Roma (Italia). In questo tempo di sofferenza e ricco di riflessione, si celebra la Prima Giornata Internazionale delle Coscienze, un’iniziativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), stabilita il 25 luglio 2019, per promuovere pace, tolleranza, inclusione, comprensione e solidarietà.

La Giornata Internazionale delle Coscienze si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti umani in cui si legge: “tutti gli esseri umani (…) sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” (art 1).

La coscienza aiuta a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è essenziale e cosa è superfluo, ad agire con cura e amore. Nell’omelia a Santa Marta del 4 aprile 2020, Papa Francesco ha detto: «Preghiamo oggi perché il Signore dia a tutti una coscienza retta, una coscienza trasparente, che possa farsi vedere da Dio senza vergognarsi».

In sintonia con Associazioni e Movimenti educativi e del volontariato sociale, in particolare, in Italia, con Tavola della Pace, Scuole per la pace, Marcia Perugia-Assisi, Libera, Mani Tese ed altri, l’invito dell’ONU è un’opportunità per un impegno concreto, nel mezzo della pandemia Covid-19, per intraprendere un percorso che tenga desta la speranza, soprattutto per le giovani generazioni. In questi giorni sono tanti gli appelli a vivere con responsabilità, a prendersi il tempo per risvegliare le coscienze e riorganizzarsi, a cambiare stili di vita, a curare le relazioni ed assumere ciò che davvero conta nella vita e nella società.

Molte realtà educative e sociali nel mondo, si sono organizzate per trovare modalità per risvegliare e fare spazio alla coscienza e per vivere insieme eventi attraverso le Reti sociali e raccogliere riflessioni, interventi, musica, canzoni, poesie, messaggi di tutti coloro che desiderano collaborare al cambiamento per un mondo giusto e di pace.

La Giornata Internazionale delle Coscienze è in linea con il messaggio della Strenna 2020 “Buoni cristiani e onesti cittadini” che incoraggia la Famiglia Salesiana ad assumere con consapevolezza l’impegno socio-politico per essere cittadine e cittadini onesti poiché fedeli credenti. L’educare la coscienza secondo l’etica cristiana fondata sui valori evangelici porta ad una continua conversione personale e sociale e favorisce la costruzione di una società giusta e di pace.

 

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