Roma (Italia). Il 6 gennaio 1872 è una data significativa per l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che celebra quest’anno il 150° anniversario di Fondazione (1872-2022): nel giorno della Manifestazione del Signore alle genti, Don Bosco confida a Don Pestarino, guida delle Figlie dell’Immacolata di Mornese (AL), il desiderio di dare origine alla Congregazione delle FMA.

Nel 1° volume della Cronistoria dell’Istituto delle FMA, a cura di suor Giselda Capetti, si narra della visita di un gruppo di Mornesini a Don Bosco, in riposo a Varazze, in provincia di Savona (Italia), dopo la malattia. Rimasto solo con Don Pestarino, Don Bosco esprime la sua volontà:

«Dunque si potrebbe dar principio a ciò di cui parlammo quest’estate a Torino. E se crede, andando a Mornese, raduni le Figlie e faccia che diano il voto per formare il Capitolo (Consiglio) (…). Dica loro che preghino, che si facciano coraggio; tutto si faccia per la maggior gloria di Dio e ad onore della Vergine: ed io pregherò il Signore e la Vergine qui dal mio letto per loro e perché vogliano benedire il nuovo Istituto».

La Cronistoria prosegue:

«Nel pensiero del Padre, dunque, l’Istituto era già sorto, poiché egli chiamava il cielo a benedirlo e lo rivelava nella festa che ricorda la manifestazione di Dio ai gentili per mezzo dei Re Magi.

Epifania del 1872! Scriviamola a lettere d’oro questa data che segna la nascita della seconda Famiglia di don Bosco! Tutto si fa nel silenzio, nell’ombra, ma non per questo è meno importante. (…) Il mondo non ne sa nulla, come nulla seppe del miracolo di Dio nel cuore dei Magi. Solo più tardi ne vedrà le forme esteriori, le modalità necessarie allo stabilirsi tra gli uomini di un’opera sì bella; ma le Figlie di don Bosco sorgono oggi, e portano nel cuore del Padre, appena convalescente, il sorriso di tante speranze che non svaniranno». (Cron. I 270-271).

Al ritorno a Mornese, Don Pestarino consegna alle Figlie dell’Immacolata il quaderno delle prime Regole, raccomandando loro di leggerle con fede e di decidere se accettare o meno la chiamata a far parte dell’Istituto che Don Bosco stava per formare, con l’intervento dello Spirito Santo e di Maria, come esplicita l’articolo 1 delle Costituzioni delle FMA:

“Per un dono dello Spirito Santo e con l’intervento diretto di Maria, San Giovanni Bosco ha fondato il nostro Istituto come risposta di salvezza alle attese profonde delle giovani”.

Dal 1872, con Santa Maria Domenica Mazzarello e le prime Figlie dell’Immacolata, sono 33.977 le giovani che, “in atteggiamento di fede e di gratitudine a Dio”, hanno accolto la chiamata missionaria ad essere “segno ed espressione del suo amore preveniente”, luce di speranza mediante la missione educativa.

1 COMMENTO

  1. Che bello! Noi non eravamo ancora, ma nel Cuore di Maria SS. eravamo presenti! Amate! Chiamate per nome! D.Bosco con Main tesseva la Storia , l’Ausiliatrice disegnava e generava la nostra Famiglia: magnificat!

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