Roma (Italia). Il 3 maggio 2022 si è concluso il Pellegrinaggio virtuale in lingua inglese “Un sì che si prolunga nel tempo” sui luoghi del Carisma salesiano, offerto dall’Ambito per la Formazione alle FMA dai 70 anni di età in avanti, nell’ambito delle Celebrazioni del 150° anniversario di Fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1872-2022).

Le FMA hanno partecipato al pellegrinaggio divise in due gruppi, in base al fuso orario. Il 1° gruppo era costituito da circa 70 suore dall’Australia, Hong Kong, Filippine, India e Sri Lanka. Nel 2° gruppo c’erano circa 60 suore provenienti dall’Irlanda, dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti, dal Kenya e dall’Etiopia.

All’inizio del pellegrinaggio, alle partecipanti è stato ricordato che: “un pellegrinaggio ha due aspetti: è un viaggio ‘esteriore’, ci spostiamo da un luogo all’altro fisicamente o, nel nostro caso, virtualmente. Ma soprattutto è un viaggio interiore. Mentre viaggiamo nei luoghi sacri della nostra Congregazione, mentre vediamo e ascoltiamo le parole di Don Bosco, di Madre Mazzarello, delle nostre prime sorelle e altri, siamo invitate a lasciare che ciò che vediamo e udiamo tocchi il nostro cuore. Questo pellegrinaggio è un invito alla trasformazione e alla conversione”.

Verso la conclusione del cammino, il 22 aprile 2022, la Madre Generale dell’Istituto delle FMA, Suor Chiara Cazzuola, si è collegata nella modalità online per incontrare i gruppi:

“Nell’itinerario che state quasi per concludere, avete celebrato le meraviglie che il Signore ha fatto attraverso donne che hanno creduto e si sono affidate a Lui. Per noi, dopo 150 anni, misurarci con questa esperienza è qualcosa che dà coraggio e forza. In particolare, siamo chiamate a far vivere il Carisma con la stessa gioia e la stessa convinzione, direi, più forte delle nostre sorelle. Celebriamo 150 anni di fondazione dell’Istituto nella fedeltà e nella gratitudine al Signore, e nella gratitudine a Maria Ausiliatrice che ci ha desiderate e volute. Siamo sue figlie! Questo è consolante e riempie cuore di gioia e speranza. Essere monumento vivo vuol dire prolungare nel tempo questo grazie e renderlo concreto con la nostra vita. Grazie della vostra vita donata e della vostra fedeltà!”.

Una FMA esprime così la gratitudine per l’opportunità del Pellegrinaggio:

“Innanzitutto un sentito ringraziamento a quante si sono lasciate ispirare nel preparare questo pellegrinaggio, invitandoci a unirci da ogni angolo della terra per camminare insieme, verso i luoghi sacri delle nostre origini e per incontrarci in un modo davvero unico, creativo e spirituale con persone e luoghi che custodiscono ricordi ed esperienze di vita per tutte noi.

Il contenuto e il percorso di ogni incontro è stato una vera immersione della nostra vita in quelle degli inizi, in particolare quella della Maìn e delle nostre prime sorelle, nonostante la grande differenza di età tra noi e loro. Ci ha incoraggiate e spronate a continuare il cammino con cuore nuovo, con dolcezza e gratitudine e ad imparare di nuovo ogni giorno a integrare tutto ciò che viene con fede, speranza e bontà.

Ogni incontro ci ha offerto tanto tempo per la riflessione e condivisione, per esprimere la gratitudine per la nostra chiamata di Figlie di Maria Ausiliatrice nonostante le sfide, le difficoltà, e i sacrifici. Nel nostro pellegrinaggio abbiamo scoperto che le prime Comunità sono ancora con noi oggi, ogni volta che torniamo a casa nella terra santa delle nostre origini.

Un altro aspetto particolare del pellegrinaggio è stato il tempo regalatoci all’inizio e alla fine di ogni sessione per chiacchierare con sorelle conosciute nei tempi passati e che non vedevamo da anni.

Una parola di gratitudine speciale va all’équipe che ci ha accolto e guidato ogni settimana con gentilezza e competenza, accompagnandoci in una riflessione profonda che può proseguire nella preghiera personale e nella condivisione comunitaria. Abbiamo davvero un Tesoro”.

I simboli che le sorelle hanno condiviso al termine del pellegrinaggio esprimono ciò che l’esperienza ha significato per loro: una chiave, un paio di occhiali, un binocolo, semina dei nuovi semi, un campo di fiori di campo, una batteria, un cerchio d’amore e molti altri. Tutti parlano del cammino interiore avvenuto durante le settimane del pellegrinaggio.

Alcune risonanze delle partecipanti:

  • Ho riscoperto la saggezza di Maria Mazzarello: la santità non è qualcosa di ‘aggiunto’ ma è il modo in cui viviamo la nostra realtà. Enfasi sull'”ordinario”.
  • Porto con me una profonda gratitudine per la testimonianza di coraggio e di zelo missionario, che Maria Mazzarello, Don Bosco e le prime sorelle ci hanno lasciato. Questo mi incoraggia a continuare il mio viaggio, con fiducia, negli anni “crepuscolari” della mia vita.
  • È stato bello stare con sorelle della mia età e condividere le riflessioni dei membri “esperti” dell’Istituto. Sono sicuro che molti di noi sapevano già molto sulla spiritualità dei Fondatori e avevano persino visitato i luoghi di persona alcune volte, ma ciò che mi ha colpita è stata la semplicità e le profonde intuizioni espresse nella condivisione.
  • È stata un’esperienza profondamente spirituale, che ha riacceso in me un profondo apprezzamento per il dono della mia vocazione di FMA, vissuta sotto il manto di Maria.
  • Sento di aver avuto l’opportunità di lodare e ringraziare il Signore per essere stata chiamata a far parte di questo pellegrinaggio virtuale. Ho rinnovato la mia chiamata in un meraviglioso cammino di fedeltà seguendo le orme di Don Bosco e Madre Mazzarello. Nella loro semplicità di vita ci hanno indicato la via della santità al servizio dei giovani e tra di noi e continuano a incoraggiarci, mentre siamo impegnate in modo diverso nella missione, per lo più in comunità, pregando e sostenendo le giovani sorelle nel dono gioioso di sé.
  • Un tempo per rivisitare la chiamata originale – personale e comunitaria – e ascoltare la chiamata di Dio in modo più profondo. La grazia di ascoltare la Parola di Dio attraverso le belle presentazioni e di essere attratte ancora una volta in un momento di rinnovamento.
  • Ho ricevuto molte grazie da Dio. In primo luogo, ho avuto un rinnovato apprezzamento per la mia vocazione salesiana e ho atteso sinceramente con impazienza le presentazioni ogni settimana. L’essere stata a Mornese mi ha aiutato a camminare davvero tra le colline e i luoghi speciali tanto cari alla terra natale di Madre Mazzarello.

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