Bahía Blanca (Argentina). Suor Ngân Cao Maria della Comunità B. Laura Vicuña e suor Natalia Vera della Comunità S. Giuseppe di Bahía Blanca nell’Ispettoria Argentina S. Francesco Saverio (ABB), durante il mese di settembre 2020, si sono rese disponibili, in questo tempo di Pandemia di Covid-19, per accompagnare le sorelle anziane della Casa Madre Mazzarello di Bahía Blanca.

“Per prevenire il contagio da Covid-19 abbiamo adottato i dispositivi e le misure di protezione necessari, vivendo in un clima di pace, tranquillità e ottimismo, prendendoci cura con affetto delle sorelle maggiori”, ha raccontato suor Ngân, originaria del Vietnam e missionaria ad gentes in Argentina.

Suor Natalia Vera considera questo tempo come “un dono di Dio”, in cui riflettere e ringraziare per “il dono della fraternità che si fonda sulla cura della vita. Ci sentiamo accudite da Dio, chiamate a servire come Gesù, e per questo è importante fermarsi per accogliere e abbracciare la vita ferita”.

Suor Natalia sente di vivere l’esperienza del Buon Samaritano del Vangelo, di cui parla Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli Tutti”: “Prendiamoci cura della fragilità di ogni uomo, di ogni donna, di ogni bambino e di ogni anziano, con quell’atteggiamento solidale e attento, l’atteggiamento di prossimità del buon samaritano” (FT 79). Suor Natalia sottolinea: “È lui che si ferma, si preoccupa e fa in modo che quella vita sia custodita. Questa esperienza venuta da Dio, che non passa oltre, che si prende cura della vita, la tengo nel cuore”.

Suor Ngân racconta che ogni giorno hanno potuto offrire la possibilità ad ogni FMA di assistere online alla S. Messa e ascoltare la meditazione sulla Parola di Dio: “Là trovano la fonte che non si esaurisce mai. In questi giorni ho capito il significato profondo dell’esistenza, dell’essere piuttosto che del ‘fare’. Ho incontrato suore che vivono l’umiltà, accettando con gioia la croce della sofferenza corporea e fondendo la loro vita con la croce di Gesù Cristo. È stata un’opportunità per esprimere gratitudine e affetto sincero, condividendo e ascoltando le loro parole o le loro esperienze di vita”.

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