Valdocco (Torino). Il 3 ottobre 2020, a Torino-Valdocco (Italia), il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, ha inaugurato ufficialmente il Museo Casa Don Bosco, l’allestimento museale rinnovato dei luoghi delle origini dell’opera di Don Bosco.

Al momento inaugurativo, moderato dal giornalista  Antonio Labanca, erano presenti autorità civili e religiose, fra cui il Sindaco di Torino, Chiara Appendino, il Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dott.ssa Anna Laura Orrico, Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, il Rettor Maggiore Emerito, Don Pascual Chávez Villanueva, la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Yvonne Reungoat, e alcune Consigliere Generali, fra cui la Consigliera per la Famiglia Salesiana, suor Maria Luisa Miranda, l’Ispettrice dell’Ispettoria Piemontese Maria Ausiliatrice (IPI), suor Emma Bergandi, SDB, FMA e rappresentanti dei Gruppi della Famiglia Salesiana.

Don Ángel Fernández Artime ha dato il benvenuto ai presenti e ha ricordato la particolarità del Museo: “Questa realtà di Casa Don Bosco è anzitutto Casa e poi museo. Offriamo la bellezza di un palazzo che è ritornato come alle origini e non è soltanto un museo, ma una realtà viva, che racconta una storia che non si chiude. È un patrimonio per tutto il mondo, un patrimonio educativo e spirituale che oggi è vivo, come è stato con Don Bosco, nella continuità della Famiglia Salesiana, in 134 nazioni del mondo. È come un polmone che oggi respira e offre il meglio che Don Bosco ci ha lasciato, per questo cerchiamo di essere fedeli alla tradizione che abbiamo ricevuto”.

Il museo nello spazio dedicato alla Famiglia Salesiana e alla Santità Salesiana verrà arricchito dei reperti che giungeranno dalle diverse realtà dei Gruppi della Famiglia Salesiana.

Alla presentazione della Casa-museo sono intervenuti il museologo don Cristian Besso, SDB, e Stefania De Vita, Direttrice del museo, lo scultore Massimo Chiappetta, Responsabile del progetto museografico e l’Arch. Sergio Sabbadini, Responsabile del progetto architettonico, che hanno raccontato al pubblico le scelte fatte per riportare alla luce la bellezza di questo patrimonio.

Il Museo Casa Don Bosco, rispetto all’allestimento del 2000, presenta una superficie di circa 4.000 metri quadrati e comprende 27 spazi espositivi che coinvolgono l’intero Palazzo Pinardi. È stato valorizzato lo spazio sotterraneo in corrispondenza del cortile, con i refettori e la cucina di Mamma Margherita, dove si svolgeva la vita della prima comunità giovanile dell’Oratorio delle origini. Qui si è scelto di esporre la collezione di oggetti legati alla devozione mariana, che un tempo si trovava in uno spazio espositivo sotto la Basilica. Le Camerette, che dal 1914 sono meta di pellegrinaggio, hanno offrono una migliore visione degli spazi e degli oggetti della vita di Don Bosco, fra cui i due verbali originali di Fondazione della Congregazione Salesiana. Anche il primo piano del Museo Casa Don Bosco è completamente rinnovato, con le sale dedicate alle opere pittoriche della Basilica, le vesti originali di Don Bosco – fra cui l’intero paramentale in fili d’oro preparato per la beatificazione – e molti oggetti legati ai principali collaboratori di Don Bosco (cfr. Bollettino Salesiano).

Accanto alla grande tela del pittore piemontese Enrico Reffo,  raffigurante San Francesco di Sales, è esposto fino al 31 gennaio 2021 il quadro della “Madonna”, tradizionalmente collocato nella cappellina mariana presso l’Istituto “Nostra Signora delle Grazie” delle FMA di Nizza Monferrato (AT). Fu commissionato al Reffo nel 1905 da Madre Elisa Roncallo, per le ragazze che frequentavano l’Istituto. La tela rappresenta la Madonna che siede sul trono avvolta da un ampio manto blu, in braccio il Bambino Gesù dormiente.

L’evento si è concluso il 4 ottobre, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Ángel Fernández Artime nella Basilica di Maria Ausiliatrice e l’apertura ufficiale della Casa-museo al pubblico, che nell’omelia Don Ángel ha definito come “una scuola di santità e di vita cristiana, l’eredità che don Bosco lascia alla sua Famiglia dicendo: ‘fate voi lo stesso oggi’”.

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