Carrara (Italia). L’8 marzo 2024, Giornata internazionale della donna, al Ridotto del Teatro degli Animosi di Carrara, nella regione Toscana, si è svolta la consegna dei riconoscimento “Carrara celebra le sue donne”, l’omaggio che ogni anno il Comune conferisce alle donne che hanno saputo distinguersi in ambito artistico, scientifico, culturale, sociale e portare alto il nome della città, giunto alla 16a edizione.

Tra le donne premiate, le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Madonna del Cenacolo (ILS) dell’opera Cappelletto, gestita dalla Fondazione-Opera Pia “Istituto del Sacro Cuore” della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli con questa motivazione: “Per l’esempio di accoglienza e di disponibilità costantemente dimostrato nei confronti delle donne e dei bambini”.

 “Come ogni 8 marzo, anche quest’anno Carrara rende omaggio a donne che non solo si sono distinte nel lavoro, nelle arti, nel sociale, ma che nel farlo hanno anche contribuito alla crescita di tutta la nostra comunità – ha detto la sindaca Serena Arrighi – a tutte loro voglio fare i complimenti e un sentito ringraziamento a nome della città”. Anche la vice-sindaco e assessore alle Pari opportunità, Roberta Crudeli ha manifestato il suo apprezzamento per il contributo dato alla città da queste donne.

“È questa un’occasione importante non tanto per celebrare le donne che si sono distinte a vari livelli e in diversi campi – ha aggiunto ancora l’assessore alla Cultura, Gea Dazzi – quanto per raccontare storie che fanno bene al mondo femminile e non solo. Sono storie che possono essere d’esempio e stimolo per tutte le giovani donne”.

Per le Figlie di Maria Ausiliatrice, l’onorificenza è stata ritirata dalla Direttrice, suor Fiorella Mioda, che nel riceverla ha ricordato tutte le sorelle che l’hanno preceduta, che con il loro impegno hanno reso possibile questo riconoscimento e ha sottolineato:

“Prendendoci cura dei bambini, delle giovani donne e mamme che vivono situazioni di disagio sociale, è fondamentale accogliere le loro vite, le loro situazioni e mettersi a servizio senza condizioni. Porsi al loro fianco, accompagnarle, sostenerle, valorizzarle è un compito che non può essere portato avanti singolarmente o da un gruppetto di educatori. Occorre una comunità che insieme lavora perché ogni persona accolta possa realizzare il suo progetto di vita.

La comunità di Carrara, attraverso tante persone, famiglie, istituzioni e associazioni, in particolar modo l’associazione Ex-allieve delle FMA, è sempre stata e continua a essere vicina all’opera della Fondazione, ai bambini, alle giovani, alle suore. Con tanta benevolenza non ha mai fatto mancare il suo aiuto e il suo sostegno. Grande è la nostra gratitudine. Se si fa insieme, il bene diventa più grande”.

In una giornata tanto significativa, si tratta di un evento pregevole per la città, che ha riconosciuto l’eccellenza delle sue professioniste donne, particolarmente attive nei vari mondi di loro competenza, ed anche una bella pagina per la storia dell’Istituto FMA, impegnato da quasi cento anni nella città di Carrara – precisamente dal 1925 – nell’accoglienza di ragazze prima nell’internato, ora in Casa Famiglia, nell’accoglienza di situazioni di emergenza e nel doposcuola interculturale.

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