Alì Terme (Italia). Per celebrare e ricordare la Beata Maddalena Morano, Figlia di Maria Ausiliatrice, e siglare ufficialmente un percorso di prossimità avvenuto negli ultimi anni, il 26 marzo 2023, data anniversaria della sua nascita al cielo, ad Alì Terme in provincia di Messina, presso l’urna contenente le sue spoglie mortali, è stato sottoscritto un Patto di amicizia tra il Comune di Montaldo Torinese e quello di Alì Terme. Il patto è stato firmato dai rispettivi Sindaci, Sergio Gaiotti e Carlo Giaquinta, alla presenza della Vicaria generale dell’Istituto delle Figlie Di Maria Ausiliatrice, suor Maria del Rosario García Ribas e dell’Ispettrice dell’Ispettoria sicula Madre Maddalena Morano, suor Angela Maria Maccioni.

In comune fra i due paesi vi è la figura di Madre Maddalena Morano, nata a Chieri, vissuta a Buttigliera d’Asti, maestra elementare a Montaldo Torinese per quattordici anni e in seguito, da religiosa, inviata in Sicilia, morta a Catania e sepolta per suo volere ad Alì Terme.

È stato un significativo riconoscimento della storia iniziata con la vita di una donna che ha saputo operare  oltre ogni frontiera e pregiudizio: piemontese, ma siciliana con i siciliani, pienamente inculturata nella terra che ha amato attraverso il suo apostolato educativo.

Il Patto sigilla l’impegno di consolidare fra i due Comuni rapporti proficui di solidarietà,  di incontro, di scambio culturale, di amicizia e di conoscenza, come riporta la targa incisa per l’occasione.

Ringraziando per l’invito, suor Maria del Rosario si è così espressa: “Siamo molto felici come Istituto di contribuire con il nostro piccolo granello di senapa a questo mondo che ricerca qualcosa di diverso. Abbiamo avuto da poco il Capitolo Generale, dove abbiamo ribadito che tante cose si giocano nella presenza. La presenza genera vita. Essere presenti lì dove il Signore ci ha messo, con tutto il cuore, con tutta la forza della vita è qualcosa di generativo nel luogo dove siamo. Questa è l’esperienza di Madre Maddalena Morano, che ha saputo essere presente.

Questo penso che sia il motivo per cui l’avete scelta per la vostra realtà, perché la presenza tra i vostri concittadini, tra le persone più vulnerabili, sarà il grande dono alla nostra contemporaneità che ha bisogno di segni come quello di questa mattina. Nell’anonimato di un luogo si genera un’aria fresca che non si perde, che fa del bene e porta un messaggio di novità alla nostra gioventù, che ha tanto bisogno di vera amicizia, di vera fraternità, di vivere in solidarietà, e quando si firma un patto di questo genere in qualche modo si dice questo: che noi vogliamo essere concittadini di una terra diversa, dove tutta la potenzialità possa veramente fiorire e possiamo essere felici in questa casa comune”.

A seguire lo storico momento della firma. è stata la Celebrazione Eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela, Mons. Giovanni Accolla, nel Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice.

Nel pomeriggio, sul lungo mare di Ali Terme, si è svolto il pellegrinaggio di numerosi catechisti/e della Diocesi locale, un cammino che ha ripercorso le tappe principali della vita e della santità della Beata, dichiarata “Patrona dei Catechisti e degli Educatori”.

Nella quarta tappa, intervenendo sul tema della Santità, suor Maria del Rosario ha detto:

Lasciamoci contagiare ancora dalla santità di Madre Morano, esempio vivo di santità semplice, concreta e affascinante, così avremo dentro di noi la gioia più grande che possiamo immaginare e saremo segni dell’amore di Dio nel quotidiano, profumo di Vangelo nella nostra società. Grazie Madre Maddalena Morano, la tua santità ci incoraggia e ci interpella. Accompagna il nostro pellegrinaggio, anche noi vogliamo avere uno sguardo attento a tutti, specialmente ai più bisognosi e vulnerabili, aiutaci a dare “uno sguardo alla terra e dieci al cielo” e guidaci nel nostro impegno ad essere fedeli discepole di Gesù e come Maria a dire sempre “eccomi”.

Il pellegrinaggio è partito dalla Piazza Madre Morano, che commemora suor Maddalena con un busto in bronzo corredato dalla frase che soleva rivolgere a chi la incontrava: “Apri il tuo cuore alla speranza”.

Questo invito risuona ancora oggi, in un mondo in cui c’è bisogno di pace e in cui l’educazione è ancora un’emergenza alla quale prestare l’attenzione del cuore e dell’intelligenza operosa.

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