Roma (Italia). Nei giorni 4 e 5 dicembre 2019, un consistente gruppo di Figlie di Maria Ausiliatrice della comunità di Casa Generalizia – tra cui 11 Consigliere Generali – ha visitato, presso i Musei Vaticani, la Mostra Mater Amazonia: The deep breath of the world (Il respiro profondo del mondo). La mostra è la prima ad essere allestita nei rinnovati spazi del Museo Etnologico Vaticano Anima Mundi.

La mostra è stata inaugurata nell’ottobre scorso durante il Sinodo Panamazzonico, un Sinodo voluto da Papa Francesco e dedicato a questa complessa regione e alle sue popolazioni.

Mater Amazonia è uno spazio di vita, di cultura, fatta da tanti volti, che permette ai visitatori di immergersi in quella realtà e ammirare tutta la sua bellezza, ma anche conoscerne le problematiche, le sfide e le minacce, sia alla natura sia alle persone che vi abitano.

I protagonisti delle presentazioni multimediali che compongono la Mostra, oltre ai popoli originari e ai missionari, sono tre “ambienti” della vita quotidiana: la foresta, il fiume, la “maloca”, cioè la casa comunitaria.

Mater Amazonia racconta non solo il rapporto tra uomo e ambiente, ma anche l’incontro della fede cristiana con le popolazioni indigene, e come queste abbiano assimilato il Vangelo in tanti aspetti della loro vita. Questa mostra intende sollecitare una riflessione profonda su alcuni grandi temi tanto cari a Papa Francesco e alle popolazioni native di quelle terre: preoccupazione per la natura, giustizia verso i poveri, impegno nella società. È un modo originale dove immagini, oggetti, suoni contribuiscono a sensibilizzare le coscienze delle persone riguardo a quella regione che è “il polmone verde” del pianeta.

Visitando Mater Amazonia è anche possibile “ascoltare” la testimonianza di laici, religiose/i e sacerdoti che, attraverso il loro sguardo, raccontano una vita spesa a causa del Vangelo, donata senza misura, fino alla fine. In un grande pannello all’interno del percorso espositivo, infatti, vengono presentati 19 Testimoni dell’Amazzonia, di cui 12 uccisi perché si sono schierati dalla parte dei poveri e degli indigeni e hanno denunciato un agire politico-economico che si basa sul profitto e ignora i diritti dei piccoli. Tra i testimoni ci sono anche la Beata suor Maria Troncatti FMA e il salesiano Padre Luigi Bolla.

Il gruppo di Casa generalizia è stato accompagnato da Padre Antonio Rovelli, Missionario della Consolata, che ha presentato la mostra con tanta passione ed entusiasmo missionario, oltre a sottolineare l’importanza di mantenere viva l’attenzione sulla realtà amazzonica. Una volta finito il Sinodo Panamazzonico, infatti, mentre si aspetta il documento da parte di Papa Francesco, si corre il rischio di “girare la pagina” e di non parlare più dell’Amazzonia. Invece, è urgente e necessario mantenere deste le coscienze e continuare a sensibilizzare le persone, perché “tutto è interconnesso” e l’Amazzonia – metaforicamente – è presente in tutti i continenti, nel senso che la vita dipende dall’armonia e dalla cura della Casa comune, cioè dalla salvaguardia del Creato.

Per le FMA, l’Amazzonia e tutto quello che lì accade ha un’importanza eccezionale, perché in quella terra è presente il carisma di Don Bosco e di Madre Mazzarello, lì vive e si sviluppa una parte della storia della Famiglia Salesiana. Lì c’è un passato e un presente, che ci spinge non solo a guardare il futuro, ma a costruirlo, lavorando accanto ai più bisognosi e alle popolazioni indigene.

Per le scuole, la visita a Mater Amazonia: The deep breath of the world è gratuita, basta mettersi in contatto con i Missionari della Consolata (Padre Antonio Rovelli), scrivendo all’indirizzo antonio.rovelli@gmail.com.

Gruppo visita Mostra Mater Amazonia Musei Vaticani

 

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