Roma (Italia). L’8 marzo 2021, in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna, ricorre l’anniversario della nascita al cielo della Serva di Dio Madre Rosetta Marchese (1922-1984), Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice che, nell’arco della sua vita, ha suscitato e accompagnato processi di cambiamento nell’ambiente in cui viveva e operava con fede, sapienza e passione educativa.

A Caltagirone in Sicilia, da giovane Direttrice – aveva 36 anni – aprì la Comunità delle FMA alle sfide del tempo, le incoraggiò a una vita fraterna più autentica e le coinvolse in una più forte esperienza di Chiesa con un Corso catechistico diocesano, realizzato con le allieve dell’Istituto Magistrale e sotto la guida e l’incoraggiamento del Vescovo Mons. Francesco Fasola (Servo di Dio e padre spirituale di Madre Rosetta). A questo si aggiungeva la formazione dei laici nella Famiglia Salesiana, che a quei tempi era ancora in uno stato embrionale, e i primi passi di accompagnamento del nascente Istituto delle Volontarie di Don Bosco (VDB) in terra sicula.

Dopo soli tre anni, fu chiamata a Roma, dove poté vibrare e far vibrare dell’esperienza singolare del Concilio Vaticano II. Da questo osservatorio privilegiato, contribuì con creatività a far entrare nella Comunità Educante una ventata di aria fresca, di ecclesialità genuina. Invitava alcuni Padri Conciliari, particolarmente quelli dell’Est Europa, a raccontare alle suore e alle ragazze della scuola e dell’oratorio la sofferta fedeltà al Vangelo, vissuta in contesti attraversati dall’ateismo e dal comunismo.

In quel periodo, organizzò anche un pellegrinaggio al Vaticano, perché le ragazze della scuola e altre giovani potessero partecipare a una Messa presieduta dal Papa. Riuscì a convocare ben 2000 giovani delle case FMA di Roma. Si racconta che permise alle ragazze di posare in fotografia con i Padri Conciliari, mentre uscivano dall’Aula conciliare e passavano in Piazza San Pietro, allo scopo di rendere le figure di quei Pastori più familiari e vicine.

Con creatività, invitava le alunne della scuola a impegnarsi in atti di amore e in piccoli sacrifici e a mettere per ognuno un chicco di frumento, come segno dell’impegno offerto per il Concilio. I vari chicchi, trasformati in farina, vennero poi usati per le Ostie da offrire ai Vescovi e ai Cardinali per la Celebrazione Eucaristica.

Con vera passione apostolica ed ecclesiale promosse, insieme alle suore della Comunità, la Scuola per catechiste, per formare le ragazze più grandi ad essere evangelizzatrici tra i bimbi poveri delle parrocchie periferiche di Roma. Madre Rosetta favoriva la collaborazione dei laici e dava fiducia alle ragazze, credendo nelle loro potenzialità di bene. Le FMA raggiunsero, così, 30 parrocchie e quasi 4000 bambini.

Chiamata poi dall’obbedienza a Lecco, in Lombardia, si impegnò nel Centenario della fondazione dell’Istituto (1972), suscitando energie nuove nell’amore al Carisma, ai Fondatori, alla missione educativa, alla collaborazione nella Chiesa locale, in comunione con altre Congregazioni religiose.

Nel 1981, accompagnò con cuore di madre l’Istituto a celebrare il Centenario della morte di Santa Maria D. Mazzarello, incoraggiando cammini di conversione e di rinnovamento, scaturiti dalla conoscenza più profonda della Confondatrice e anche dalla grazia della consegna ad ogni FMA delle Costituzioni rinnovate. La sua stessa malattia e la morte si trasformarono in fonte di nuova fedeltà e impegno di santità tra le figlie sparse nel mondo.

Sono questi alcuni dei germogli di vita nuova che Madre Rosetta ha saputo sostenere, accompagnare e far crescere. Con lungimiranza, discernimento e con uno sguardo pieno di speranza (cfr Circ. 1005) ha saputo leggere le sfide, le opportunità inedite del tempo e, con il fascino del dono di sé, ancora oggi suscita nuovi dinamismi di bene, semi di vita e di santità.

Provvidenziale è la coincidenza della nascita al Cielo di Madre Rosetta Marchese con la Giornata Internazionale della Donna e con il mese dedicato a San Giuseppe, patrono dell’Istituto, che Papa Francesco, mediante la Lettera apostolica Patris corde, indica quale icona di tenerezza, del prendersi cura, di ascolto, di obbedienza, di accoglienza, di coraggio e protettore nei tempi difficili della nostra storia. Tutto è segno evidente di una FMA veramente generativa di vita, perché “Madre”.

5 COMMENTI

  1. Lindo, louvar a Deus neste Dia Internacional da Mulher, recordando a VIDA desta Mulher Consagrada, cheia de Luz e de Santidade! Serva de Deus, Ir. Rosetta Marchese,fma interceda a Deus por nós, pelas Mulheres Educadoras e por todas as meninas, jovens… Mulheres do mundo! GRATIDÃO!!!

  2. Me alegra tanto, saber lo que han colocado sobre la vida de nuestra querida Madre Rosetta a quien traeré por siempre en mi memoria y en mi corazón, porque como novicia he seguido de cerca su proceso de enfermedad, su entrega segundo a segundo, por siempre quedarán en mi memoria aquellas palabras que nos escribió en una circular que nos dirigió donde emotivamente nos puso:” vivo con la sangre de mis hijas…” la he aprendido a amar tanto que me alegrado tantisimo cuando por feliz coincidencia llegó por correo una tarjeta de saludo por mi profesión religiosa junto el día que anunciaron su fallecimiento. Por siempre quedará cada hecho sucedido en este día y lo abrigo como un legado para entregarlo a las generaciones, goce llendo a visitarla cuando tuve la oportunidad de ir a Italia en el viaje de peregrinacion… gracias, por siempre mi gratitud … intercede Madre querida por nuestro Instituto, por la fecundidad en nuestra misión como tú.
    Con inmsa gratitud, tu hija: Sor Marina Mejía

  3. Qué feliz coincidencia: el día internacional de la mujer en la fecha de nacimiento de nuestra muy amada Madre Rosetta Marchese! En ella esta reflejada la vitalidad, la riqueza, la creatividad y la audacia de la FMA “auxiliadora”. signo y expresión del amor de Dios en el estilo femenino mornesino. Bendícenos!

  4. Grazie, di questa notizia su questo nostro sito, l’accolgo con grata gioia.
    Sempre in questa data ho avuto presente Madre Rosetta. per fare memoria di lei il prossimo 8 marzo l’avrei presentata alle sorelle come donna consacrata che offre la sua vita con generosa dedizione. Tuttavia volentieri condividero’ i rilievi presentati con questo articolo sulla sua capacita’ generativa, perche’ alcuni di questi li ho colti in lei di persona durante il suo periodo di animazione come direttrice in Via Dalmazia e come Madre.
    Mi unisco a tutte le Sorelle nell’invocare il Signore per sua intercessione…

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