Roma (Italia). Il 28 luglio 2022 il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, Padre e Centro d’Unità della Famiglia Salesiana, dopo una fase di consultazione e discernimento con i Responsabili della Famiglia Salesiana, i membri del Consiglio Generale e altri esperti, ha reso noti il tema e le linee guida della Strenna per l’anno 2023:

“COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”

Il Rettor Maggiore specifica, come primo aspetto, la duplice natura dei destinatari della Strenna: bambini, adolescenti e giovani di tutte le presenze della Famiglia di Don Bosco nel mondo e, contemporaneamente, tutti i Gruppi della Famiglia Salesiana, con la finalità di scoprire o riscoprire la dimensione laicale e la complementarità dei Gruppi, chiamati insieme e a essere “lievito nella pasta del pane dell’umanità”.

L’immagine evocativa del lievito nella pasta di pane è presa dalla parabola del Vangelo di Luca, “una parabola di grande saggezza evangelica, pedagogica e attualità educativa, che esprime la natura del Regno di Dio che Gesù ha vissuto ed insegnato”:

Gesù disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Lc 13,20-21).

Il lievito, spiega il Rettor Maggiore, è un ingrediente usato in piccolissima quantità, che però si distingue per esserel’unico ingrediente vivo e, poiché è vivo, ha la capacità di influenzare, condizionare e trasformare l’intera pasta”.

La metafora fa riferimento alla missione e all’impegno di ciascuno/a, in relazione alla grande Famiglia Umana in cui la Famiglia Salesiana è inserita:

“Ogni persona è chiamata – in questo mondo – a scoprire il significato della propria esistenza, che è proprio quello di vivere in uno stile di vita salutare e fraterno all’interno della Famiglia Umana. La parabola del lievito e questa proposta di Strenna ci spingono, poi, a entrare nel mondo delle grandi sfide attraverso la dinamica del tempo e della storia umana”.

“La costruzione della Famiglia Umana è una responsabilità e un impegno di tutti noi”, sottolinea ancora Don Ángel. Giustizia e dignità per gli ultimi e gli scartati, verità, pace e fraternità, cura della casa comune, bisogno di Dio, sono solo alcuni dei bisogni che ne individua, traendoli dai testi del Ministero di Papa Francesco.

Il riferimento salesiano è ‘la ricetta di santità’, “proposta da Don Bosco ai suoi giovani, in particolare a Domenico Savio (la sera del 24 giugno 1855) e contiene: allegria, il fare i doveri e il far del bene. Tutto un programma che indica come essere lievito nel piccolo spazio dove Dio ci ha piantato”.

La complementarità delle vocazioni nella Famiglia di Don Bosco, con l’impegno e la corresponsabilità di tutti e di ciascuno/a, sono secondo lui fondamentali, per essere davvero efficaci nella missione a favore dell’educazione dei giovani:

L’essere UNITI come famiglia salesiana, e insieme sempre con tanti laici delle presenze del mondo nella missione e nella formazione diventa una esigenza ineludibile di missione, se non si vuole rimanere irrilevanti”.

Con grande senso di gratitudine, Don Ángel porta inoltre all’attenzione la tradizione di santità che ha dato tanti frutti al grande albero della Famiglia Salesiana, “giovani, laici, martiri, persone che hanno colmato loro vita con il lievito dell’amore, amore che si dona fino in fondo, fedele a Gesù Cristo e al suo Vangelo”. Zeferino Namuncurá e Laura Vicuña, Alberto Marvelli, Domenico Savio, Alessandrina da Costa, Attilio Giordani, i giovani martiri di Poznam, il giovane Bashir del Pakistan e l’indio Boi-Bororo Simao, la benefattrice Dorotea Chopitea, la mamma di Don Bosco, Mamma Margherita e Artemide Zatti, ormai prossimo alla canonizzazione, sono gli esempi proposti.

La Presentazione del tema della Strenna si conclude con l’invito del Rettor Maggiore a tutta la Famiglia di Don Bosco e in modo particolare ai laici e alle laiche e tanti altri di questo vasto movimento salesiano “a rispondere in modo creativo, collaborativo e concreto, in tutto il possibile, a questa umile proposta della Strenna 2023 per essere veramente questo lievito simile a quello predicato nel Vangelo di Gesù nostro Signore”.

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