Roma (Italia). Il 9 ottobre 2022, in Piazza San Pietro a Roma, avverrà la Canonizzazione di Artemide Zatti, laico professo della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco, annunciata il 27 agosto 2022 nel corso del Concistoro ordinario pubblico, insieme a quella di Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza, fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, o Scalabriniani.

Il Prefetto del Dicastero delle Cause dei santi, il Card. Marcello Semeraro, ha presentato i profili dei due apostoli della carità dediti ai malati, agli ultimi, ai migranti, definiti da Papa Francesco “Esempi di vita cristiana e di santità da proporre alla Chiesa intera, in considerazione soprattutto della situazione del nostro tempo”.

Don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ne riassume così le caratteristiche di Zatti, il primo Salesiano Coadiutore – consacrato, ma non sacerdote – ad essere proclamato Santo: “Artemide Zatti ha vissuto sia l’esperienza del migrante, sia quella della malattia testimoniando in esse la forza salvifica della Pasqua e quella gioia che caratterizza lo stile di don Bosco e che permea tutta la famiglia salesiana di cui faceva parte. È un modello di santità particolarmente attuale in questi tempi segnati dalla pandemia e in cui tanti sono costretti ad abbandonare le proprie terre d’origine e per questo la sua Canonizzazione sarà una festa per tanti”.

Nato in Italia a Boretto (Reggio Emilia), il 12 ottobre 1880, Artemide Zatti all’età di 17 anni emigrò in Argentina con la famiglia, a causa della povertà, e si stabilì a Bahìa Blanca, dove frequentò la parrocchia retta dai Salesiani. A 20 anni si recò nell’aspirantato di Bernal. Assistendo un giovane sacerdote affetto da tubercolosi, contrasse la malattia e, con un voto a Maria Ausiliatrice, promise di dedicare tutta la vita agli infermi. Una volta guarito, emise la prima Professione come confratello laico l’11 gennaio 1908 e quella Perpetua l’8 febbraio 1911.

Coerentemente alla promessa fatta alla Madonna, si consacrò subito e totalmente all’Ospedale, stimato da tutti gli ammalati, da medici e infermieri. La fama di infermiere santo si diffuse per tutto il Sud e da tutta la Patagonia arrivavano ammalati.  Nel 1950 cadde da una scala e in quella occasione si manifestarono i sintomi di un cancro che egli stesso lucidamente diagnosticò. Si spense il 15 marzo 1951 in piena coscienza, circondato dall’affetto e dalla gratitudine di tutta la popolazione.

Diverse sono le iniziative per farne conoscere le virtù e per accompagnare l’evento della Canonizzazione, a partire da un logo, scelto dal Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, insieme a don Pierluigi Cameroni, con il motto: “Credetti, promisi, guarii”. Sono tre verbi che segnano un percorso spirituale di abbandono nelle mani di Dio e di dedizione al bene degli altri. Lui, che è stato guarito, diventerà un guaritore con tutta la sua persona, con l’amore incondizionato che dimostrava quotidianamente. I due colori, rosso e blu, richiamano i colori di Maria Ausiliatrice e rivelano l’amore per Dio e per il prossimo che hanno contraddistinto l’intera vita di Zatti (rosso), nonché una vita abbandonata al mistero della Sua volontà e della Divina Provvidenza (blu). Fonte: InfoANS.

Il sito web www.zatti.org, realizzato dal Bollettino Salesiano dell’Argentina su invito della Postulazione Generale, presenta approfondimenti, notizie e risorse, tra cui una preghiera per sua intercessione, per tutti coloro che desiderano conoscere meglio la figura del Coadiutore salesiano.

Il sito presenta inoltre il collegamento al film corto “Zatti, hermano nuestro” (Zatti, nostro fratello), uscito nel 2020 e disponibile gratuitamente sulla piattaforma YouTube, doppiato in italiano, inglese, portoghese e francese, o con sottotitoli in coreano, spagnolo, francese, inglese, italiano, polacco, portoghese e sloveno.

L’evento della Canonizzazione di Artemide Zatti, che il 9 ottobre radunerà la Famiglia Salesiana in festa, è motivo di lode e di ringraziamento per i copiosi frutti originati dal Carisma di Don Bosco e di rilancio per tutti i Gruppi e per ciascun membro nel cammino di Santità salesiana, sull’esempio di questi modelli già riconosciuti dalla Chiesa e di quelli di cui si sono introdotte le Cause.

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