Taranto (Italia). Nella città dei due mari, a Taranto (Italia), il 14 e 15 aprile 2018, si è svolta l’Assemblea CGS “Vision2028” per festeggiare il 50° di attività culturale con i giovani partendo dal passato e immaginando il futuro.

L’Associazione Nazionale CGS è nata ufficialmente il 9 novembre 1967. Dopo vent’anni dall’incontro tenutosi a Lecce, è tornata in Puglia, come occasione di confronto con i territori e i circoli locali.

La visione è raccontata con le parole che nascono dall’ascolto della storia, della realtà e del carisma, coinvolgendo i soci presenti a interrogarsi sull’oggi dell’associazione per immaginare i prossimi dieci anni. Quali sono le nuove sfide che il CGS deve affrontare? Quali trasformazioni dobbiamo iniziare a pensare progettare/condividere?

Il percorso che durerà per l’intero anno porterà alla creazione di un manifesto della vision2028 capace di visualizzare nuovi percorsi e ispirare l’attività di ogni circolo locale.

Diversi sono stati i momenti di contatto con il territorio pugliese. Il primo c’è stato attraverso gli interventi di Luciano Schito di Apulia Film Commission che ha presentato le attività della Film Commission della Puglia e le opportunità per le associazioni di cultura cinematografica. A seguire la presentazione di “Sindrome” un film breve, scritto e diretto da Rina La Gioia. Un film prodotto da “La Misenscène Production”, con il sostegno di NUOVO IMAIE e la collaborazione del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo di Arezzo dal momento che la scena madre è stata girata a Monterchi (AR), nel Museo “Madonna del Parto”, opera sublime di Piero della Francesca, le altre scene tra Toscana, Lazio e Puglia.

Ecco uno stralcio di quanto la regista del film nella sua ampia conversazione in sala ha comunicato: “La visione di un’Opera d’Arte, a seguito di estremi compiacimenti, fra estetica e spiritualità, tipici delle sindromi di Stendhal e di Gerusalemme, potrebbe generare un filo di speranza ai fini della realizzazione di un sogno? Un film, viaggiando tra l’immaginario e la realtà, potrebbe sensibilizzarci all’Arte e condividere l’importanza della conoscenza del patrimonio artistico culturale del proprio paese? Sono le domande che mi pongo raccontando la storia, liberamente ispirata, di una donna che, raggiunto la soglia dei quarant’anni e stanca del vuoto che la circonda, decide di dare un senso alla propria vita: diventare madre”.

L’integrazione nasce a tavola, e la cena del sabato, a base di pescato fresco del mar piccolo e vino proveniente dalle terre liberate dalla mafia, ha mescolato accenti e fedi diverse in un ristorante unico nel suo genere: “Art.21”.

Un ristorante sociale, che come si intuisce dal nome, evoca l’articolo 21 della Costituzione italiana in difesa della libertà di pensiero e d’espressione. C’è stata la possibilità di conoscere questa piccola impresa nata da un sogno, e dall’esperienza dell’associazione di volontariato “Noi e Voi”, fondata 25 anni fa da don Francesco Mitidieri – da più di un decennio cappellano del penitenziario tarantino – e ora diventato realtà.

La mattinata della domenica ha visto i partecipanti impegnati in un dibattito con le voci storiche ed esperte dell’Associazione, dal tema “Vision” a partire dalle provocazioni offerte dalle parole venute dai giovani stessi presenti all’ultimo week end formativo a Roma, e che per noi sono identitarie: Formazione, Comunicazione, Apertura, Senso di Appartenenza, Flessibilità, Spirito di Servizio, Passione, Rete!

Un momento particolare è stato la bella presenza e collaborazione degli amici del TGS presentando la bella città di Taranto.

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