Lisbona (Portogallo). Il 2 agosto 2023, durante le giornate dell’incontro mondiale della gioventù di Lisbona, si è svolto il SYM Day, il ritrovo dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano provenienti da tutto il mondo, intorno al Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, e alla Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola.

Con il tema “COME, LIVE, PROCLAIM” (Vieni, Vivi, Annuncia), il SYM Day aveva l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla multiculturalità del carisma di Don Bosco e di vivere insieme in un giorno di festa nello stile oratoriano, la spiritualità del Carisma con cui si identificano.

La Giornata è cominciata a Lisbona nella Casa dei Salesiani di Don Bosco con il Forum MGS, l’appuntamento per 150 giovani rappresentanti le diverse realtà MGS, provenienti da 51 Paesi.

Dopo la preghiera, il saluto dei Consiglieri Mondiali per la Pastorale Giovanile, suor Runita Borja e don Miguel Ángel García Morcuende, e un video di innesco sulla condizione giovanile – a partire dal tema della Giornata Mondiale della Gioventù, “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39) – i presentatori Sílvio Monteiro e Beatriz Domingos hanno inviato i partecipanti ai lavori di gruppo per aree linguistiche: portoghese, spagnolo, inglese e italiano.

La consegna consisteva nel confrontarsi per individuare un importate tema o sfida mondiale su cui il MGS può dare un contributo significativo e visibile, e per suggerire linee concrete di azione da portare avanti nei contesti.

Al rientro dai lavori di gruppo, i/le giovani hanno potuto incontrare e dialogare con la Madre e il Rettor Maggiore, che si sono resi disponibili per rispondere alle domande.

“La Chiesa vorrebbe soprattutto la presenza dei giovani, vorrebbe essere per loro quella casa che don Bosco offriva. Però i giovani non vogliono frequentare la Chiesa. Ogni giorno mi rendo conto della distanza e del disinteresse di molti di loro nel cercare Gesù Cristo come Senso della loro vita”. Sono le parole di Marynna, dal Brasile, che ha chiesto consiglio al Rettor Maggiore su come agire verso l’allontanamento dei giovani dalla Chiesa.

“La strada è andare ad incontrare i giovani. Questo ci permette di essere loro veramente vicini”, ha risposto Don Ángel, suggerendo la via della vicinanza e dell’accompagnamento anziché del proselitismo: “Questo vi rende veramente liberi. Solo Dio sa quanto incontrarsi con i giovani. Andiamo al ritmo della persona che chiede di fare un cammino”.

È stata poi la volta di Fabio, educatore di Torino, che a Madre Chiara ha chiesto come vivere con autenticità e serenità, trovando nella fede e nel Carisma salesiano un sostegno e una risorsa e non ulteriori aspettative da colmare, che aumentano l’ansia da prestazione.

“Fare bene il nostro dovere senza caricarsi di ansie inutili”, ha detto la Madre, consigliando di decentrarsi da sé – “Gli altri devono prenderci per quello che siamo, con i nostri pregi e i limiti” – e ha invitato a un “pensare comunitario”, che aiuta a fare insieme senza sentirsi soli. Ha inoltre posto l’accento sull’importanza di sentirsi chiamati come animatori, sull’esempio di Domenico Savio, che la viveva come una vera e propria missione. La Madre ha concluso invitando a portare tutto a Dio nella preghiera: “Le nostre risposte le dobbiamo trovare nella semplicità del rapporto con il Signore e con gli altri”.

La preoccupazione riguardo alla gestione delle relazioni sui social e all’affettività è emersa dalla domanda di Karla, dal Messico, che al Rettor Maggiore ha chiesto come imparare ad amare e a costruire relazioni profonde e durature e come gli educatori possono aiutare a maturare nell’affettività e ad incontrare Gesù.

“Essere un cristiano convinto nel mondo di oggi è andare controcorrente” ha affermato il Rettor Maggiore portando l’esempio del salmone, la cui caratteristica è risalire le acque. E ha continuato dicendo: “Credo che si veda quando uno vive quello in cui crede”.

Riguardo alla dimensione affettiva, ha risposto che non è il consumo di esperienze che fa stare meglio e dà la felicità: “O stiamo lavorando dentro, oppure saremo parte di questo mondo che vive nella superficialità” e ha incoraggiato a compiere un cammino di autenticità: “Cara Karla, questo è il cammino. È un cammino che molti sentono ‘scaduto’, non al passo con i tempi, però non è così”.

Da parte sua, Madre Chiara ha invitato a cercare di recuperare i sentimenti per andare più in profondità nelle relazioni, magari tornando a scrivere lettere che esprimano più a fondo quello che si prova, recuperando questa capacità che, scrivendo tramite messaggi brevi o emoticon, sembra sempre più venire meno.

