Ariccia (Italia). Nel corso delle giornate di Verifica Triennale Europa e Medio Oriente che si svolgono ad Ariccia dall’8 al 12 gennaio 2018, si è tenuta una Tavola Rotonda in cui sono state ascoltate le voci semplici, spontanee e gioiose di alcuni giovani e novizie FMA (rappresentanti le tre Conferenze) che, sollecitati/e da alcune domande, hanno raccontato la loro esperienza vocazionale e offerto stimoli ai partecipanti alla Verifica sull’accompagnamento, sullo spirito di famiglia e la spiritualità salesiana, sulla concretezza delle proposte e sul lavorare in sinergia e sintonia. Li ascoltiamo:

Quali doni hai ricevuto dalla fede in Gesù e dal contatto con la vita religiosa salesiana?

Yuliya. Il dono grande ricevuto dalla fede è la felicità di sentirmi amata da Qualcuno e di sapere che posso amare, la conoscenza vera e autentica di me stessa, la vita con il mondo salesiano e l’esperienza di servizio con i piccoli e i giovani che mi ha fatto scoprire che posso donare a mia volta, la scala giusta dei valori su cui sto fondando tutta la mia vita.

Luis. I doni che ho ricevuto sono: la vicinanza alla gente, la gioia di stare in mezzo alla gente, il modo di cercare la felicità e capisco che non tutti i giovani del mondo cercano la felicità nel modo giusto.

Come hai conosciuto Gesù e quali persone e circostanze te lo hanno fatto conoscere e seguire?

Diana. Nella scuola che ho frequentato ho incontrato don Bosco e in un secondo momento Gesù attraverso i buongiorno e i percorsi del MGS, attraverso l’accompagnamento vocazionale di un sacerdote salesiano e sono stata attratta dalla gioia dei salesiani che erano nella nostra scuola.

Luis. Mio nonno è stata una persona molto importante per me, mi ha guidato ad incontrare Gesù. Sapeva partire dalla mia esperienza e vedo ora nel suo metodo l’esperienza salesiana. Una ragazza che ho incontrato nella attività di volontariato mi ha aiutato a vedere la presenza di Dio nella bellezza della natura.

Che stile di accompagnamento hai vissuto nella tua vita?

Rita. Ho incontrato una guida spirituale nel mio cammino. Vengo da una piccola parrocchia di Milano, quando ho iniziata ad interrogarmi sul mio desiderio di gioia e di pienezza ho trovato una grande accoglienza nel sacerdote della mia parrocchia. Ho incontrato un stile accogliente, fatto di ascolto vero e che mi ha aiutato a puntare sull’essenziale. Sono stata accompagnata nella scoperta del valore della preghiera, della richiesta del dono dello Spirito Santo, del servizio, nell’entrare in profondità attraverso l’esperienza che vivo in noviziato, nell’esperienza comunitaria.

Michaela. Ho iniziato a frequentare il centro salesiano dove erano presenti solo i sacerdoti poi sono arrivate le FMA. Mi sento accompagnata dalla loro presenza, li trovo sempre in oratorio, alla domenica trovo SDB e FMA in cucina che insieme preparano il pranzo. Questo mi richiama l’esperienza Eucaristica.

Come trasmettere nella cultura attuale che vivere alla presenza di Dio è fonte di felicità? Come concorrere in questa cultura?

Federico. Sono felice di essere qui oggi. Credo che mi basti vivere e questo diventa testimoniante, rimboccarsi le maniche, vivere con gli altri, guardare con gli occhi di Gesù. Mi sembra che se siamo certi della nostra proposta non abbiamo concorrenza.

Marie. La scoperta del progetto che Dio ha su di noi è la nostra felicità. Dio mi porta ad abbracciare tutta la nostra vita nella sua bellezza e nella sua fatica/difficoltà. È una ricerca che è anche una grande avventura. Quello che fa muovere un giovane sono le esperienze che sono significative e creano il desiderio di riviverle. Può essere difficile nella nostra società ma la nostalgia di Gesù va suscitata.

Cosa chiedono i giovani dell’Europa e del Medio Oriente alla vita religiosa attuale?

Michaela. Mi sento bene tra voi, mi sento ascoltata.

Federico. Nella mia vita ho sempre trovato accoglienza e ascolto nelle case salesiane in cui sono entrato. Vicino a me però vedo persone più buone di me che non hanno ricevuto quello che ho ricevuto io. Credo di dover crescere nella capacità d’incontro, che tutti, anche voi, dobbiamo crescere nella capacità di incontro. Noi giovani abbiamo bisogno di essere ascoltati. Anche se sbagliamo fidatevi di noi, quindi osate. Accompagnateci nel progetto di vita fino in fondo. Dateci un esempio reale di come vivere bene e davvero lo Spirito di Famiglia.

Luis. Oggi abbiamo tanti nuovi mezzi di comunicazione, ma la sfida più grande è utilizzarli per servire la vita. Questo è un messaggio che dice “siamo qui, in mezzo a voi”. Questa è una provocazione per la spiritualità salesiana.

Che cosa chiedono le FMA del futuro ai giovani dell’Europa e del Medio Oriente?

Rita. Mi sento vicina ai giovani, sento importante per me e quindi credo importanti per tutti i giovani, è il coraggio di cercare, di andare fino in fondo, di cercare il Signore; essere generosi nel decidere di donare la vita; lasciarsi perdonare da Dio e dagli altri (questo è il principio della novità e del cammino).

Diana. La prima cosa che chiedo ai giovani è di scomodarci, di scomodare la nostra comunità e i nostri schemi. Aiutateci ad andare oltre. Siate il fazzoletto nella nostra tasca. Dite quello che pensate anche a noi. Non adeguatevi alle richieste della nostra società. Continuate ad essere il senso della nostra scelta. Non abbiate un volto da venerdì santo.

Yuliya. Aiutateci ad essere ciò che siamo. Collaborate con noi e non stancatevi di chiedere il nostro aiuto nel vivere in profondità la vita. Cerchiamo il bene insieme. Siate aperti al servizio, molto concreti, senza paura di dire le cose, di sognare in grande. Sappiate prendere la vita sul serio senza vivacchiare. Fateci fare fatica perché possiamo essere sempre in forma per voi.

Marie. Diteci le cose che non vanno, che sono incoerenti nella nostra vita. Siate i nostri occhi e le nostre orecchie nelle situazioni in cui non riusciamo ad essere presenti. Abbiate aspettative altre su di noi come noi desideriamo averle su di voi.

A conclusione i giovani hanno inviato alcuni twitter all’assemblea: CORAGGIO AVANTI E NIENTE PAURA. PUNTATE SU TUTTI, NESSUNO ESCLUSO. NON DIMENTICHIAMO CHE SIAMO UNA FAMIGLIA. GRAZIE PUNTATE IN ALTO. ABBIATE CORAGGIO. NON TEMETE DI AVERE ASPETTATIVE ALTE PER I GIOVANI, AVANTI. FIDUCIA.

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