiede una conversione personale e comunitaria, nel prendersi cura di se stessi e degli altri, in particolare di coloro che soffrono e sono esclusi. Si tratta di una chiamata a vivere le Beatitudini e la compassione attiva nella vita ordinaria. In questa prospettiva, il tema della sinodalità è stato affrontato in tutti i suoi aspetti.

Nel corso del Seminario è stato dedicato anche un tempo alla riflessione per Ambiti. Le Consigliere per la Pastorale, la Formazione, l’Amministrazione e la Comunicazione si sono incontrate con le Coordinatrici per un momento di formazione e di condivisione.

Agli interventi si sono succeduti i “laboratori generativi” in cui le partecipanti hanno condiviso ciò che le ha maggiormente toccate e stimolate. Dopo questi incontri, ogni gruppo ha formulato una beatitudine. La sintesi delle nove beatitudini è stata proclamata a turno dalle Ispettrici durante l’Eucaristia conclusiva come impegno a vivere la compassione attiva nel corso della vita ordinaria.

Le Buonenotti, le ricreazioni serali e la preghiera hanno rafforzato i legami di comunione nella fede e nella fraternità.

Ogni Ispettoria ha avuto inoltre l’opportunità di riunirsi nuovamente per valutare le modalità con cui gestisce le proprie attività. Le sintesi sono state presentate in assemblea. Di tutte le proposte, è stata scelta quella di “Mettere in atto una dinamica che permetta di condividere le risorse in base alle esigenze specifiche di ogni Ispettoria”, in modo che tutte le Ispettorie della CIAM crescano insieme in vista della missione educativa per i giovani. Si è inoltre proposta la creazione di una Commissione per la catechesi a livello di Conferenza, visto il cambiamento culturale delle società africane, la presenza diffusa del terrorismo e la proliferazione di sette che stanno allontanando molti giovani dalla vita cristiana.

La Celebrazione Eucaristica finale, il 29 agosto, presieduta da Mons. Cément Mulenga Kabwe, SDB, Vescovo di Kabwe, e concelebrata da altri tre sacerdoti salesiani, si è svolta in un clima di festa e di ringraziamento per l’esperienza vissuta. Il Seminario è stato per le partecipanti una scuola di vita e una verifica del modo di vivere l’autorità, di animare e di governare nel contesto africano inserito nel mondo globale con le sue sfide.

Foto: FlickrFMA

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