Castelgandolfo (Italia). Si è svolto nella Casa di Spiritualità “Santa Rosa” a Castel Gandolfo (Italia), dall’1 al 3 novembre 2019, il primo Capitolo della Visitatoria “Maria Madre della Chiesa” (RMC), eretta nel 2017.

La convocazione è preparatoria al Capitolo Generale XXIV, che coinvolgerà tutto l’Istituto delle FMA a partire da settembre 2020. Il tema è stato: «Fate tutto quello che Egli vi dirà» (Gv 2,5). Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità.

Il brano evangelico che ispira la riflessione è quello delle Nozze di Cana, nel quale Maria, donna attenta e presente, va in aiuto alla situazione della mancanza del vino durante il banchetto nuziale. È questo l’atteggiamento che ogni Figlia di Maria Ausiliatrice e ogni membro della Famiglia Salesiana è chiamato ad assumere nella propria missione con e per i giovani. Come si legge nella Circolare n° 985 In Preparazione al CG XXIV della Madre Generale, suor Yvonne Reungoat: «Maria ci insegna ad avere uno sguardo educativo, aperto sulla realtà, ad intuire i bisogni dei giovani di oggi e a considerarli interlocutori, insieme ai laici, nella missione, valorizzando le loro potenzialità. Ella ci educa all’ascolto obbediente di Gesù che, con il Suo Spirito, rigenera le nostre comunità operando il miracolo del vino nuovo per la gioia di tutti».

Al Capitolo della Visitatoria hanno partecipato 37 FMA, appartenenti alle sei comunità Madre Angela Vespa, Santa Maria D. Mazzarello, Madre Ersilia Canta, Suor Teresa Valsè Pantellini, Paolo VI (Concesio) e la Comunità della Visitatoria Beata Eusebia Palomino, impegnate nella missione educativa accademica e pastorale presso la Facoltà Pontificia di Scienze dell’Educazione “Auxilium” e nelle parrocchie del territorio. Inoltre hanno partecipato quattro laici: due studentesse della Facoltà e due Salesiani Cooperatori.

Le giornate sono state caratterizzate da un’intensità e varietà di momenti: preghiera, riflessione, confronto, dialogo, condivisione e comunione che sono state le prerogative fondamentali per creare un clima di scambio fruttuoso e di ricerca del bene.

Nella relazione iniziale, che ha aperto le giornate, la Superiora di Visitatoria, suor Marìa del Carmen Canales, ha tracciato le brevi e significative origini della Visitatoria, spiegando la concreta ed attiva vita delle sei comunità appartenenti e le diverse sfide a cui è interpellata. Successivamente la parola è passata a Don Pascual Chàvez Villanueva, SDB, Rettor Maggiore emerito, che ha condotto un’illuminante lettura sul tema, proponendo la riflessione: Comunità interculturali al servizio della Vita. Dall’inculturazione all’interculturalità.

Il discernimento sul significato del tema capitolare è stato ulteriormente accompagnato dalla sensibilissima lectio divina del brano di Giovanni, a cura della professoressa Rosanna Virgili, che ha tracciato le coordinate essenziali per essere donne e comunità generative, chiamate a lasciar riempire il proprio “vuoto” per costruire e generare vita altrui. Gli spunti proposti sono stati, poi, condivisi nei diversi gruppi, che hanno lavorato dando il proprio contributo di riflessione e facendo sintesi per il documento finale, con le proposte al CG XXIV e le proposte per la Visitatoria. Lo Spirito Santo che ha collaborato in questi giorni illuminando i cuori di ciascuno per un ascolto reciproco leale e sincero, nella costruzione di ponti che uniscono come braccia che si stringono, aiuti a camminare insieme sulla strada dell’Amore per giungere, festosi, alla meta che è la Santità.

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