Assisi (Italia). Si è svolto ad Assisi il 24 e 25 gennaio 2020, presso l’Hotel Domus Pacis,  il Seminario Nazionale sull’Ospitalità Religiosa dal titolo: “Verso uno stile condiviso di ospitalità religiosa”, a cura dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Tremila strutture per oltre 200.000 posti letto: sono i numeri di questo settore che si rivolge ormai a un pubblico indistinto, offrendo la possibilità di un soggiorno per riscoprire valori e spiritualità, ma anche l’opportunità di un turismo fatto di esperienze e accoglienza.

Il seminario, rivolto in particolare ai gestori delle strutture, si è aperto con una relazione di don Gionatan De Marco, Direttore del suddetto Ufficio, a partire dalla citazione biblica dell’incontro di Abram con i tre ospiti sacri alle querce di Mamre (Gn 18, 1-10) che non sono “clienti”, ma uomini mandati da Dio. Da qui scaturisce e trova senso l’ospitalità conviviale delle strutture religiose, che trasformano il pellegrino, l’altro, da “estraneo” a “riconosciuto”, quale mediazione di Dio che varca la soglia delle nostre case. L’accoglienza è quindi un’esperienza profondamente divina e umana: ricorda quella ricevuta dalla propria madre nel grembo materno. Non è mai semplice ospitalità, ma è avvio di una rete di legami e di affetto.

Il seminario ha voluto rivalorizzare, nell’ottica ecclesiale dell’evangelizzazione, la Pastorale dell’Accoglienza e della Convivialità, che permette di avvicinare e di intercettare persone che, nella maggioranza dei casi, non si avvicinerebbero a realtà esplicitamente religiose.

Una missione che deve essere assunta da tutta la Comunità Educante, per cui è necessario elaborare un progetto educativo pastorale e vivere con coerenza i suoi obiettivi.

“Questa casa non è un albergo”: è lo slogan utilizzato dal Dott. Fabio Salandini, presidente del Centro Turistico Giovanile (CTG), per sottolineare come le comunità religiose debbano essere luoghi accoglienti e sereni nei quali si respira un clima famigliare. Il fatto di essere inseriti in “musei diffusi”, fatti delle bellezze della natura e dalla ricchezza artistica-culturale-religiosa che li circondano, sono un’altra opportunità privilegiata per raggiungere il bello, il vero e il buono che sostiene la ricerca di Dio.

La forte dimensione educativo-pastorale non deve essere, però separata, da una testimonianza trasparente di giustizia, onestà e legalità nella gestione delle varie case. Gli interventi di Mons. Roberto Malpelo, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Giuridici della CEI, del Dott. Mauro Salvatore, Economo Generale della CEI e di Padre Antonio Di Marcantonio, Presidente del Centro Nazionale Economi di Comunità (CNEC), hanno messo in risalto l’importanza della conoscenza e del rispetto accurato delle leggi, la gestione trasparente ed efficace e la necessità di operare le necessarie trasformazioni giuridico-amministrative, anche valutando le opportunità date dalla della nuova Legge delega 106/2016  per la Riforma del Terzo Settore.

Il seminario a cui, come Figlie di Maria Ausiliatrice coinvolte in attività di accoglienza e di turismo religioso-culturale-sociale, hanno partecipato suor Silvia Biglietti dell’Ispettoria Madonna del Cenacolo (ILS), suor Paola Cuccioli e suor Luigina Silvestrin, dell’Ispettoria Maria Ausiliatrice (IPI), si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nell’omelia il Vescovo, dopo aver parlato dell’accoglienza reciproca di San Paolo e di Dio, ha invitato l’assemblea a non abbassare la guardia evangelica nell’apostolato della convivialità.

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