Lagos (Nigeria) Il 15 novembre 2019, la nuova comunità costituita da tre FMA ha fatto il suo ingresso ufficiale a Lagos, inaugurando la prima presenza delle FMA in Nigeria.

Si riporta l’intervista a suor Dieudonne Jean-Luis, haitiana, nell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Madre di Dio (AFO) dal 1998. Come tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice, lavora nella missione salesiana, nei Centri Professionali, con i bambini, nella Pastorale giovanile.

La prima presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Nigeria, a Lagos.  Quali sono stati i passi preparatori per realizzarla?

È una gioia per me, per l’Istituto FMA e per l’Ispettoria poter fondare una comunità in Nigeria per portare la Buona Notizia e diffondere il carisma salesiano.

Il desiderio di aprire una presenza in Nigeria, è un progetto che l’Istituto ha portato nel cuore per molto tempo e che oggi si sta realizzando. Per diversi anni, le suore hanno studiato il progetto, sollecitate dalla Madre Generale, suor Yvonne Reungoat, per le richieste ricevute dai Vescovi della Nigeria. Negli ultimi anni, abbiamo fatto diverse visite e incontri in questa terra nigeriana, per discernere la volontà di Dio, e per poter aprire questa missione, cercando il luogo adatto in cui collocare la comunità.

Essendo una nazione estremamente vasta e complessa, ci sono voluti piccoli passi per discernere. Quest’anno ho preso parte a quattro “missioni” in Nigeria durante le quali ho potuto incontrare l’Arcivescovo di Lagos, i nostri fratelli salesiani e i parroci di alcune parrocchie. Alla fine della quarta Missione, siamo stati in grado, con l’aiuto di diverse persone, di decidere di iniziare questa presenza a Lagos in attesa di definire il luogo in cui ci si stabilirà definitivamente.

La presenza sarà una presenza semplice, una piccola comunità di tre sorelle suor Teresa Fernandes dell’India, suor Justina Egbedike della Nigeria e io. La casa è in un quartiere vicino a una parrocchia per partecipare alle attività parrocchiali, per offrire il nostro servizio e continuare a cercare un luogo sicuro dove poter stabilirsi definitivamente.

Cosa farai a Lagos?

Il progetto prevede due fasi: la prima fase sarà una “semplice presenza” nel quartiere, nella parrocchia, tra le persone, in una casa come quella degli altri; si cercherà di scoprire, a poco a poco, i bisogni dei giovani e dei bambini della zona, di collaborare concretamente nella parrocchia, nei movimenti giovanili, offrendo anche un sostegno alle famiglie, nello spirito di famiglia e con la ricchezza del carisma salesiano.

La seconda fase, a lungo termine, sarà quella di trovare un terreno per costruire un’opera definitiva. Il tempo in cui staremo a Lagos ci permetterà, inoltre, di discernere quale tipo di lavoro educativo – pastorale mettere in atto per rispondere alle esigenze dei giovani.

L’Ispettrice, nella preghiera dell’invio ufficiale, presso la Casa ispettoriale, vi ha consegnato una statua di Maria Ausiliatrice. Quali sono i tuoi sentimenti?

Un senso di gioia, come anche Don Bosco e Madre Mazzarello avrebbero provato, e ho immaginato anche la gioia di Madre Yvonne – se fosse stata qui – nel vedere finalmente una nuova presenza in questa terra con una popolazione così giovane. Questi bambini sono stati lì per molto tempo ad aspettarci, a chiamarci e, saremo in grado di stare al loro fianco.

Sento soprattutto in me la Presenza materna di Maria e continuo ad andare avanti con Lei perché è “Lei che ha fatto tutto” – come diceva Don Bosco – ed è Lei che ci precede già per aprirci cammini e quindi noi non abbiamo paura.

Sento che Madre Mazzarello e Don Bosco sono già in questa terra e ci stanno chiamando. Ecco perché vado con grande gioia e fiducia.

Il tuo messaggio

Grazie a tutte le persone che ci hanno accompagnato finora, a tutti coloro che hanno condiviso le “missioni”. Grazie ai fratelli Salesiani che ci hanno accompagnato dall’inizio fino ad ora. Penso che le prime persone ad essere felici di vederci in Nigeria siano proprio i confratelli salesiani che hanno lavorato così duramente affinché il progetto diventasse realtà. Grazie all’Ispettrice suor Yolande Kikange e al Consiglio, a Madre Yvonne Reungoat, che ci ha stimolate e incoraggiate in modo da poter compiere questo grande passo. È una gioia anche per l’Istituto.

Intervista a cura di suor Pascaline Affognon, FMA.

FMA nuova presenza in Nigeria con Vescovo e salesiani

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