Roma (Italia). Il 26 novembre 2023, nella Solennità di Cristo Re dell’Universo, si celebra la 38a Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese locali/particolari.

“Lieti nella speranza” (cfr. Rm 12,12) è il tema di questa GMG 2023, mentre “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi” (cfr. Is 40,31) è quello per la GMG 2024. Le due Giornate Mondiali della Gioventù che si celebreranno nelle Chiese locali/particolari, segneranno il cammino di preparazione al Giubileo dei Giovani che si svolgerà nel 2025, il cui motto è “Pellegrini della speranza”. Intanto, con  i temi di queste due GMG, il Santo Padre invita i giovani ad approfondire il significato della SPERANZA cristiana e a testimoniare con gioia che Cristo è vivo.

Da dove viene questa gioia?

Nel suo Messaggio per la Giornata, Papa Francesco risponde così:

«Lieti nella speranza» (Rm 12,12) è un’esortazione di San Paolo alla comunità di Roma, che si trova in un periodo di forte persecuzione. E in realtà la “gioia nella speranza”, predicata dall’Apostolo, scaturisce dal mistero pasquale di Cristo, dalla forza della sua risurrezione. Non è il frutto dell’impegno umano, dell’ingegno o dell’arte. È la gioia che deriva dall’incontro con Cristo. La gioia cristiana viene da Dio stesso, dal sapersi amati da Lui.

Il centro della celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù è Cristo. Papa Francesco presenta Gesù come il punto di riferimento da seguire per ogni giovane. «Cristo stesso è per noi la grande luce di speranza e di guida nella nostra notte, perché Egli è “la stella radiosa del mattino”» (Christus vivit, 33), ricorda il Santo Padre ai giovani e li invita ad “alimentare la speranza” con la preghiera, con le scelte quotidiane, e ad “accendere la torcia della speranza”, che è Cristo: “Da lui, dalla sua risurrezione, la nostra vita è illuminata. Con Lui vediamo tutto in una luce nuova”.

Il Papa termina il Messaggio invitando i giovani a condividere la speranza e la gioia di Cristo Risorto:

“La scintilla che si è accesa in voi, custoditela, ma nello stesso tempo donatela: vi accorgerete che crescerà! Non possiamo tenere la speranza cristiana per noi, come un bel sentimento, perché è destinata a tutti. State vicino in particolare a quei vostri amici che magari in apparenza sorridono, ma che dentro piangono, poveri di speranza. Non lasciatevi contagiare dall’indifferenza e dall’individualismo: rimanete aperti, come canali in cui la speranza di Gesù possa scorrere e diffondersi negli ambienti dove vivete”.

Invita infine tutti, specialmente quanti sono coinvolti nella pastorale giovanile, a riprendere in mano il Documento Finale del Sinodo dei Vescovi 2018 (I giovani, la Fede e il Discernimento vocazionale) e l’Esortazione apostolica Christus vivit.

Non si può infatti separare l’attenzione per i giovani da quella per Cristo. I giovani hanno bisogno di sentire che ogni Figlia di Maria Ausiliatrice si preoccupa per loro, si prende cura delle loro preoccupazioni e dei loro problemi, delle loro aspirazioni e speranze, comunicando la certezza che Cristo è vivo e vive in mezzo a loro.

Uno dei modi più belli per celebrare Cristo vivo in mezzo a loro è proprio la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a livello locale e internazionale. Ogni GMG è “esperienza di pellegrinaggio”. Oggi l’approccio sinodale della Chiesa è quello di un movimento attivo e di un’azione profetica. Le celebrazioni annuali e locali dei giovani dovrebbero essere pertanto un’esperienza di pellegrinaggio, a un livello ancor più profondo, in quanto i partecipanti camminano insieme tra generazioni, prospettive e culture diverse, in un mutuo scambio.

La celebrazione della GMG locale è inoltre un’opportunità per motivare e accogliere tutti quei giovani che stanno cercando il loro posto nella Chiesa e ancora non l’hanno trovato. È dunque un’occasione per avere una maggiore attenzione e per avvicinarsi in modo intenzionale e con rinnovato vigore a quei giovani che si trovano ai margini e alle periferie della società

La celebrazione dovrebbe essere un’esperienza “per i giovani” e “con i giovani”. Nelle realtà delle Figlie di Maria Ausiliatrice può essere occasione per celebrare in diversi modi il protagonismo e l’impegno dei giovani e un rilancio per loro nell’impegno ad essere gioiosi annunciatori della Buona Notizia che Cristo è vivo.

Due sono le caratteristiche fondamentali della Spiritualità Giovanile Salesiana che emergono dal Messaggio per questa 38a GMG: la speranza e la gioia.  Papa Francesco invita a lasciarsi sedurre dalla “gioia del Vangelo”, la vera gioia interiore che nasce dalla fede in Gesù Cristo, la cui morte e risurrezione è la ragione ultima. Vivere questa gioia porta a vivere una vita con lo stesso stile di Gesù, come hanno fatto Don Bosco e Madre Mazzarello.

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