Roma (Italia). Il 2 febbraio 2023, nella Festa liturgica della Presentazione del Signore, si celebra la 27ma Giornata della Vita Consacrata, istituita da San Giovanni Paolo II nel 1997.

In una Lettera rivolta a tutti i consacrati e le consacrate, il Cardinal João Braz de Aviz e l’Arcivescovo José Rodríguez Carballo – Prefetto e Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica – ne esprimono le finalità:

“Con questa Giornata ricordiamo con gratitudine l’immensa grazia della nostra vocazione ad essere memoria vivente del modo di esistere e di agire di Gesù” (Vita Consecrata n. 22) e, consapevoli che la sua grazia ci basta (cfr. 2 Cor 12,9), la chiediamo con umiltà e fiducia, per vivere il dono della fedeltà e la gioia della perseveranza.

Questa Giornata ci unisce a tutte le comunità di vita consacrata sparse nel mondo, pellegrine nella stessa terra che ci sostiene e in cui viviamo questa storia che ci interpella con le sue sfide. Dio continua a chiamarci a consacrare la nostra vita nelle diverse espressioni che si completano e si arricchiscono a vicenda, e che sono soprattutto un dono per la Chiesa”.

Richiamano inoltre il cammino sinodale in corso, che ha guidato i precedenti messaggi e, in continuità, esplicitano il tema di quest’anno, relativo alla missione:

“allargare la tenda” è un atteggiamento al centro dell’azione missionaria, come ci ricorda il titolo del Documento di lavoro per la fase continentale del Sinodo. La missione ci conduce alla pienezza della nostra vocazione cristiana, ci dà l’opportunità di tornare allo stile di Dio che “è vicinanza, compassione e tenerezza” che si esprime nelle parole, nella presenza, nei legami di amicizia.

Se, come dice Papa Francesco, “La missione è l’ossigeno della vita cristiana: la tonifica e la purifica”, per vivere la missione come consacrati/e “alla maniera di Dio”, c’è bisogno del soffio dello Spirito Santoche ossigeni la nostra consacrazione, che allarghi la nostra tenda, che non permetta che il desiderio di uscire e raggiungere gli altri per annunciare il Vangelo si affievolisca o si eclissi, che riaccenda in noi il fuoco missionario. È lui il vero protagonista della missione e allo stesso tempo colui che mantiene la freschezza della nostra fede perché non appassisca”.

Interpellano, dunque, alcune domande relative alla propria vita nello Spirito, in relazione alla missione, tra cui:Siamo disposti ad “allargare la nostra tenda”, a camminare insieme? E soprattutto: è la Persona di Gesù, i suoi sentimenti, la sua compassione, ad appassionare i nostri cuori?”.

I/le consacrati/e sono, infatti, coloro che hanno assunto gli stessi sentimenti di Gesù fino a dare la vita per i fratelli. Per questo la Giornata ha anche la finalità di celebrare il loro sangue versato in unione con Cristo, “più eloquente di qualsiasi discorso sulla missione”.

La Vita Consacrata è un dono di grazia, gratuito, che non può essere tenuto per se stessi, ma dev’essere messo a servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa: “Noi che tocchiamo ‘la carne sofferente e gloriosa di Cristo nella storia di ogni giorno’ allarghiamo la nostra tenda e condividiamo così un destino di speranza, quella nota indubitabile che nasce dal saperci accompagnati dal Signore”.

“La missione allarga lo spazio della nostra tenda e ci insegna a crescere in sincera armonia, rafforzando i legami, camminando insieme, con la sollecitudine di Maria e con la sua profonda gioia. Insieme, in comunione e partecipazione, siamo Missione di Dio!è la conclusione della Lettera del Prefetto e del Segretario del Dicastero.

Il 2 febbraio 2023, in assenza del Santo Padre a motivo del suo viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, la Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Joao Braz de Aviz nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore, alle ore 18:00.

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