Le Figlie di Maria Ausiliatrice nel mondo (1872 – 2022). L’educazione per immagini

Roma (Italia). “Le Figlie di Maria Ausiliatrice nel mondo (1872 – 2022). L’educazione per immagini” è il titolo del libro, a cura di Grazia Loparco e Angela Marzorati, FMA, editato a settembre 2022 da Edizioni Palumbi nel 150° dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Il volume fotografico, di oltre trecento pagine e con circa seicento immagini, per lo più inedite, racconta e documenta la passione educativa di generazioni di Figlie di Maria Ausiliatrice nei cinque continenti. Pubblicato e distribuito in occasione del Convegno internazionale Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione (1872 – 2022) Percorsi sfide prospettive, ne costituisce quasi una preziosa sessione aggiuntiva.

Scrive la Madre generale dell’Istituto delle FMA, Suor Chiara Cazzuola, nella Presentazione: “Sfogliare questo testo è come aprire una finestra sulla storia dell’Istituto: ogni foto rende visibile qualche tratto dell’audacia e della creatività missionaria di tante FMA che, in collaborazione con laici, laiche, giovani e famiglie, danno continuità e fecondità al carisma educativo salesiano iniziato il 5 agosto 1872 a Mornese (Alessandria) da S. Giovanni Bosco e da S. Maria Domenica Mazzarello ed ora diffuso in 97 paesi del mondo. Ogni immagine ci offre la sorpresa di un incontro, la bellezza di un’esperienza di vita, la forza di una scelta creativa e lungimirante, una risposta nuova a bisogni antichi, uno spiraglio di speranza sul cammino di tanti poveri e in particolare di bambini/e, adolescenti, giovani donne” (p. 3).

L’ambizioso progetto, frutto della  collaborazione tra la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” e la sede centrale dell’Istituto delle FMA, è stato curato da suor Grazia Loparco, Docente di Storia della Chiesa e di Storia dell’Istituto delle FMA presso Facoltà “Auxilium”, e da suor Angela Marzorati, responsabile della sezione dell’Ufficio Documentazione fotografica e audiovisiva dell’Archivio generale delle FMA (AGFMA). Dalla sterminata raccolta che documenta 150 anni di attività e di sviluppo, sono state selezionate solo alcune immagini, nella consapevolezza di inevitabili assenze.

Suor Grazia nell’Introduzione spiega così i criteri per la scelta del materiale: “Il primo criterio nella scelta è stato quello di assicurare che, per ogni Paese, ci fosse almeno una fotografia. […] Il secondo criterio è stato quello di usare foto in cui fosse evidente l’attività educativa propria delle FMA con aspetti comuni o specifici dell’ambiente, o attività più originali, motivate da necessità locali ed eventi particolari” (p. 12).

In effetti, sfogliando il volume, sembra mantenuta la promessa dell’Introduzione (pag. 12-13): “Attraverso ogni immagine si entra in un ambiente, in un’opera, in un momento che documenta la presenza delle FMA in ognuno dei Paesi raggiunti nei cinque continenti. Ogni frammento di vita riguarda la microstoria sociale; la storia della gioventù e dell’infanzia, dell’educazione, della scuola e del lavoro soprattutto femminile, dell’associazionismo (incluse le ex allieve e le patronesse) e del tempo libero, dell’evangelizzazione, della vita religiosa femminile”.

Le fotografie, gli audiovisivi in generale, permettono di raccontare e documentare la storia, spesso quella quotidiana che sfugge ai manuali, di conoscerne aspetti apparentemente secondari, ma importanti per cogliere la cultura, le intenzionalità, i successi e le difficoltà, qualche volta i sentimenti delle persone che vi sono ritratte.

Purtroppo negli ultimi decenni si constata il venir meno di materiale fotografico, nonostante l’Istituto si impegni nel supportare le Comunità fornendo criteri per la documentazione. “In alcuni casi, per questa pubblicazione, il ricorso agli archivi locali ha supplito le carenze, sebbene l’ampiezza dell’Istituto e la molteplicità delle opere abbia limi­tato la possibilità di visualizzare le realtà locali” (p. 13).

Il volume può allora costituire anche l’occasione per riflettere sulla responsabilità nei confronti della storia di cui si è parte e che si intende custodire e trasmettere per costruire il futuro. Documentare l’azione educativa dell’Istituto FMA significa “far conoscere il bene” secondo quanto raccomandava Don Bosco, ma anche contribuire alla diffusione di una cultura che rimetta al centro la persona e la sua dignità, per le quali le FMA e le Comunità di cui le immagini presentano frammenti di vita hanno lavorato con passione e creatività.

Papa Francesco, ricevendo una copia in anteprima, si esprime così nel ringraziare Madre Chiara per l’omaggio:

“Cara Sorella,
La ringrazio molto per la cortese lettera che mi ha inviato tramite suor Anna Rosa [la cugina FMA missionaria in Thailandia, di passaggio a Roma, era andando a trovarlo e ha portato la copia del libro da parte della Madre] e per la copia del volume “Le Figlie di Maria Ausiliatrice nel mondo”. Ho notato con piacere che nel libro sono state messe in evidenza le radici vive che ancora oggi portano frutti abbondanti nella Chiesa.

Ricordo anch’io, con gioia e con gratitudine, il caloroso benvenuto che mi avete riservato nella visita dell’anno scorso alla Casa Generalizia, durante la celebrazione del Capitolo Generale. Perdonatemi se in quell’occasione ho provocato qualche cambiamento nel programma delle vostre attività, ma non volevo perdere l’opportunità di incontrarvi e di ringraziarvi per tutto il bene che fate. Come già fatto in quella circostanza, vi invito a continuare a guardare la realtà sempre radicate in Cristo e fedeli al carisma, cercando di non cedere alla tentazione della mondanità spirituale, che tante volte si nasconde sottilmente.

Prego per voi e per tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice. Vi chiedo di non dimenticarvi di pregare e di fare pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca.

Fraternamente,

Francesco”.