Roma (Italia). Il 17 dicembre 2023, presso la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, le Comunità di Roma della Visitatoria Maria Madre della Chiesa (RMC) hanno espresso gli Auguri Natalizi alla Madre, Suor Chiara Cazzuola, e alle Consigliere generali.

La fede gioiosa nell’incarnazione del Figlio di Dio, che rinnova il senso della vita umana e dell’intera creazione, unita alla tensione verso la condizione di tanti/e fratelli e sorelle “tormentati dalla violenza e dalla miseria, circondati da macerie di case, famiglie e sogni distrutti” e alla richiesta incessante del dono della pace, hanno fatto da sfondo alla riflessione.

“Molte di noi provengono da Paesi tormentati da violenza e instabilità, che si ripercuotono sulle famiglie e sui giovani. Può avere senso parlare di gioia e di pace in un momento così difficile?” – è l’interrogativo sollevato dalla voce guida, riconvertito poi alla speranza – “Noi, donne alleate del Dio della vita, ci vogliamo sintonizzare con l’inquietudine e la speranza, metterci in ascolto di alcune voci di poeti, che interpretano la nostalgia di un dono che c’è, è tra noi, ma che non tutti riescono a riconoscere”.

Alla lettura di tre poesie – di Salvatore Quasimodo, Alda Merini, Dietrich Bonhoeffer – hanno fatto seguito il canto “Re dei Re”, eseguito dal grande coro formato da tutte le Comunità, e la presentazione, da parte della Superiora di Visitatoria, suor Jessica Salvaña, delle loro composizioni e realtà d’impegno. “Strette intorno a Lei, che porta in cuore tutte le comunità dell’Istituto, nel nostro quotidiano di internazionalità, cerchiamo di crescere nella cultura dell’incontro, per essere credibili operatrici di pace”, è stato l’augurio.

Nelle sue parole Madre Chiara, senza perdere di vista la drammaticità del tempo presente, ha alimentato la speranza: “La nostra speranza in questi momenti si riaccende perché il Mistero del Natale ci sorprende ancora una volta, ci ricorda che il Signore è vicino. La liturgia di questa domenica Gaudete ci richiama alla gioia, non perché non ci accorgiamo delle disgrazie intorno a noi, ma perché noi siamo cristiane e abbiamo messo tutta la nostra fede nel Signore Gesù. Inoltre siamo Salesiane e nella nostra identità la gioia è un elemento fondamentale, perché nasce dal fatto di sentirci sempre nelle mani del Signore, mai da sole e questo ci dà la forza di guardare avanti”.

Ha esortato poi ad accoglierlo con due atteggiamenti in particolare: l’umiltà sincera dei pastori “che fa aprire il cuore al Mistero” e la sapienza vera dei Magi, “il gusto delle cose di Dio”, che li porta a seguire la stella finché non si posa accanto al Mistero. Ha infine espresso l’augurio di “essere capaci di donarsi la pace, disarmando il proprio cuore”, come suggerisce Papa Francesco.

“Il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una grande Luce” (Mt 4,16) è il versetto che ha ispirato l’augurio delle Novizie dei Noviziati Internazionali Maria Ausiliatrice di Castel Gandolfo (Roma) e Suor Teresa Valsè Pantellini di Roma – Via Appia, dell’Ispettoria Romana San Giovanni Bosco (IRO), il 20 dicembre 2023.

Attraverso il canto, la Parola di Dio, la poesia e invocazioni nelle diverse lingue, hanno augurato alla Madre e alle Consigliere di “continuare a essere luce nella notte del mondo, testimoni della gioia e dell’amore infinito di Dio per gli uomini”. Con un cero acceso portato nel buio a illuminare il mondo disegnato su una finestra, le Novizie hanno fatto risaltare il messaggio “La  tua gioia ci invaderà”.

Ringraziandole, la Madre ha augurato loro di essere “artigiane di pace” – perché la pace è un dono che va costruito e alimentato a partire dal proprio cuore – “di essere donne capaci di operare la pace”, nella vita personale e nella vita della propria comunità, dato che “le azioni positive di qualcuno portano beneficio per tutti (così come quelle negative)”. Riprendendo poi la liturgia di questo tempo natalizio, ha infine sottolineato la differenza tra la ricezione delle parole dell’angelo Gabriele da parte di Zaccaria e di Maria: entrambi rimangono turbati ma, mentre Zaccaria esprime le sue riserve, Maria si mostra pienamente disponibile. Ha invitato pertanto a vivere questi giorni di attesa del Natale nella piena fiducia e nell’abbandono di Maria, lasciandosi accompagnare da Lei, “la Madre che non ci abbandona mai”.

In entrambe le serate di auguri, le presentazioni reciproche, un inedito canto popolare “Stille Nacht” eseguito nelle tante e diverse lingue parlate dalla Madre e dalle Consigliere e un tempo finale di convivialità e fraternità, hanno fatto risaltare l’aspetto dell’internazionalità come ricchezza e bellezza di un Istituto presente nei cinque continenti.

 

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  1. ‘Eis que vos anuncio uma grande alegria ‘. Deus renova seu amor e fidelidade connosco e opta por vir habitar em nosso meio. Gratidão eterna por tão grande amor. Boas vindas Emanuel. Feliz Natal

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