Libano (Medio Oriente). Dal 12 al 25 novembre 2022 la Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, è in Visita all’Ispettoria Gesù adolescente (MOR), che comprende diciassette Case in cinque Paesi del Medio Oriente: Libano, Siria, Giordania, Israele, Egitto. Dal 2008 la Madre Generale non visitava questa Ispettoria.

Il 12 novembre, Madre Chiara è arrivata all’aeroporto di Beirut, in Libano, in tarda serata. Ad accoglierla c’erano l’Ispettrice, suor Charlotte Greer, e la Direttrice della Comunità Maria Immacolata Ausiliatrice di Kahale, suor Lina Abuna.

La giornata seguente è iniziata con la preghiera con la Comunità, seguita dall’incontro con un primo gruppo di sorelle del Libano e alcune provenienti dalle Case della Siria, che per ragioni burocratiche non ha potuto includere nella Visita, e tuttavia hanno avuto modo di raggiungerla in Libano.

In un clima di gioia e di fraternità, la Madre ha specificato l’obiettivo dell’incontro in cui avrebbe privilegiato l’ascolto di tutte le sorelle, nelle diverse situazioni che si trovano a vivere. Dopo aver dato alcune notizie sull’Istituto FMA e sulle attività del Consiglio generale, specificando la loro attenzione e preghiera per le realtà del mondo più difficili, la Madre ha sottolineato l’importanza di stare in mezzo ai giovani, pur di culture e di nazionalità diverse, senza aver paura di dialogare con loro.

Riprendendo la categoria della “presenza” del Capitolo Generale 24°, ha detto: “è una riscoperta di ciò che è la nostra identità di FMA, salesiana, fortemente mariana. Le nostre Costituzioni ci chiedono di essere anche noi ausiliatrici, vuol dire portare aiuto. Per portare aiuto bisogna ‘esserci’; ecco perché viene sottolineata l’esigenza della presenza. Così è Maria a Cana”. La Madre hai poi ribadito quanto la comunità sia fondamentale nella vita delle FMA. “La comunità – ha detto – è costitutiva. Se noi perdiamo l’aggancio affettivo, saremmo pezzi di marmo! Siamo persone, con il bisogno di amare e di essere amate. Quindi la relazione comunitaria è fondamentale per noi, ci costituisce”. Successivamente, ha lasciato spazio per alcune risonanze.

In giornata, ha cominciato a ricevere le personalmente le FMA, trovando anche il modo di incontrare un gruppo di Salesiani Cooperatori e di animatori dell’oratorio-centro giovanile, che ha incoraggiato a continuare a collaborare con le suore, per il bene di tanti giovani.

Il 14 novembre, Madre Chiara ha raggiunto la Comunità B. Laura Vicuña di Hadath-Baalbek, dove è stata accolta trionfalmente degli alunni/e della Scuola. A loro ha lasciato un messaggio: “Vedo che avete gli occhi molto belli, e questo vuol dire che siete persone buone. Vi auguro di crescere non soltanto nella statura, ma nella vostra interiorità! Ringrazio tanto i vostri insegnanti e le vostre suore, per l’impegno con voi, e perché vi amano tanto”. Ad Hadath-Baalbek ha incontrato anche il secondo gruppo di suore della Siria.

Nel tardo pomeriggio, si è recata nella Comunità Maria Ausiliatrice di Kartaba. Nella buona notte ha parlato dell’importanza dell’incontro comunitario e del ruolo dell’animatrice di Comunità, mettendo l’accento sulla Santità comunitaria.

Il 15 novembre, la giornata della Madre è iniziata con un pellegrinaggio, insieme all’Ispettrice, al Santuario di Nostra Signora del Libano di Harissa, il più importante del Paese, dove ha affida a Maria le FMA dell’Ispettoria.

Ha poi raggiunto la Comunità Maria Ausiliatrice di Tabarja, mettendosi a disposizione delle FMA e ha anche ricevuto il benvenuta dagli alunni/e della Scuola primaria. Tra le allieve c’era una bambina che ha la mamma dell’Ucraina. La Madre ha fatto con lei una foto, come segno di unità e solidarietà, promettendo preghiere per il Paese martoriato dalla guerra. La bambina l’ha ringraziata con le lacrime agli occhi. L’incontro è terminato con l’offerta delle caramelle, sempre gradita ai/alle bambini/e.

Dopo il pranzo, Madre Chiara ha concluso la visita in terra libanese, esprimendo la riconoscenza e incoraggiando le Comunità a perseverare nella fede, nonostante le difficoltà, facendo leva sull’importanza della presenza delle FMA tra la gente. È stata poi accompagnata all’aeroporto di Beirut, da dove è partita verso Amman, in Giordania.

Foto: Flickr FMA