Roma (Italia). Il 1° gennaio 2020 si celebra la 53a Giornata Mondiale per la Pace, dal tema: “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.

Istituita Papa Paolo VI, fu celebrata per la prima volta il 1º gennaio 1968, come appello al Dialogo e rimanendo negli anni un invito alla riflessione e alla preghiera per la Pace nel mondo: «Giunga ora il Nostro saluto fraterno e paterno e il Nostro augurio di pace, con quanto la pace deve recare con sé: l’ordine, la serenità, la letizia, la fraternità, la libertà, la speranza, l’energia e la sicurezza del buon lavoro, il proposito di ricominciare e di progredire, il benessere sano e comune, e quella misteriosa capacità di godere la vita scoprendone i rapporti con il suo intimo principio e con il suo fine supremo: il Dio della pace».

Dare inizio al nuovo anno con un una giornata dedicata alla Pace, significa richiamare l’attenzione di tutto il mondo su quello che è «un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità». È questo l’incipit del messaggio di Papa Francesco, che parla di pace come un cammino di speranza da percorrere come comunità umana, aprendosi a relazioni di fiducia reciproca.

Un cammino di ascolto, basato sulla memoria per non commettere gli stessi errori del passato, e per ricordare piccoli gesti di solidarietà ricevuta che danno energia nuova e riaccendono la speranza.

Un cammino di riconciliazione, seguendo la via del rispetto e del perdono, per riconoscersi fratelli e sorelle. E per mettersi in ascolto e contemplazione del mondo che è stato donato da Dio, della Casa Comune, in un cammino di conversione ecologica che porti a trovare un nuovo modo di abitarla.

La pace, come «un edificio da costruirsi continuamente», ha bisogno «di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni».

Papa Francesco ricorda che: «Non si ottiene la pace se non la si spera. Si tratta prima di tutto di credere nella possibilità della pace, di credere che l’altro ha il nostro stesso bisogno di pace».

La Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Yvonne Reungoat, nella Circolare 993, riprendendo la Strenna 2020 del Rettor Maggiore dei Salesiani Don Ángel Fernández Artime “Buoni Cristiani e Onesti Cittadini” e augurando un 2020 fecondo di bene, invita tutte le FMA a rendersi attente «alle giare vuote di tanti giovani che hanno bisogno di essere riempite con il vino nuovo dell’amore, della fiducia, della certezza che in tutte/i c’è un piccolo germe che può far sbocciare in modo meraviglioso il “buon cristiano e l’onesto cittadino” là dove meno ce l’aspettiamo. Tutti, soprattutto i poveri, possono dare un contributo innovativo all’edificazione di un mondo più aperto alla fratellanza e alla pace».

Messaggio per la Pace 2020

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