Roma (Italia). Si è svolta dal 7 al 9 marzo 2019, presso l’aula nuova del Sinodo in Vaticano, la Conferenza Internazionale “Religioni e Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: ascoltare il grido della terra e dei poveri” promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

L’evento, che ha radunato circa 450 partecipanti, tra cui suor Julia Arciniegas, FMA, è stato organizzato per promuovere il dialogo tra esperti delle diverse Religioni e delle Istituzioni internazionali, orientando a valutare la situazione rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, e a valorizzare il contributo che le Religioni possono dare all’implementazione degli Obiettivi. Essi sono stati approvati da oltre 190 nazioni nel settembre 2015, come un grande passo avanti per il dialogo globale, nel segno di una necessaria «nuova solidarietà universale» (Enc. Laudato si’, 14).

“Il principio cardine di tutte le religioni è l’amore per i nostri simili e la cura per il creato”, ha affermato Papa Francesco durante l’Udienza concessa ai partecipanti nella sala Clementina, rilevando che “parlare di sviluppo umano significa riferirsi a tutte le persone – non solo a pochi – e all’intera persona umana – non alla sola dimensione materiale […]. Pertanto, ciò che auspico possa emergere in questa Conferenza, sono risposte concrete al grido della terra e al grido dei poveri. Impegni concreti per promuovere uno sviluppo reale in modo sostenibile, attraverso processi aperti alla partecipazione delle persone”.

I partecipanti hanno proposto i contributi specifici per una più profonda comprensione dei 17 obiettivi e dei 169 target ad essi associati, sottolineando le interconnessioni tra tutti e le cinque “P”. Dopo una panoramica generale, la prima sessione si è soffermata su Persone e Pianeta, la seconda su Prosperità e Pace, mentre la terza è stata centrata sulla Partnership. Ogni sessione ha avuto diverse presentazioni sugli argomenti di sviluppo a cui sono seguite le risposte dalla prospettiva religiosa. Nell’ultimo giorno sono state introdotte le pratiche sul legame tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e le Religioni. Nella sessione finale il Direttore Generale dell’ONU a Ginevra ha rivolto un richiamo ai partecipanti e alle proprie comunità e istituzioni per contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Un momento interessante della Conferenza è stato l’evento culturale vissuto la sera della prima giornata nell’Aula Paolo VI, dal titolo “Musica e arte per uno sviluppo integrale della persona”. Sul palco si sono esibiti artisti di fama internazionale nell’ambito musicale, provenienti da diverse parti del mondo e appartenenti a diverse religioni.

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