Roma (Italia). Oltre 300 i giovani da tutto il mondo, che si sono riuniti in Vaticano, presso il Collegio Maria Mater Ecclesiae, dal 19 al 24 marzo 2018 per la «riunione pre-sinodale» in preparazione dell’Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà ad ottobre sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Tra i 300 partecipanti, i giovani delegati da tutte le conferenze episcopali del mondo, seminaristi, suore e novizi/e; i rappresentanti di associazioni e movimenti, studenti di scuole e università cattoliche, del mondo della cultura, del volontariato, della politica e dello sport; i giovani di altre confessioni cristiane e religioni, diversamente abili o che hanno vissuto il dramma del carcere, della tratta e della tossicodipendenza, e un ragazzo e una ragazza, italiani, ospiti del Centro Italiano di Solidarietà (Ceis), voluti da Francesco.

In rappresentanza dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) partecipano alcuni giovani del Movimento Giovanile Salesiano e FMA.

Il Sinodo non è «solo un Sinodo “sui” giovani e “per i giovani”, ma anche un Sinodo “dei” giovani e “con” i giovani» ed è questa la «novità» rispetto al passato e di una «sperimentazione» che potrebbe essere adottata anche in futuro. Non un evento formale, non una conferenza», ma l’occasione di «ascoltare» effettivamente i giovani anche grazie al coinvolgimento di tutti attraverso il sito www.synod2018.va, la pagina su facebook.com/synod2018, il profilo su Twitter@synod2018 e uno su Instagram, nelle lingue più diffuse.

La pagina internet del Sinodo ha già avuto 500mila contatti. I partecipanti al questionario online sono stati circa 221mila. Di questi, 100.500 sono coloro che hanno risposto a tutte le domande: 58mila ragazze e 42.500 ragazzi. Quasi 51mila partecipanti, che corrispondono al 50,6% dei questionari completati, sono ragazzi compresi fra i 16 e i 19 anni, a dimostrazione che proprio i più giovani si sono dimostrati maggiormente sensibili all’iniziativa. Il continente più rappresentato è l’Europa, con il 56,4%, seguono l’America Centro-Meridionale con il 19,8% e l’Africa con il 18,1%. Tra i partecipanti che hanno completato il questionario, il 73,9% si dichiarano cattolici che considerano importante la religione, mentre i restanti sono cattolici che non considerano importante la religione (8,8%), non cattolici che considerano importante la religione (6,1%) e non cattolici che non considerano importante la religione (11,1%).

L’evento si è aperto lunedì 19 marzo 2018 con il discorso del Papa, che ha risposto alle domande dei giovani convenuti. «Tu cosa cerchi nella tua vita? Dillo, ci farà bene ascoltarti». «Non esiste – ha spiegato Papa Francesco – la gioventù, esistono i giovani con le loro storie, che la Chiesa vuole ascoltare. Troppo spesso si parla di giovani senza interpellarvi. Anche le migliori analisi sul mondo giovanile, pur essendo utili, non sostituiscono la necessità dell’incontro faccia a faccia. Qualcuno pensa che sarebbe più facile tenervi “a distanza di sicurezza”, così da non farsi provocare da voi. Ma i giovani oggi ci chiedono vicinanza. E non basta scambiarsi qualche messaggino o condividere foto simpatiche. I giovani vanno presi sul serio! Mi sembra che siamo circondati da una cultura che, se da una parte idolatra la giovinezza cercando di non farla passare mai, dall’altra esclude tanti giovani dall’essere protagonisti. Spesso siete emarginati dalla vita pubblica e vi trovate a mendicare occupazioni che non vi garantiscono un domani. Troppo spesso siete lasciati soli».

«Dal pomeriggio i giovani, divisi in gruppi linguistici, si sono confrontati sulla traccia di lavoro, per elaborare delle sintesi per il progetto conclusivo che sarà presentato in assemblea plenaria giovedì 22 marzo nella mattinata. Questo primo progetto sarà, poi, approfondito sia in assemblea che nei gruppi. Le proposte e i suggerimenti che scaturiranno saranno raccolti in un testo definitivo, la cui presentazione e approvazione sono previste sabato 24 marzo. Il documento sarà consegnato a Bergoglio domenica 25 marzo e confluirà nell’Instrumentum laboris, il documento di lavoro dei Padri sinodali, insieme a due questionari elaborati nei mesi scorsi, uno per le Conferenze Episcopali mondiali e l’altro per i ragazzi direttamente sul sito internet del Sinodo, e ai risultati di un simposio che si è tenuto presso la Curia Generalizia dei Gesuiti a settembre scorso.

L’appello conclusivo di Papa Francesco: “Abbiamo bisogno di voi giovani, voi ci provocate a uscire dalla logica del “ma si è sempre fatto così”. E quella logica, per favore, è un veleno. È un veleno dolce, perché ti tranquillizza l’anima e ti lascia come anestetizzato e non ti lascia camminare. Uscire dalla logica del “sempre è stato fatto così”, per restare in modo creativo nel solco dell’autentica tradizione cristiana, ma creativo”.

Incontro pre-sinodale del Santo Padre Francesco con i giovani

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