Inoltre, ha invitato i giovani a chiedere direttamente a Dio come migliorare le relazioni: “Tante volte non sappiamo metterci in ascolto, in silenzio, per capire qual è la volontà di Dio sulla nostra vita. So che questa non è una risposta esaustiva, perché l’autenticità nelle relazioni è una conquista, però in un ambiente salesiano siamo favoriti: viviamo uno spirito di famiglia, un modo di essere e di incontrarci che ci aiuta a sostenerci, a vivere insieme. Stare in mezzo, non solo fisicamente ma anche con il cuore. Camminare insieme, accompagnare vuol dire condividere la vita con le persone che ci sono affidate. Forse non potremo risolvere i problemi dei ragazzi, ma aiutarli dando loro gli strumenti”.

Nell’omelia della Santa Messa, parlando della sollecitudine di Maria nel mettersi in viaggio per servire la cugina Elisabetta, il Rettor Maggiore ha dato questo mandato ai giovani del MGS: “Carissimi giovani, la scelta è chiara, non dico facile: possiamo scegliere di vivere una vita cristiana autentica, come donazione, servizio, e vi darà tutta la felicità… Lì dove Dio vi chiama, ma con Lui, la felicità è garantita. Senza di Lui si cercano soltanto delle novità. E dobbiamo avere il coraggio di annunciarlo agli altri giovani”.

Nel pomeriggio, la Madre e il Rettor Maggiore erano gli ospiti d’onore al SYM Festival, nella Casa SDB di Estoril, che si è riempita di gruppi da tutto il mondo, nella gioia di ritrovarsi in festa. In diversi punti dei cortili della scuola salesiana si sono svolti giochi tradizionali e su un palco i giovani di diverse nazionalità hanno coinvolto gli altri con canti e balli tipici del loro Paese.

Un buon numero di giovani si è poi ritrovato nella Cappella per il Rosario Vocazionale, con la presenza dei Consiglieri generali per la Formazione, don Ivo Coelho, SDB e suor Nilza Fatima de Moraes, FMA, che ha ringraziato i giovani per la loro presenza orante in questo momento mariano: “La Madonna è stata sempre una presenza di consolazione, sostegno e guida nella vita dei nostri fondatori, Don Bosco e Madre Mazzarello. Maria Ausiliatrice è una madre amorevole, un esempio di fede, disponibilità e servizio. Lei cammina con noi!”.

La Banda Filarmonica di Poiares ha poi accompagnato a suon di musica la Madre e il Rettor Maggiore, insieme alle migliaia di giovani, verso il grande palco per lo spettacolo centrale del pomeriggio, dove i giovani del Movimento Giovanile Salesiano hanno emozionato con un’artistica e pregevole rappresentazione del Sogno dei 9 anni seguita, nel momento finale della Veglia, dopo la cena, da un’attualizzazione del sogno delle due colonne.

Il momento culmine della serata è stato l’ingresso di Gesù Eucarestia, portato in processione, con un grande ostensorio, dal Consigliere per la Pastorale Giovanile don Miguel Ángel García Morcuende. Dopo il silenzio denso di preghiera di adorazione dei giovani, le parole di commento al Vangelo del Consigliere e le preghiere di intercessione, il Rettor Maggiore e la Madre sono saliti sul palco per la Buonanotte.

Madre Chiara, parlando dell’importanza della presenza di Maria nella vita di Don Bosco e di Madre Mazzarello, ha augurato ai/alle giovani di incontrare, in questi giorni di grazia della GMG,  “la presenza di Maria come Guida e Aiuto potente”, che è stata Maestra per Giovannino nelle scelte importanti per il futuro della sua vita e della sua missione. “Lasciatevi, lasciamoci guidare da Maria, in questi giorni, perché ci aiuti ad essere in ascolto della voce dello Spirito Santo: che cosa vorrà da ciascuno? Cosa ci chiede?”, ha concluso. (testo integrale)

Richiamando l’esperienza  della GMG – non come vacanza come pellegrinaggio alla ricerca di Gesù in risposta all’invito di Papa Francesco – Don Ángel ha assicurato ai giovani: “che non rimarrete delusi da questa esperienza della GMG; posso assicurarvi che sentirete, quando ci saluteremo alla fine di questi giorni, e dopo ancora più intensamente, che tutto è valso la pena e che, in un certo senso, non siete più gli stessi di prima, perché porterete così tanto nella memoria del vostro cuore; posso assicurarvi che, come Maria, tutto quello che farete per vivere da giovani discepoli e missionari cristiani – a volte in ricerca e senza tutte le certezze, come vi ho già detto – vi riempirà di felicità; sono sicuro che per il resto della vostra vita ricorderete quello che avete vissuto alla GMG, e posso assicurarvi, come diceva Don Bosco ai suoi ragazzi, che Gesù non vi deluderà mai, anzi”.

Il SYM DAY si è concluso con un’esplosione di musica e gioia salesiana, mentre i giovani delle diverse realtà MGS, con il cuore contento e sventolando le bandiere dei Paesi del mondo, hanno lasciato i cortili di Estoril per proseguire il cammino verso il tanto atteso incontro con il Papa.

Foto: Flickr FMA

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