Roma (Italia). Il 28 ottobre 2019, la Facoltà Pontificia di Scienze dell’Educazione Auxilium, ha dato inizio all’anno accademico 2019/2020 con l’inaugurazione ufficiale, nel 50° dall’erezione canonica. Insieme a Madre Yvonne Reungoat, Vice Gran Cancelliere della Facoltà, erano presenti la Vicaria generale suor Chiara Cazzuola, in visita canonica alla Visitatoria Maria, Madre della Chiesa (RMC), la Segretaria generale, suor Piera Cavaglià, la Consigliera per l’Amministrazione, suor Vilma Tallone e la Consigliera per la Pastorale Giovanile suor Runita Borja.

La mattinata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Jan Romeo Pawlowski, Delegato per le Rappresentanze pontificie della Segreteria di Stato che, citando il discorso di Giovanni Paolo II agli universitari del 1983, ha richiamato allo studio come lavoro dell’intelletto alla ricerca della verità, che non si trova se non si ama. Lo studio che è lavoro in senso morale, richiede responsabilità e conduce alla carità. Mons. Pawlowski ha terminato l’omelia con le parole di San Domenico Savio: “Noi qui facciamo consistere la santità nello stare molto allegri e nel perfetto adempimento dei nostri doveri”, perché risuonino fra gli educatori chiamati a raggiungere il cuore del mondo con il lieto messaggio.

Con la relazione sull’anno accademico 2018-2019, la Preside, Prof.ssa Piera Ruffinatto, ha poi ripercorso le tappe, i processi, gli eventi significati e le esperienze condivise in un tempo che ha impegnato la Facoltà a “rispondere alla sfida di un mondo sempre più complesso e globalizzato”.

La Prolusione Accademica dal titolo: “Metamorfosi della democrazia e implicanze educative”, ha visto protagonista il Prof. Enrico Letta, Preside della Paris School of International Affairs dell’Università Sciences Po di Parigi, che ha messo in luce la connessione tra democrazia e formazione, in questo tempo di grande rivoluzione, paragonabile secondo lui alla rivoluzione avvenuta nel 1400, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutenberg, “una rivoluzione dovuta all’innovazione tecnologica, legata allo smartphone, che è ormai la nostra seconda identità”.

Dopo aver illustrato tramite alcuni esempi i grandi cambiamenti di cui siamo testimoni, Enrico Letta ha richiamato all’importanza della formazione che può fare la differenza per aiutare i giovani a rispondere alle domande di senso e a trovare, “attraverso una molteplicità di esperienze, i punti cardinali della bussola che orienta la nostra vita, che non si trova su Internet, né su Google”. Per questo ha invitato a “non avere paura di sfidare la modernità”, ad andare alla sostanza dei valori che “in un turbinio di trasformazioni tornano di straordinaria attualità, per essere in grado di lavorare sui valori fondamentali, cioè dare un senso alle cose che si fanno”. Infine, rifacendosi alla celebre storia degli scalpellini medievali, ha concluso con questo augurio: “La differenza sta qui: uno si ferma a quel gesto e lo trova povero di significato, l’altro inserisce quel povero gesto dentro un disegno complessivo che dà senso non solo a quel gesto, ma alla sua giornata, alla sua professionalità e alla sua vita. Coraggio, dunque: voi siete qui a costruire cattedrali”.

La parola, infine, alla Vice Gran Cancelliere, Suor Yvonne Reungoat che, prima di pronunciare la formula di inaugurazione dell’anno accademico, ha rivolto il suo saluto ai presenti in sala, in particolare ai docenti e agli studenti e studentesse, esortandoli ad ascoltare profondamente la realtà per “intuire insieme il futuro con passione, entusiasmo e creatività, disponibili ad affrontare i cambiamenti per costruire cultura e non semplicemente, ripetere; per entrare con apertura, desiderio di condividere, di lasciarsi guidare per essere sempre più consapevoli della responsabilità nella società e nella Chiesa”.

Al termine, la Madre ha dichiarato aperto il nuovo anno accademico.

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